Il Santo Natale è festa di condivisione, di gioie , speranze ma anche ,purtroppo di tristezze ed angosce. Si corre il rischio parlando del Natale di cadere nella retorica e nelle solite frasi fatte.
Voglio correre questo rischio focalizzando un aspetto che parte dalla consapevolezza di vivere in un periodo doloroso e complesso.
La crisi economica sta provocando momenti drammatici che si ripercuotono sulla perdita del lavoro e sulle vite di tanti individui.
Una domanda che mi sono fatto negli ultimi tempi: è soltanto una crisi economica fine a se stessa, o piuttosto una crisi di valori, una crisi per così dire "etica"?
Come possiamo definire un mondo della Finanza senza scrupoli che sull'altare del Mercato e sul suo primato sull'individuo basa le sue fondamenta?
Per tenere fede a tali leggi che vengono imposte dall'Europa si taglia di tutto.( a proposito non era questa l'Europa che sognavamo, l'Europa dei Popoli e non quella economica caratterizzata dalla egemonia germanica)
Il lavoro considerato il più alto simbolo di dignità umana e sociale è considerato ormai un peso economico e quando c'è viene "disumanizzato".
Viviamo in maniera nuova, diversa questo Natale , consapevoli delle avversità del vivere quotidiano,
ma con la certezza che questo giorno significhi anche speranza.Speranza di cambiamento.
D'altro canto non è forse vero che Gesù nasce per liberarci dalle tenebre nelle quali è avvolto il nostro essere?
Che la nascita del Bambinello possa a noi tutti donare una nuova vita e tanta rinnovata forza specialmente spirituale protesa verso il bene.
Buon Natale.
Salvatore Valerio
Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
martedì 25 dicembre 2012
sabato 8 dicembre 2012
Vittorio Cosimo Nocera calciatore dell'US Foggia degli anni 1960.
Erano i primi
anni sessanta , avevo la mia dimora in via Ascoli palazzine INA Casa,
quelli per intenderci che davano e danno proprio sullo stadio Pino
Zaccheria . La nostra casa con l'avvento del Foggia in serie A diventò
una dependance dello Stadio . Prima della costruzione delle Gradinate
si
vedeva benissimo la partita dal balcone e potete immaginare cosa diventava casa mia la Domenica delle partite casalinghe del Foggia.
Le mie Domeniche passate negli anni della mia adolescenza erano delle feste continue riempite dal gustoso profumo del ragù e da enormi vassoi di paste (bisognava accogliere degnamente i parenti e non solo). Il punto massimo della partecipazione ci fu quando scese a Foggia l'Inter Stellare pluridecorata che aveva da poco vinto la Coppa Intercontinentale.
Da settimane sognavo questa partita, la reputavo già una impresa titanica doverla giocare dai nostri bravi , ma tecnicamente inferiori calciatori di provincia. Dopo quel famoso 3 a 2 per il Foggia quello spilungone che parlava mica tanto bene l'Italiano con uno spiccato accento campano , con quella splendida doppietta infilata a quella difesa di caratura mondiale , mi rimase sempre nel cuore e mi fece capire che nel calcio come in altri sport e penso come nella vita, la passione , l'agonismo,il sacrificio, la voglia di emergere di scalare vette che sembrano insormontabili, non sono obiettivi invalicabili se c'è la forza di volontà .
Nocera ha rappresentato in quegli anni anche l'immagine di un riscatto sociale. Il riscatto di un umile ragazzo del sud diventato famoso grazie al grande palcoscenico del calcio nazionale.Il riscatto di un ragazzo di un sud che mostrava nonostante gli anni del boom economico differenze notevolii con l'opulento nord delle fabbriche e del benessere.
Grazie a te Cosimo Vittorio Nocera tutti quelli della mia generazione hanno sognato di diventare campioni , anche io e i miei amici del quartiere.
Che emozioni che ci hai dato! E' vero erano altri tempi , un periodo dove la semplicita ed anche l' ingenutà, erano delle costanti .
Erano i tempi in cui ci si affezionava alla maglia ed alla squadra che ti aveva fatto conoscere ed apprezzare, non come oggi...
Ti ringrazio per aver donato delle splendide giornate di festa alla mia famiglia: bastava un goal di Nocera , l'odore del ragù della mia splendida mamma , l'accoglienza allegra e spontanea del mio bel papà e di tutto il resto della famiglia , per rendermi il ragazzino più felice del mondo !
Salvatore Valerio

vedeva benissimo la partita dal balcone e potete immaginare cosa diventava casa mia la Domenica delle partite casalinghe del Foggia.
Le mie Domeniche passate negli anni della mia adolescenza erano delle feste continue riempite dal gustoso profumo del ragù e da enormi vassoi di paste (bisognava accogliere degnamente i parenti e non solo). Il punto massimo della partecipazione ci fu quando scese a Foggia l'Inter Stellare pluridecorata che aveva da poco vinto la Coppa Intercontinentale.
Da settimane sognavo questa partita, la reputavo già una impresa titanica doverla giocare dai nostri bravi , ma tecnicamente inferiori calciatori di provincia. Dopo quel famoso 3 a 2 per il Foggia quello spilungone che parlava mica tanto bene l'Italiano con uno spiccato accento campano , con quella splendida doppietta infilata a quella difesa di caratura mondiale , mi rimase sempre nel cuore e mi fece capire che nel calcio come in altri sport e penso come nella vita, la passione , l'agonismo,il sacrificio, la voglia di emergere di scalare vette che sembrano insormontabili, non sono obiettivi invalicabili se c'è la forza di volontà .
Nocera ha rappresentato in quegli anni anche l'immagine di un riscatto sociale. Il riscatto di un umile ragazzo del sud diventato famoso grazie al grande palcoscenico del calcio nazionale.Il riscatto di un ragazzo di un sud che mostrava nonostante gli anni del boom economico differenze notevolii con l'opulento nord delle fabbriche e del benessere.
Grazie a te Cosimo Vittorio Nocera tutti quelli della mia generazione hanno sognato di diventare campioni , anche io e i miei amici del quartiere.
Che emozioni che ci hai dato! E' vero erano altri tempi , un periodo dove la semplicita ed anche l' ingenutà, erano delle costanti .
Erano i tempi in cui ci si affezionava alla maglia ed alla squadra che ti aveva fatto conoscere ed apprezzare, non come oggi...
Ti ringrazio per aver donato delle splendide giornate di festa alla mia famiglia: bastava un goal di Nocera , l'odore del ragù della mia splendida mamma , l'accoglienza allegra e spontanea del mio bel papà e di tutto il resto della famiglia , per rendermi il ragazzino più felice del mondo !
Salvatore Valerio

venerdì 7 dicembre 2012
La carezza.
Ogni tanto fa bene ricevere qualche carezza
al nostro "ego". Ci rasserena ,ci rende più sicuri e meglio attrezzati
per affrontare la vita. Sono aspetti non materiali della vita stessa.
Uno sguardo , una parola opportuna e nasce in noi la consapevolezza che
abbiamo intrapreso un giusto cammino.
Salvatore Valerio
Salvatore Valerio
martedì 13 novembre 2012
Primarie della sinistra:"magnifici cinque" o strana famiglia Adams?
La sceneggiata del dibattito in tv dei "magnifici 5" delle primarie della sinistra. Una sinistra che al pari della Destra ha
smarrito i suoi riferimenti , i suoi padri putativi.Per la sinistra di potere meglio nascondersi dietro lo statista De
Gasperi o dietro un Cardinal Martini.Ponendo nell'armadio dei ricordi (da rimuovere) la grande figura , per esempio, di
Don Peppino Di Vittorio, di cui non si può non riconoscere il grosso spessore sociale e civile sebbene comunista.
Risulta , a questo punto, chiaro che una eventuale sinistra di governo deve strizzare l'occhio al mondo cattolico ed al
Vaticano.Emergeranno così tutte le contraddizioni di questa strana sinistra . (SV)
lunedì 12 novembre 2012
Foggia, 11 novembre 1999.Viale Giotto.
Oggi ,11 novembre , ricorre l'anniversario di
un evento tragico, luttuoso per l'intera comunità foggiana. In questo
giorno nel 1999 in Viale Giotto accadde l'apocalisse. Foggia fu al
centro della solidarietà e vicinanza non solo nazionale, ma
internazionale. Emerse nei giorni successivi la grande compostezza e un
grande sentimento di appartenenza mai rivisto successivamente. Oltre al
doveroso ri
spetto e ricordo verso quelle
decine e decine di morti innocenti , a mio modesto avviso deve rimanere
la consapevolezza che siamo una comunità che quando vuole, sa fare
squadra e sente molto forte i sentimenti di identità ,fratellanza
solidarietà e appartenenza , sentimenti questi, messi a dura prova e
qualche volta solamente dimenticati, in altre occasioni.(SV)
giovedì 8 novembre 2012
Quando a Foggia c'erano gli americani.
Il 7 novembre c.a. è stato presentato in via ufficiosa il testo "Quando a Foggia c'erano gli americani"
nell'aula dell'Università del Crocese ubicata nella circoscrizione del quartiere "Croci".
Scopo precipuo è di utilizzare il ricavato della distribuzione a basso costo di questo libro, per erigere un monumento dedicato alle vittime dei bombardamenti subiti dalla nostra città (Foggia) nell'estate
del 1943, in primis alle vittime foggiane , ma anche a tutti coloro, provenienti da altre città italiane e da altre nazioni, che hanno perso la vita, la casa, la famiglia, gli amici ed il senno in quella tragica estate.
Aspetti e testimonianze con immagine inedite si affacciano i questa pubblicazione, a distanza di settant'anni da quel triste periodo vissuto da Foggia, come il terrore aereo sulle case coloniche,la solidarietà degli alleati verso la popolazione affamata, ma anche episodi poco edificanti.
UN PLAUSO PARTICOLARE AL COMITATO PER L'EDIFICAZIONE DI UN MONUMENTO ALLE VITTIME DEL 1943, CHE HA TOLTO DALL'OBLIO , UN FATTO COSI' IMPORTANTE CHE FA PARTE DELLA MEMORIA STORICA DELLA NOSTRA CITTA'.
nell'aula dell'Università del Crocese ubicata nella circoscrizione del quartiere "Croci".
Scopo precipuo è di utilizzare il ricavato della distribuzione a basso costo di questo libro, per erigere un monumento dedicato alle vittime dei bombardamenti subiti dalla nostra città (Foggia) nell'estate
del 1943, in primis alle vittime foggiane , ma anche a tutti coloro, provenienti da altre città italiane e da altre nazioni, che hanno perso la vita, la casa, la famiglia, gli amici ed il senno in quella tragica estate.
Aspetti e testimonianze con immagine inedite si affacciano i questa pubblicazione, a distanza di settant'anni da quel triste periodo vissuto da Foggia, come il terrore aereo sulle case coloniche,la solidarietà degli alleati verso la popolazione affamata, ma anche episodi poco edificanti.
UN PLAUSO PARTICOLARE AL COMITATO PER L'EDIFICAZIONE DI UN MONUMENTO ALLE VITTIME DEL 1943, CHE HA TOLTO DALL'OBLIO , UN FATTO COSI' IMPORTANTE CHE FA PARTE DELLA MEMORIA STORICA DELLA NOSTRA CITTA'.
venerdì 19 ottobre 2012
La differenza!
La differenza:
c'è chi tende a nascondere il proprio passato politico per vergogna oppure per motivi di opportuità polititica; io mi sento diverso da questa gente che ci ha condotto li , dove siamo adesso. Nel nn credere più a nulla, facendoci crollare addosso tutto quell' "edificio valoriale"che avevamo faticosa difeso ed avuto in eredità, che andava rimodulato e contestualizzato, ma non buttato a mare.
Io sono
diverso:rivendico con orgoglio il mio passato politico che mi ha
plasmato mi ha educato e mi ha lasciato in dote un grande pregio, la
predisposizione all'ascolto dell'altrui pensiero.
Tutto questo non
basta, sarai sempre ghettizzato e sarai sempre tenuto sotto controllo o
addirittura tenteranno di emarginarti, perchè tu nn rappresenti il
"pensiero unico" che ti fa essere catalogato uno dei tanti nella massa,
ma una persona scomoda che ragiona con la propria testa.
Io non mi vergogno di essere così.
Io rappresento questo.
Prendere o lasciare!
(sv)
mercoledì 12 settembre 2012
12 settembre, ieri era l'11 settembre,
Stiamo ancora commemorando l'11 settembre, che ci arriva questa notizia sconvolgente e di inaudita ferocia.
In Libia e' stato ammazzato e portato in strada ed esposto al pubblico lubridio l'Ambasciatore USA .
I fanatici dell'Islam hanno compiuto questa efferatezza perchè offesi nella loro sensibilità religiosa da un documentario americano.
Tante sono le domande che ci vengono alla mente in questo momento.
Guerra di civiltà, Guerra di religione ?
Da noi in occidente si fa a gara a prendere di mira il Papa e si fa sempre più strada il relativismo.
Ricordate l'Eurabia di Oriana Fallaci?
L'Europa ha sacrificato la sua indipendenza politica, oltre che i suoi valori culturali e spirituali, in cambio di garanzie (in gran parte illusorie) contro il terrorismo e di qualche vantaggio economico.
Il bilancio è drammatico. Questa politica ha condotto (e conduce) alla mancata integrazione degli immigrati musulmani, al proliferare di cellule terroriste islamiche in tutto il continente, al ripudio da parte dell'Europa delle sue radici ebraico-cristiane e al conseguente stravolgimento della sua identità culturale, religiosa ed etica. Forse per gli europei è giunto il momento di riappropriarsi della loro autentica eredità spirituale, di "quei sacri valori di umanità che l'Europa, anche nei momenti più bui della sua storia, ha sempre cercato di preservare".
Allora si levino alte le voci libere dell'Europa per condannare senza mezzi termini questo atto brutale e disumano.
La religione , la civiltà sono un'altra cosa.
Salvatore Valerio
Presidente dell'Associazione Politica Culturale Laboratorio di Evoluzione Politica e delle Idee.
martedì 11 settembre 2012
11 settembre 2001
Fiumi di inchiostro, considerazione di ogni genere, dubbi, perplessità sulla veridicità di cose viste e riviste in TV a livello planetario. Per me (comune mortale e cittadino del mondo) la crisi che stiamo vivendo sulla nostra pelle parte proprio da questa fatidica data. Molte cose sono cambiate da allora , la più importante : si è sbriciolato insieme alle torri gemelle, il senso di efficienza , di potenza di imbattibilità, non di una Nazione o di un Continente ma di una intera concezione di vita.
Dopo 11 anni rimane la rabbia per la morte di tante uomini e donne innocenti alle quali va un doveroso pensiero ed una preghiera.
Salvatore Valerio
domenica 26 agosto 2012
Come ogni anno, fra qualche giorno le lamentele sui prezzi dei libri di testo.
Ma servono davvero i libri di testo?
La domanda non è inutile o oziosa se si mette in evidenza che il mondo negli ultmi anni è stato rivoluzionato, ma il mondo della scuola probabilmente è rimasto fermo.
La risposta a questa domanda potrebbe essere questa: è vero il mondo nell'ultimo decennio si è modificato, è cambiato in maniera vertiginosa, ma tirando le somme le nozioni sono sempre le medesime.
E' così: i libri di testo servono a "fissare" certe nozioni in un mondo in continuo divenire.
La staticità della scuola italiana ci viene fornita come esempio anche da un dato di fatto inconfutabile.
La riforma Gentile fu la base del sistema scolastico italiano che rimase sostanzialmente invariata dal 1923 fino al 1962, quando il Parlamento italiano abolì la scuola di avviamento dando vita alla scuola unificata.
Staticità del sistema scolastico italiano, oppure la riforma del filosofo pedagogista Giovanni Gentile era avanti ed aveva i canoni della modernità.?
L'unica criticità che obiettivamente la riforma Gentile possedeva, era quella di avere una connotazione troppo "letteraria e classica" poco tecnica e scientifica.
Oggi bisogna che la scuola diventi un po più concreta e al passo con i tempi.
Testi scolastici: non basta cambiare poche virgole o commenti per cambiare le edizioni ed aumentare i prezzi ed il salasso per le povere famiglie ormai alla canna del gas per la crisi. Le nozioni sono sempre quelle ; purtroppo c'è tutto un indotto che "campa" su queste anomalie, case editrici e qualche prof compiacente.
Quello che conta è il sapere, ed il suo percorso che deve essere sempre tenuto presente ed implementato oltre il periodo scolastico , per tutta la durata della vita e al di là di ogni testo scolasico.Testi scolastici che non potendo essere rivenduti al mercatino dell'usato perchè ormai sono vecchie edizioni , i giovani studenti conserveranno in qualche cassetto o in qualche libreria come un cimelio.
(SV)
La domanda non è inutile o oziosa se si mette in evidenza che il mondo negli ultmi anni è stato rivoluzionato, ma il mondo della scuola probabilmente è rimasto fermo.
La risposta a questa domanda potrebbe essere questa: è vero il mondo nell'ultimo decennio si è modificato, è cambiato in maniera vertiginosa, ma tirando le somme le nozioni sono sempre le medesime.
E' così: i libri di testo servono a "fissare" certe nozioni in un mondo in continuo divenire.
La staticità della scuola italiana ci viene fornita come esempio anche da un dato di fatto inconfutabile.
La riforma Gentile fu la base del sistema scolastico italiano che rimase sostanzialmente invariata dal 1923 fino al 1962, quando il Parlamento italiano abolì la scuola di avviamento dando vita alla scuola unificata.
Staticità del sistema scolastico italiano, oppure la riforma del filosofo pedagogista Giovanni Gentile era avanti ed aveva i canoni della modernità.?
L'unica criticità che obiettivamente la riforma Gentile possedeva, era quella di avere una connotazione troppo "letteraria e classica" poco tecnica e scientifica.
Oggi bisogna che la scuola diventi un po più concreta e al passo con i tempi.
Testi scolastici: non basta cambiare poche virgole o commenti per cambiare le edizioni ed aumentare i prezzi ed il salasso per le povere famiglie ormai alla canna del gas per la crisi. Le nozioni sono sempre quelle ; purtroppo c'è tutto un indotto che "campa" su queste anomalie, case editrici e qualche prof compiacente.
Quello che conta è il sapere, ed il suo percorso che deve essere sempre tenuto presente ed implementato oltre il periodo scolastico , per tutta la durata della vita e al di là di ogni testo scolasico.Testi scolastici che non potendo essere rivenduti al mercatino dell'usato perchè ormai sono vecchie edizioni , i giovani studenti conserveranno in qualche cassetto o in qualche libreria come un cimelio.
(SV)
lunedì 20 agosto 2012
Facile dire: fuggi da Foggia!
Facile dire : fuggi da Foggia! Facile lamentarsi! Con il vittimismo ed l piagnisteo non si e' mai risolto nulla. Occorre ed anche in maniera urgente, una sorta di rivoluzione culturale che coinvolga non solo le "élite" ma tutta la cittadinanza. Il tutto deve partire dalla famiglia, dalla scuola, dall'università , da tutti quei luoghi che istituzionalmente possono in qualche maniera incidere su tale questione.E' questa la strada giusta! Sforziamoci tutti ! Solo così potremo lasciare alle nuove generazioni qualcosa di utile , di alto, di duraturo che possa dare una scossa , un dinamismo al vivere civile . Abbiamo delle tradizioni culturali da fare invidia a territori che economicamente e socialmente sono piu' avanti di noi. . . ma non hanno la ricchezza culturale e naturale che abbiamo noi. E poi dobbiamo sempre aver presente che da noi dimorò un "certo" Federico II chiamato "stupor mundi".
Per approfondire:
http://www.stupormundi.it/Tertiveri.htmhttp://www.stupormundi.it/Tertiveri.htm
Per approfondire:
http://www.stupormundi.it/Tertiveri.htmhttp://www.stupormundi.it/Tertiveri.htm
sabato 18 agosto 2012
La lanterna di Diogene e Foggia.
"Quest'uomo con una lanterna in mano , mezzo svestito, che aveva per propria dimora una botte è Diogene, il filosofo Greco che cercava col lanternino l'uomo che avesse conservato la virtù più difficile da trovare sulla Terra. Lui non pensava che tale virtù fosse la saggezza, ma una qualità tanto rara che per trovarla gli serviva almeno un po' di luce dal momento che cercarla e trovarla era come andar di notte."
Vi chiederete : cosa c'entra Diogene con Foggia?
C'entra , eccome !
E' il 17 di Agosto e per la città si respirano ancora gli strascichi della festività del 15 agosto, festa patronale che porta a Foggia numerosi concittadini che lavorono e vivono altrove il cui legame con il luogo natìo non è stato del tutto reciso. La serata è una di quelle tipiche di Foggia con un leggero venticello che mitiga l'afa asfissiante del mattino. In piazza Giordano molti si riposano dalla passeggia ta, sostando un po tra panchine . Ma stranamente trovano la piazza più importante di Foggia al buio più completo.
Le segnalazioni di luoghi di Foggia scarsamente illuminati , ve ne sono tante ; ma almeno in quello che era un tempo considerato il salotto della città sarebbe stato giusto illuminarlo in queste giornate di festa. Io direi che basterebbe non la "saggezza " che cercava Diogene , ma almeno un po di buon senso da parte di chi amministra la città per poter rendere il tutto più normale e più usufruibile da parte del cittadino almeno in queste giornate . Comunque se Diogene passa da queste parti , è bene che porti con sè la famosa lanterna . Attraverso essa probabilmente non troverà nè buonn senso nè
saggezza nè buona amministrazione ma occorrerà , più banalmente , per fare un pò di luce .
Salvatore Valerio
mercoledì 15 agosto 2012
Preghiera alla SS Madonna dei 7 veli protettrice di Foggia.
Carissima madre,
tu che ormai conosci ogni fatto ogni azione di tutti noi,
posa il tuo benevolo sguardo su di noi che siamo i discendenti di
quegli umili pastori che con amore e devozione trovarono la tua icona e
la custodirono con cura.
Posa il tuo
benevolo sguardo su chi ha responsabilità di amministrare questa città,
illumina e consiglia loro sul da farsi per il bene comune.
Indica
la strada per poter uscire da questo tetro e buio momento. Fa che si
stemperino egoismi e tornaconti personali e prevalga il bene per tutta
la cittadinanza, per tutti i tuoi figli che fin qui hai sempre guardato
con tanto amore.
Santissima madre proteggici
stendendo i tuoi misericordiosi e prodigiosi veli su tutti noi.
Amen
Indica la strada per poter uscire da questo tetro e buio momento. Fa che si stemperino egoismi e tornaconti personali e prevalga il bene per tutta la cittadinanza, per tutti i tuoi figli che fin qui hai sempre guardato con tanto amore.
Santissima madre proteggici
stendendo i tuoi misericordiosi e prodigiosi veli su tutti noi.
Amen
sabato 11 agosto 2012
La storia del Sacro Tavolo è la storia della nascita di Foggia.
Il 15 agosto per la città di Foggia non è un giorno come un altro, non solo perchè rappresenta la fatidica data del ferragosto culmine delle vacanze estive, ma specialmente per motivazioni religiose che riguardano, per altro, la propria storia millenaria.
Sul calendario si celebra l'Assunzione di Maria Vergine. Per Foggia città devota alla Madonna è una giornata particolare.Secondo la tradizione, la nostra città nacque intorno agli anni 1000-1073, quando venne rinvenuta tra le acque di un laghetto -l'attuale piazza del Lago- nei pressi dell'attuale Cattedrale, una antica immagine della Madonna ricoperta da alcuni drappi: l'iconavetere. Su questo tavolo si ergevono tre fiammelle.
E' un tavolo di cm 152 di altezza,cm 80 di larghezza e cm 3 di spessore.
Non si è mai chiarito se sia di lauro,di cedro, o di cipresso , per la sua antichità è detta "Iconavetere".
Chi fu l'autore del Sacro Tavolo? Da dove e come pervenne a noi?
Per l'agiografia locale si attribuisce a San Luca il pregio artistico della Sacra Immagine.
Dello stesso parere è Mons Fra Marcello Cavalieri di Bergamo vescovo di Gravina nel suo libro "Il Pellegrino al Gargano" anche se non mancano pareri discordi.
Riguardo alla provenienza pare che pervenne da Costantinopoli.
Il Sacro Tavolo fu donato alla città di Arpi e quindi per le vicende catastrofiche di questa, fu trafugata, nascosta e rinvenuta dove ora sorge Foggia.
A conferma di ciò parlano gli Statuti Capitolari del 1715, che ci evidenziano che esso fu portato da Costantinopoli per mano di S.Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto, il quale lo donò alla città di Arpi, dove fu tenuto alla pubblica venerazione, ma che al tempo della distruzione di quella città fu messo in salvo e nascosto nel luogo dove fu prodigiosamente ritrovato.
Pur rimanendo aperte altre ipotesi è molto probabile, quasi certo, che l'Iconavetere è di provenienza orientale.
Detta Immagine fu sempre tenuta alla pubblica venerazione, ricoperta di molteplici veli o drappi, intessuti alla greca, rivestita ancora da una ricca veste esterna di stoffa laminata con ricami in oro,aventi in alto , dove si presume corrisponda il sacro volto, una buca ovale, nella quale si scorgono i veli neri, che ricoprono la S.Immagine o meglio avvolgono tutto il S.Tavolo.
Oltre a detta veste ricamata, ve ne sono altre dei vari vari colori liturgici, anche'esse ricamate, mentre anticamente ve ne erano altre , donate e fregiate con gli stemmi delle case Angioina e Sveva.
Nelle solennità e nelle processioni il S.Tavolo viene ricoperto da una lamina di argento, a mo di teca , con arabeschi a sbalzo, raffiguranti angeli, fiori, frutta etc.Questa teca fu forgiata a Napoli nel 1691 con il contributo degli agricoltori, e sull'ovale viene fissata la corona d'oro, conferita dal Capitolo Vaticano nel 1781.
Era il 20 marzo 1731 , alle ore 9,30 violenti scosse telluriche sconvolsero la città di Foggia.
Crollarono edifici pubblici e privati; furono tante le vittime.
Furono allora segnalate le apparizioni della Madonna " dandoci gran confidenza nel flagello sofferto" come afferma sotto giuramento il canonico D.Nicola Guglielmone, Arciprete e Prima Dignità del Capitolo della Chiesa Collegiata: (archivio del Capitolo di Foggia, vol 7 , pag 11).
"fui chiamato da alcuni devoti cittadini, dicendomi, che compariva il volto di Maria Vergine nel tondo situato nella parte superiore di detta sagra Icone , coverta di veli , cosa mai veduta nello spazio di sette secoli. Accorsi immediatamente..... fattone uscire il popolo che chiedeva con continue lagrime grazie..... feci calare la sagra Immagine dall'altarino, dove stava ,sopra d'un banco per osservare più da vicino se si vedeva il sacro volto di Maria...... infatti nell'accennato tondo vidi chiaramente il volto di Maria SS/ma con distinzione di tutte le sue parti insieme con i Padri, nonostante l'impedimento de' veli neri, cosa che ci caggionò somma tenerezza, devozione e lagrime per un prodigio giammai accaduto in tanti secoli.......
Altre apparizioni furono segnalate successivamente.
Vasta eco suscitò l'apparizione della Madonna a S.Alfonso dè Liguori.
Foggia nacque così una seconda volta non solo materialmente ma spiritualmente attraverso gli occhi misericordiosi ed amorevoli di Maria Vergine, Madonna Santissima dei Sette Veli, che diventò la protettrice della città.
Nel maggio del 1943 i primi bombardamenti aerei , successivamente le incursioni che divennero sempre più frequenti causarono la morte di decine di migliaia di cittadini foggiani e qusi tutti gli edifici subirono danni ingenti.
Il Duomo ebbe un tetto abbattuto e di fronte a tanto scempio Monsignor Farina sentì il bisogno di mandare il Sacro Tavolo dell'Iconavetere insieme ad altre reliquie nella chiesa collegiata di San Marco in Lamis.In tal modo la Madonna dei Sette Veli restava nel territorio della sua Diocesi.
L'esodo durò un anno ; il 13 agosto 1944 la Madonna giunse a Foggia sopra un autocarro addobbato con stoffe di seta e damasco.
Tripudio e gioia furono enormi! Si formò un corteo a cui partecipò il Vescovo Mons. Farina , il Prefetto della provincia, il sindaco Guarducci e tante altre autorità cittadine.
Via Manzoni, via P.Fuiani,via Arpi, e Piazza Cattedrale furono le strade percorse dalla processione.
Per otto giorni la Madonna restò esposta in Cattedrale alla pubblica venerazione.
Le feste della Madonna dei 7 veli sono due:
-22 marzo , o se questa ricorre nella settimana santa, si rimanda alla seconda Domenica dopo Pasqua.
-15 agosto , come titolare della Chiesa Cattedrale , riveste il carattere di festa patronale con spunti
folcloristici e nel contempo commemorativi del rinvenimento del Sacro Tavolo.
Dice Kazimera Alberti (scrittrice Polacca) nel libro " SEGRETI DI PUGLIA" 1951:
" Ho visto migliaia di Madonne delle più differenti scuole ed epoche .I miei passi hanno misurato centinaia di musei,miglaia di chiese.
Le Madonne di Murillo,del Bellini e del Botticelli, del Correggio e di Filippo Lippi:decine di monasteri bizantini di Serbia e di Bulgaria, anche quelle nere dipinte sul Monte Athos dai monaci greci, e tra questa massa, certamente più originali- non perchè chi scrive è polacca- e tanto cara ad ogni cuore polacco, la bruna Madonna di Czestochowa, con le sue tragiche cicatrici infertele da una spada svedese, e quella di Ostrobramska a Vilna.Eppure questo quadro qui, in cui si vede solo un lembo di stoffa nera, è ancora qualcosa di altro.
Ha migliaia! E' poco!Ha milioni di volti!
Attraverso i secoli ciascuno ha posto dietro questo velo una sua individuale immagine, ognuno ha visto la Madonna, così come a lui piaceva.La "Madonna dei sette Veli"ogni giorno ha avuto decine di visi, primitivi e sublimi, delicati ed energici, malinconici e ridenti. Ecco certo la Madonna più ricca di espressioni del mondo intero!
Ognuno che è venuto qui si è dipinta la sua immagine, come ha voluto e saputo dipingere!
Salvatore Valerio
(fonti "Archivum Fodianum") vol VII
Sul calendario si celebra l'Assunzione di Maria Vergine. Per Foggia città devota alla Madonna è una giornata particolare.Secondo la tradizione, la nostra città nacque intorno agli anni 1000-1073, quando venne rinvenuta tra le acque di un laghetto -l'attuale piazza del Lago- nei pressi dell'attuale Cattedrale, una antica immagine della Madonna ricoperta da alcuni drappi: l'iconavetere. Su questo tavolo si ergevono tre fiammelle.
E' un tavolo di cm 152 di altezza,cm 80 di larghezza e cm 3 di spessore.
Non si è mai chiarito se sia di lauro,di cedro, o di cipresso , per la sua antichità è detta "Iconavetere".
Chi fu l'autore del Sacro Tavolo? Da dove e come pervenne a noi?
Per l'agiografia locale si attribuisce a San Luca il pregio artistico della Sacra Immagine.
Dello stesso parere è Mons Fra Marcello Cavalieri di Bergamo vescovo di Gravina nel suo libro "Il Pellegrino al Gargano" anche se non mancano pareri discordi.
Riguardo alla provenienza pare che pervenne da Costantinopoli.
Il Sacro Tavolo fu donato alla città di Arpi e quindi per le vicende catastrofiche di questa, fu trafugata, nascosta e rinvenuta dove ora sorge Foggia.
A conferma di ciò parlano gli Statuti Capitolari del 1715, che ci evidenziano che esso fu portato da Costantinopoli per mano di S.Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto, il quale lo donò alla città di Arpi, dove fu tenuto alla pubblica venerazione, ma che al tempo della distruzione di quella città fu messo in salvo e nascosto nel luogo dove fu prodigiosamente ritrovato.
Pur rimanendo aperte altre ipotesi è molto probabile, quasi certo, che l'Iconavetere è di provenienza orientale.
Detta Immagine fu sempre tenuta alla pubblica venerazione, ricoperta di molteplici veli o drappi, intessuti alla greca, rivestita ancora da una ricca veste esterna di stoffa laminata con ricami in oro,aventi in alto , dove si presume corrisponda il sacro volto, una buca ovale, nella quale si scorgono i veli neri, che ricoprono la S.Immagine o meglio avvolgono tutto il S.Tavolo.
Oltre a detta veste ricamata, ve ne sono altre dei vari vari colori liturgici, anche'esse ricamate, mentre anticamente ve ne erano altre , donate e fregiate con gli stemmi delle case Angioina e Sveva.
Nelle solennità e nelle processioni il S.Tavolo viene ricoperto da una lamina di argento, a mo di teca , con arabeschi a sbalzo, raffiguranti angeli, fiori, frutta etc.Questa teca fu forgiata a Napoli nel 1691 con il contributo degli agricoltori, e sull'ovale viene fissata la corona d'oro, conferita dal Capitolo Vaticano nel 1781.
Era il 20 marzo 1731 , alle ore 9,30 violenti scosse telluriche sconvolsero la città di Foggia.
Crollarono edifici pubblici e privati; furono tante le vittime.
Furono allora segnalate le apparizioni della Madonna " dandoci gran confidenza nel flagello sofferto" come afferma sotto giuramento il canonico D.Nicola Guglielmone, Arciprete e Prima Dignità del Capitolo della Chiesa Collegiata: (archivio del Capitolo di Foggia, vol 7 , pag 11).
"fui chiamato da alcuni devoti cittadini, dicendomi, che compariva il volto di Maria Vergine nel tondo situato nella parte superiore di detta sagra Icone , coverta di veli , cosa mai veduta nello spazio di sette secoli. Accorsi immediatamente..... fattone uscire il popolo che chiedeva con continue lagrime grazie..... feci calare la sagra Immagine dall'altarino, dove stava ,sopra d'un banco per osservare più da vicino se si vedeva il sacro volto di Maria...... infatti nell'accennato tondo vidi chiaramente il volto di Maria SS/ma con distinzione di tutte le sue parti insieme con i Padri, nonostante l'impedimento de' veli neri, cosa che ci caggionò somma tenerezza, devozione e lagrime per un prodigio giammai accaduto in tanti secoli.......
Altre apparizioni furono segnalate successivamente.
Vasta eco suscitò l'apparizione della Madonna a S.Alfonso dè Liguori.
Foggia nacque così una seconda volta non solo materialmente ma spiritualmente attraverso gli occhi misericordiosi ed amorevoli di Maria Vergine, Madonna Santissima dei Sette Veli, che diventò la protettrice della città.
Nel maggio del 1943 i primi bombardamenti aerei , successivamente le incursioni che divennero sempre più frequenti causarono la morte di decine di migliaia di cittadini foggiani e qusi tutti gli edifici subirono danni ingenti.
Il Duomo ebbe un tetto abbattuto e di fronte a tanto scempio Monsignor Farina sentì il bisogno di mandare il Sacro Tavolo dell'Iconavetere insieme ad altre reliquie nella chiesa collegiata di San Marco in Lamis.In tal modo la Madonna dei Sette Veli restava nel territorio della sua Diocesi.
L'esodo durò un anno ; il 13 agosto 1944 la Madonna giunse a Foggia sopra un autocarro addobbato con stoffe di seta e damasco.
Tripudio e gioia furono enormi! Si formò un corteo a cui partecipò il Vescovo Mons. Farina , il Prefetto della provincia, il sindaco Guarducci e tante altre autorità cittadine.
Via Manzoni, via P.Fuiani,via Arpi, e Piazza Cattedrale furono le strade percorse dalla processione.
Per otto giorni la Madonna restò esposta in Cattedrale alla pubblica venerazione.
Le feste della Madonna dei 7 veli sono due:
-22 marzo , o se questa ricorre nella settimana santa, si rimanda alla seconda Domenica dopo Pasqua.
-15 agosto , come titolare della Chiesa Cattedrale , riveste il carattere di festa patronale con spunti
folcloristici e nel contempo commemorativi del rinvenimento del Sacro Tavolo.
Dice Kazimera Alberti (scrittrice Polacca) nel libro " SEGRETI DI PUGLIA" 1951:
" Ho visto migliaia di Madonne delle più differenti scuole ed epoche .I miei passi hanno misurato centinaia di musei,miglaia di chiese.
Le Madonne di Murillo,del Bellini e del Botticelli, del Correggio e di Filippo Lippi:decine di monasteri bizantini di Serbia e di Bulgaria, anche quelle nere dipinte sul Monte Athos dai monaci greci, e tra questa massa, certamente più originali- non perchè chi scrive è polacca- e tanto cara ad ogni cuore polacco, la bruna Madonna di Czestochowa, con le sue tragiche cicatrici infertele da una spada svedese, e quella di Ostrobramska a Vilna.Eppure questo quadro qui, in cui si vede solo un lembo di stoffa nera, è ancora qualcosa di altro.
Ha migliaia! E' poco!Ha milioni di volti!
Attraverso i secoli ciascuno ha posto dietro questo velo una sua individuale immagine, ognuno ha visto la Madonna, così come a lui piaceva.La "Madonna dei sette Veli"ogni giorno ha avuto decine di visi, primitivi e sublimi, delicati ed energici, malinconici e ridenti. Ecco certo la Madonna più ricca di espressioni del mondo intero!
Ognuno che è venuto qui si è dipinta la sua immagine, come ha voluto e saputo dipingere!
Salvatore Valerio
(fonti "Archivum Fodianum") vol VII
martedì 12 giugno 2012
Crisi al Comune di Foggia:si dimettono assessori.
Apprendiamo dagli organi di informazione locali :
"questa mattina il vicesindaco Iuppa - del partito socialista- ed i tre assessori in quota all'Unione di Capitanata - Frattulino, Pellegrino e Agnusdei - hanno rassegnato le dimissioni dalla Giunta Mongelli."
Non vogliamo pensare che dietro queste dimissioni ci siano solamente questioni di "richieste di poltrone", come sostiene qualche maligno, ma siano legate ad una reale situazione di stallo e di disagio .E' lo stesso stallo e disagio che viene percepito dalla cittadinanza in relazione alla nuova giunta varata nello scorso gennaio e che avrebbe dovuto avere, secondo il sindaco, un passo diverso. Chi lo ha visto?
Ormai solo il PD è rimasto a sostenere il sindaco Mongelli, un sindaco oramai sfiduciato prima di tutto dai cittadini e che fino ad oggi non ha fatto altro che dare un contributo di continuità con la mala amministrazione del Sindaco precedente.
Tanti, che masticano politica, ritengono questi solo dei movimenti strategici, dei messaggi diretti al Sindaco.
Pare che quest'ultimo abbia subito respinto le dimissioni degli Assessori.
Vedremo.
Ad ogni buon conto, certi di interpretare il senso di estremo disagio che pervade da tempo la cittadinanza foggiana per questa situazione di degrado cittadino , riteniamo ormai conclusa oltre che deficitaria l'esperienza del Sindaco Mongelli .
Salvatore Valerio
Presidente dell'Associazione
Laboratorio di Evoluzione Politica e delle Idee.
"questa mattina il vicesindaco Iuppa - del partito socialista- ed i tre assessori in quota all'Unione di Capitanata - Frattulino, Pellegrino e Agnusdei - hanno rassegnato le dimissioni dalla Giunta Mongelli."
Non vogliamo pensare che dietro queste dimissioni ci siano solamente questioni di "richieste di poltrone", come sostiene qualche maligno, ma siano legate ad una reale situazione di stallo e di disagio .E' lo stesso stallo e disagio che viene percepito dalla cittadinanza in relazione alla nuova giunta varata nello scorso gennaio e che avrebbe dovuto avere, secondo il sindaco, un passo diverso. Chi lo ha visto?
Ormai solo il PD è rimasto a sostenere il sindaco Mongelli, un sindaco oramai sfiduciato prima di tutto dai cittadini e che fino ad oggi non ha fatto altro che dare un contributo di continuità con la mala amministrazione del Sindaco precedente.
Tanti, che masticano politica, ritengono questi solo dei movimenti strategici, dei messaggi diretti al Sindaco.
Pare che quest'ultimo abbia subito respinto le dimissioni degli Assessori.
Vedremo.
Ad ogni buon conto, certi di interpretare il senso di estremo disagio che pervade da tempo la cittadinanza foggiana per questa situazione di degrado cittadino , riteniamo ormai conclusa oltre che deficitaria l'esperienza del Sindaco Mongelli .
Salvatore Valerio
Presidente dell'Associazione
Laboratorio di Evoluzione Politica e delle Idee.
martedì 29 maggio 2012
29 maggio 2012 la terra trema forte in Emilia :distruzione e morti.
Giornata pesante, per l'Italia ed in particolare per le zone martoriate dal terremoto.
Io amo la mia Nazione e quando accadono questi drammatici avvenimenti vengo molto colpito emotivamente, come se fosse tutto
ciò accaduto alla mia famiglia, a dei miei amici.
Mi piace immaginare che su questi nostri connazionali vigili da oggi l'occhio benevolo di nostro Signore, evitando agli
stessi ulteriori sofferenze.
Dopo questi luttuosi avvenimenti non muoia in noi la speranza.
La speranza di una ricostruzione non solo materiale fatta secondo crismi tecnici che vadano sempre più a minimizzare
questi eventi sismici, ma auspico anche una ricostruzione morale che ci porti a vivere la nostra quotidianità con una più
marcata sobrietà , con solidarietà e con più rispetto verso il prossimo.
Salvatore Valerio
lunedì 28 maggio 2012
Avere il coraggio di dire che l'economia neoliberista è da rivedere.
Durante gli ultimi decenni tutti i più grandi economisti ci hanno detto che nell'economia mondiale andava tutto bene.Ci hanno detto che finalmente si era trovata la formula magica che permetteva alle nostre economie di crescere rapidamente con una bassa inflazione.
Risulta allora essere un vero mistero che le cose siano così messe male in un mondo dove fino al 2008 tanti bravi economisti sembravano avere risolto tutti i maggiori problemi.
Sostiene un grande economista Ha-Joon Chang (-In foto-Coreano di nascita ma ormai inglese a tutti gli effetti)..."le scienze economiche così come sono state praticate negli ultimi trent'anni sono state irrilevanti e sono state un danno per gran parte delle persone"
La critica di questo eminente economista riguarda il capitalismo liberista, ma non il capitalismo come tale. Del resto il mercato va guidato e regolato con attenzione come un'auto.Alla stessa maniera un'auto può uccidere se guidata da un automobilista ubriaco e salvare vite quando aiuta a portare un ferito grave all'ospedale.
Ci sono vari modi di organizzare il capitalismo.Quello liberista è solo uno e -probabilmente-neanche tra i migliori.Gli ultimi decenni hanno dimostrato che ,contrariamente alle pretese dei suoi sostenitori,esso rallenta l'economia, aumenta la disuguaglianza e l'insicurezza, e porta a crolli finanziari più frequenti e talvolta rovinosi. Noi europei ne sappiamo qualcosa.
(S.V)
Risulta allora essere un vero mistero che le cose siano così messe male in un mondo dove fino al 2008 tanti bravi economisti sembravano avere risolto tutti i maggiori problemi.
Sostiene un grande economista Ha-Joon Chang (-In foto-Coreano di nascita ma ormai inglese a tutti gli effetti)..."le scienze economiche così come sono state praticate negli ultimi trent'anni sono state irrilevanti e sono state un danno per gran parte delle persone"
La critica di questo eminente economista riguarda il capitalismo liberista, ma non il capitalismo come tale. Del resto il mercato va guidato e regolato con attenzione come un'auto.Alla stessa maniera un'auto può uccidere se guidata da un automobilista ubriaco e salvare vite quando aiuta a portare un ferito grave all'ospedale.
Ci sono vari modi di organizzare il capitalismo.Quello liberista è solo uno e -probabilmente-neanche tra i migliori.Gli ultimi decenni hanno dimostrato che ,contrariamente alle pretese dei suoi sostenitori,esso rallenta l'economia, aumenta la disuguaglianza e l'insicurezza, e porta a crolli finanziari più frequenti e talvolta rovinosi. Noi europei ne sappiamo qualcosa.
(S.V)
sabato 26 maggio 2012
Il mio antiFazismo.
Che il sermone sia con te.
Dopo Celentano fa breccia quello di Roberto Saviano sotto l'egida del Fabio Fazio. Due tipi che si strumentalizzano tra loro. Ero un fan di Saviano, ma ormai sta diventando uno che si parla addosso ed è diventato molto vanitoso.Oltre che soporifero. Fabio Fazio mi ricorda il ragazzino primo della classe con la puzzetta sotto il naso; quello che non sfigura mai nei salotti radical-chic.Sfrutta l'immagine di Saviano,posso dire che grazie a lui sono diventato un accanito "antiFazista" .
(SV)
Dopo Celentano fa breccia quello di Roberto Saviano sotto l'egida del Fabio Fazio. Due tipi che si strumentalizzano tra loro. Ero un fan di Saviano, ma ormai sta diventando uno che si parla addosso ed è diventato molto vanitoso.Oltre che soporifero. Fabio Fazio mi ricorda il ragazzino primo della classe con la puzzetta sotto il naso; quello che non sfigura mai nei salotti radical-chic.Sfrutta l'immagine di Saviano,posso dire che grazie a lui sono diventato un accanito "antiFazista" .
(SV)
giovedì 24 maggio 2012
Il centro destra verso il nulla se non si rinnova
Saggiamente gli elettori del centro-destra in questa tornata elettorale sono rimasti a casa. E' giunto il momento di un
generale rinnovamento , è
proprio questo il momento giusto per far nascere qualcosa di nuovo.
Un movimento forte che accolga persone animate da grosse passioni civili,
da un idea forte incentrata su etica ed ideali che abbia i suoi forti riferimenti di legalità in Falcone e Borsellino ;
un rinnovato sentimento di amor di Patria non intriso di retorica Nazionalista, ma
che salvaguardi la sua identità.
Non lasciamo la retorica dell'etica, della legalità in mano alla faziosità della sinistra, facciamo nostre queste prerogative
che sono innate in tanti di noi.
Non si può fingere che non sia accaduto nulla, non si può rimanere statici, fermi assistendo alla scomparsa di un progetto
solo per non
aver voluto cambiare ispirazione. Tutto ciò non sia solamente un
cambiamento di facciata ma di facce!
Si rinnovi la classe dirigente altrimenti ci aspetta solo una cosa:lo scivolare inesorabile verso il nulla!
(SV)
mercoledì 23 maggio 2012
Commemorare Giovanni Falcone.
Per
ricordare degnamente la morte del giudice Falcone di sua moglie
Francesca Morvillo e della sua scorta, riteniamo di fare una cosa, a
nostro modesto avviso sensata : tacere. Riflettendo su questa buia ,
pessima pagina di storia della nostra martoriata Nazione.Evitiamo che
questa giornata di commemorazione divenga come un logoro rituale senza
contenuti.
Abbiano un sussulto le nostre coscenze.
“La mafia non è invincibile. Essendo un fatto umano ha avuto un inizio ed avrà certamente una fine”.
(Giovanni Falcone)
Laboratorio di Evoluzione Politica e delle Idee.
Abbiano un sussulto le nostre coscenze.
“La mafia non è invincibile. Essendo un fatto umano ha avuto un inizio ed avrà certamente una fine”.
(Giovanni Falcone)
Laboratorio di Evoluzione Politica e delle Idee.
martedì 3 aprile 2012
E' morto Rosario Bentivegna, partecipò all'attentato di via Rasella che favorì la reazione tedesca (355 italiani uccisi).
E' morto un personaggio discusso. Per tanti un eroe ma per molti non lo era.
Per tutta la vita si è portato addosso questa dicotomia.
Anche quelli della sua parte politica qualche dubbio lo ebbero, infatti per molti di loro, lui e i suoi compagni avevano il dovere morale di consegnarsi per evitare i rastrellamenti tedeschi di civili italiani che successivamente , alle Fosse Ardeatine,furono fucilate in una delle pagine più odiose e cruente del 1943.
Convinto comunista fu inviato da Togliatti a combattere dalla parte di Tito, il boia che favorì le foibe: strumento di morte del suo regime comunista che servì ad eliminare migliaia di italiani.
Salvatore Valerio
Per tutta la vita si è portato addosso questa dicotomia.
Anche quelli della sua parte politica qualche dubbio lo ebbero, infatti per molti di loro, lui e i suoi compagni avevano il dovere morale di consegnarsi per evitare i rastrellamenti tedeschi di civili italiani che successivamente , alle Fosse Ardeatine,furono fucilate in una delle pagine più odiose e cruente del 1943.
Convinto comunista fu inviato da Togliatti a combattere dalla parte di Tito, il boia che favorì le foibe: strumento di morte del suo regime comunista che servì ad eliminare migliaia di italiani.
Salvatore Valerio
martedì 27 marzo 2012
Lavoro : meno burocrati più "Umanesimo".
Mentre il Governo è impegnato a far passare il concetto che l'art.18 e determinate tutele per il lavoratore sono superate sono obsolete in un momento di crisi come è quello che stiamo vivendo , mi vengono alla mente tante considerazioni da fare proprio a proposito del lavoro.La prima è che questo Governo parla di crescita, ma la crescita avviene quando si creano nuovi posti di lavoro. Oggi sento parlare solo di "come" poter licenziare, ma di come far lavorare specialmente i giovani non se ne parla o se se ne parla evidentemente sono io che non capisco in che termini possa tutto ciò avvenire.
La chiesa ieri con Giovanni Paolo II, ma anche adesso con Benedetto XVI l'attuale , si impegna molto nel far considerare il lavoro come un qualcosa di importante e dignitoso per l'uomo che diventa un tutt'uno con la famiglia . Il lavoro quindi c’entra con la famiglia, è congenito alla sua
logica, perché è centrale nel concetto di persona, appartiene alla dignità della persona. Per questo
per arrivare alla società devo passare alla famiglia, per non cadere nelle aporie del comunismo, che dalla persona giunge in maniera diretta alla società.
Il lavoro deve per questo assumere l’immagine della giustizia per dare dignità all’uomo. Tutto ciò che si compie nella famiglia deve esprimersi nell’operosità, ognuno infatti diventa uomo, fra l’altro, mediante il lavoro,che è fondamentale nel processo educativo.
Nell’esperienza lavorativa si riscatta la dignità della persona, e fuori di essa si rischia di perderla .
C’è sia l’aspetto del recuperare il guadagno per mantenere la famiglia e per la realizzazione della persona. E anche il lavoro di chi provvede alle necessità della famiglia con il lavoro domestico è un’altra faccia dello stesso lavoro e con importanti valenze educative.
La famiglia è questa realtà aperta. E quindi anche la società deve
regolare i diritti dei lavoratori. Perché il lavoro che schiavizza va ad oscurare il volto dell’uomo
invece che realizzarlo. Per questo occorre purificare il senso del lavoro e la dottrina sociale della chiesa va verso questa impostazione. Nella costituzione europea si è battuto molto
su libertà e uguaglianza, trascurando la fraternità, importantissima. Le radici cristiane erano utili per
avere un format di riferimento per il significato dei valori enunciati. E' questa la nostra radice culturale, e non si può ridurre il tutto ad una visione soggettiva che non ha rilevanza nella vita sociale.
D'altra parte dall'attuale Governo tecnico che trova riferimento nell'Europa dei burocrati e dei banchieri è veramente difficile che si trovi la volontà per l'inizio di un nuovo Umanesimo; eppure c'è la voglia di tornare ad una dimensione umana del lavoro una forza ,si auspica aggregatrice.
Non deve esistere solo la corsa al profitto ma è necessario rivalutare, difendere e proteggere i valori fondamentali, il diritto alla famiglia, al tempo libero, alla socializzazione e al riposo. Uniamoci intorno a questo progetto per non renderci complici di chi considera i lavoratori e i cittadini come semplici numeri.
Lottiamo per quest'idea perchè in ballo c'è il futuro dell'uomo.
Salvatore Valerio
..l’uomo lavora “dispiegando cioè quella stessa attività del pensiero onde anche nell’arte, nella letteratura, nell’erudizione, nella filosofia, l’uomo via via pone a risolvere i problemi in cui si viene annodando e snodando la sua esistenza in atto. Lavora il contadino, lavora l’artigiano e il maestro d’arte, lavora l’artista, il letterato, il filosofo (…)Bisognava che pensatori, scienziati ed artisti si abbracciassero coi lavoratori in questa coscienza della umana universale dignità” (6). L’attività dell’uomo quindi non è incosciente, automatica, come può essere quella di una fabbrica di api e il cui rendimento è costante ed obbligatorio; l’attività dell’uomo e cosciente, volontaria e a rendimento molteplice e variabile, crescente in una varia proporzione, da lui dipendente anche se in molti modi influenzati da fattori esterni. Con i quali fattori esterni, oltre che con il proprio carattere, l’uomo è chiamato a confrontarsi secondo singole e singolari capacità dalle quali deriva la personalità di ognuno; perché gli uomini non sono collettivamente uguali materialmente parlando, anzi, dice Ugo Spirito, sono caratterizzati da una radicale disuguaglianza ed il passaggio dalla disuguaglianza all’uguaglianza è possibile soltanto riconoscendo all’uomo una spiritualità primaria ed abbandonando il concetto di uomo come corpo ed accettando quello dell’uomo come anima (7).
(l'Umanesimo del Lavoro G.Gentile)
La chiesa ieri con Giovanni Paolo II, ma anche adesso con Benedetto XVI l'attuale , si impegna molto nel far considerare il lavoro come un qualcosa di importante e dignitoso per l'uomo che diventa un tutt'uno con la famiglia . Il lavoro quindi c’entra con la famiglia, è congenito alla sua
logica, perché è centrale nel concetto di persona, appartiene alla dignità della persona. Per questo
per arrivare alla società devo passare alla famiglia, per non cadere nelle aporie del comunismo, che dalla persona giunge in maniera diretta alla società.
Il lavoro deve per questo assumere l’immagine della giustizia per dare dignità all’uomo. Tutto ciò che si compie nella famiglia deve esprimersi nell’operosità, ognuno infatti diventa uomo, fra l’altro, mediante il lavoro,che è fondamentale nel processo educativo.
Nell’esperienza lavorativa si riscatta la dignità della persona, e fuori di essa si rischia di perderla .
C’è sia l’aspetto del recuperare il guadagno per mantenere la famiglia e per la realizzazione della persona. E anche il lavoro di chi provvede alle necessità della famiglia con il lavoro domestico è un’altra faccia dello stesso lavoro e con importanti valenze educative.
La famiglia è questa realtà aperta. E quindi anche la società deve
regolare i diritti dei lavoratori. Perché il lavoro che schiavizza va ad oscurare il volto dell’uomo
invece che realizzarlo. Per questo occorre purificare il senso del lavoro e la dottrina sociale della chiesa va verso questa impostazione. Nella costituzione europea si è battuto molto
su libertà e uguaglianza, trascurando la fraternità, importantissima. Le radici cristiane erano utili per
avere un format di riferimento per il significato dei valori enunciati. E' questa la nostra radice culturale, e non si può ridurre il tutto ad una visione soggettiva che non ha rilevanza nella vita sociale.
D'altra parte dall'attuale Governo tecnico che trova riferimento nell'Europa dei burocrati e dei banchieri è veramente difficile che si trovi la volontà per l'inizio di un nuovo Umanesimo; eppure c'è la voglia di tornare ad una dimensione umana del lavoro una forza ,si auspica aggregatrice.
Non deve esistere solo la corsa al profitto ma è necessario rivalutare, difendere e proteggere i valori fondamentali, il diritto alla famiglia, al tempo libero, alla socializzazione e al riposo. Uniamoci intorno a questo progetto per non renderci complici di chi considera i lavoratori e i cittadini come semplici numeri.
Lottiamo per quest'idea perchè in ballo c'è il futuro dell'uomo.
Salvatore Valerio
..l’uomo lavora “dispiegando cioè quella stessa attività del pensiero onde anche nell’arte, nella letteratura, nell’erudizione, nella filosofia, l’uomo via via pone a risolvere i problemi in cui si viene annodando e snodando la sua esistenza in atto. Lavora il contadino, lavora l’artigiano e il maestro d’arte, lavora l’artista, il letterato, il filosofo (…)Bisognava che pensatori, scienziati ed artisti si abbracciassero coi lavoratori in questa coscienza della umana universale dignità” (6). L’attività dell’uomo quindi non è incosciente, automatica, come può essere quella di una fabbrica di api e il cui rendimento è costante ed obbligatorio; l’attività dell’uomo e cosciente, volontaria e a rendimento molteplice e variabile, crescente in una varia proporzione, da lui dipendente anche se in molti modi influenzati da fattori esterni. Con i quali fattori esterni, oltre che con il proprio carattere, l’uomo è chiamato a confrontarsi secondo singole e singolari capacità dalle quali deriva la personalità di ognuno; perché gli uomini non sono collettivamente uguali materialmente parlando, anzi, dice Ugo Spirito, sono caratterizzati da una radicale disuguaglianza ed il passaggio dalla disuguaglianza all’uguaglianza è possibile soltanto riconoscendo all’uomo una spiritualità primaria ed abbandonando il concetto di uomo come corpo ed accettando quello dell’uomo come anima (7).
(l'Umanesimo del Lavoro G.Gentile)
giovedì 15 marzo 2012
Idealista, non un Don Chisciotte!
In politica devi essere per forza omologato .Non puoi uscire fuori dal "coro".
Una omologazione verso il basso.Guai ad uscire fuori dal futile o dall'ovvio!
Tutto questo, a mio avviso, dipende dal fatto che si è ignoranti. E si fa di tutto per rendere poco usufruibile al popolo la cultura al fine di consentirne una reale elevazione.
Mi è rimasto impresso nella mente un concetto espresso tempo fa, da un noto personaggio politico locale che affermò: ..."le elezioni non si vincono con la cultura"... , subito dopo la presentazione di un libro.
Ogni considerazione a questa frase è superflua.
Fa scandalo chi esce fuori dai soliti e stantii canoni legati a compromessi o a calcoli di tornaconto politico.D'altra parte per fare il furbetto o l'intrallazzatore non serve avere conoscenze erudite.
Molti continuiamo a ritenere giusto e valido tutto ciò che appiattisce e furbo o intelligente chi ci si adegua a questo andazzo.
Non voglio essere considerato una persona con "la puzza sotto il naso", uno che vive nel suo "guscio" senza guardare all'esterno la realtà che lo circonda, ma credetemi questo modo di pensare e di vivere la realtà, mi da il vomito e mi fa molto riflettere sul futuro delle prossime generazioni .Non ho la forza e nè la possibilita e forse nè tempo di cambiera queste abitudini, mi resta solo un unica ambizione...l'ambizione della volontà.La volontà di chi , anche se in piccolo si adopera per un cambiamento.Chi vuole farmi compagnia in questo difficile progetto? Sian ben chiaro , sono un idealista ma non un Don Chisciotte!
Salvatore Valerio
Presidente dell'Associazione Politico Culturale
Laboratorio di Evoluzione Politica e delle Idee.
Una omologazione verso il basso.Guai ad uscire fuori dal futile o dall'ovvio!
Tutto questo, a mio avviso, dipende dal fatto che si è ignoranti. E si fa di tutto per rendere poco usufruibile al popolo la cultura al fine di consentirne una reale elevazione.
Mi è rimasto impresso nella mente un concetto espresso tempo fa, da un noto personaggio politico locale che affermò: ..."le elezioni non si vincono con la cultura"... , subito dopo la presentazione di un libro.
Ogni considerazione a questa frase è superflua.
Fa scandalo chi esce fuori dai soliti e stantii canoni legati a compromessi o a calcoli di tornaconto politico.D'altra parte per fare il furbetto o l'intrallazzatore non serve avere conoscenze erudite.
Molti continuiamo a ritenere giusto e valido tutto ciò che appiattisce e furbo o intelligente chi ci si adegua a questo andazzo.
Non voglio essere considerato una persona con "la puzza sotto il naso", uno che vive nel suo "guscio" senza guardare all'esterno la realtà che lo circonda, ma credetemi questo modo di pensare e di vivere la realtà, mi da il vomito e mi fa molto riflettere sul futuro delle prossime generazioni .Non ho la forza e nè la possibilita e forse nè tempo di cambiera queste abitudini, mi resta solo un unica ambizione...l'ambizione della volontà.La volontà di chi , anche se in piccolo si adopera per un cambiamento.Chi vuole farmi compagnia in questo difficile progetto? Sian ben chiaro , sono un idealista ma non un Don Chisciotte!
Salvatore Valerio
Presidente dell'Associazione Politico Culturale
Laboratorio di Evoluzione Politica e delle Idee.
mercoledì 7 marzo 2012
lunedì 27 febbraio 2012
Lontani dalla media europea e dalla Costituzione Italiana.
Senti senti, non solo in Italia abbiamo una forza lavoro in percentuale più bassa d'Europa , ma addirittura
gli stipendi italiani sono i più bassi d'Europa!
Se non ci fossero stati certi ministri con i loro compensi, la media si sarebbe ulteriormente abbassata.
Eppure la Costituzione italiana (art. 36) parla chiaro!
(SV)
gli stipendi italiani sono i più bassi d'Europa!
Se non ci fossero stati certi ministri con i loro compensi, la media si sarebbe ulteriormente abbassata.
Eppure la Costituzione italiana (art. 36) parla chiaro!
(SV)
domenica 26 febbraio 2012
I primi cento giorni di Monti.
Dopo i primi 100 giorni del Governo Monti gli italiani hanno capito alcune cose:
- è un governo capace solo di fare cassa per accontentare i mercati e la BCE;
- forte con i deboli e debole con i forti (vedi la riforma assistenziale e le liberalizzazioni);
- vuole "riformare" il welfare;
- sul lavoro pensa solo all'abolizione dell'art.18;
- la parola "crescita" con la creazione di nuovi posti di lavoro è stata eliminata dal suo vocabolario, altro che "noia" del posto fisso!
Tenete a mente questi numeri:
a) 8,9% tasso disoccupazione (è più elevato perchè non è incluso chi è in Cassa Integrazione;
b) 31% tasso di disoccupazione giovanile;
c) circa 23 milioni di occupati contro una popolazione di 60 milioni,è il tasso tra i più
bassi d'Europa.
E', a nostro modesto avviso, in questi ultimi punti che il Governo deve intervenire con una adeguata riforma del lavoro che coniughi rigore e tutele.
Riavviare la crescita è il problema dell'Economia non solo Italiana ma Europea, ma ancora di più lo è il riavvio dell'occupazione.
In altri termini, senza interventi tendenti a far aumentare l' occupazione non ci sarà crescita.
(SV)
- è un governo capace solo di fare cassa per accontentare i mercati e la BCE;
- forte con i deboli e debole con i forti (vedi la riforma assistenziale e le liberalizzazioni);
- vuole "riformare" il welfare;
- sul lavoro pensa solo all'abolizione dell'art.18;
- la parola "crescita" con la creazione di nuovi posti di lavoro è stata eliminata dal suo vocabolario, altro che "noia" del posto fisso!
Tenete a mente questi numeri:
a) 8,9% tasso disoccupazione (è più elevato perchè non è incluso chi è in Cassa Integrazione;
b) 31% tasso di disoccupazione giovanile;
c) circa 23 milioni di occupati contro una popolazione di 60 milioni,è il tasso tra i più
bassi d'Europa.
E', a nostro modesto avviso, in questi ultimi punti che il Governo deve intervenire con una adeguata riforma del lavoro che coniughi rigore e tutele.
Riavviare la crescita è il problema dell'Economia non solo Italiana ma Europea, ma ancora di più lo è il riavvio dell'occupazione.
In altri termini, senza interventi tendenti a far aumentare l' occupazione non ci sarà crescita.
(SV)
sabato 25 febbraio 2012
L'iperbole della giornalista Lucia Annunziata.
Il noto vocabolario di italiano "Sabatini Colletti" , spiega:
iperbole,figura retorica che consiste nell'ingigantire o diminuire la realtà per rendere più incisivo il proprio discorso.
Quale è stato l'iperbole usata dalla giornalista?
Eccola :...difenderei Celentano anche se dicesse che bisogna mandare i gay nei campi di sterminio...
Tutto ciò è stato detto nella trasmissione Servizio Pubblico di Michele Santoro.
Una bella caduta di stile per una giornalista che al pari del Michelone nazionale, ha fatto del "politically correct" un punto di riferimento. Evidentemente coloro che si ritengono di una certa parte politica ritengono di potersi esprimere come vogliono, a loro tutto è dovuto perchè si ritengono rappresentanti della cosidetta "intellighenzia".
Immaginate lo scalpore che avrebbe fatto se tale iperbole fosse stata adoperata da qualcun altro non appartenente a questa area politica!
Lo scivolone o caduta fate voi, per difendere chi?
Adriano Celentano ! Ma vi rendete conto?
Difenderlo da chi e da cosa?
Da chi non vuol sentire sermoni inutili che parlano di cose scontate, sermoni e denunce che hanno possibilità di essere diramati grazie al mezzo pubblico televisivo che paghiamo tutti; tutto ciò può tranquillamente albergare in una canzone ma non in un comizio televisivo.
In maniera provocatoria e per "parcondicio", invito Vasco Rossi e Ligabue a prepararsi anche loro un bel sermone da proporre al prossimo festival.
Potranno parlare di tutto,del "sesso degli angeli" , dell'estinzione dello "scoiattolo rosso",della faziosità di certe testate giornalistiche che hanno parlato male del loro ultimo album, tanto ci sarà sempre un giornalista che a rischio di fare figuracce, li difenderà anche perchè evidentemente serve a distogliere l'attenzione della pubblica opinione, da problematiche sociali ben più importanti .
Salvatore Valerio
iperbole,figura retorica che consiste nell'ingigantire o diminuire la realtà per rendere più incisivo il proprio discorso.
Quale è stato l'iperbole usata dalla giornalista?
Eccola :...difenderei Celentano anche se dicesse che bisogna mandare i gay nei campi di sterminio...
Tutto ciò è stato detto nella trasmissione Servizio Pubblico di Michele Santoro.
Una bella caduta di stile per una giornalista che al pari del Michelone nazionale, ha fatto del "politically correct" un punto di riferimento. Evidentemente coloro che si ritengono di una certa parte politica ritengono di potersi esprimere come vogliono, a loro tutto è dovuto perchè si ritengono rappresentanti della cosidetta "intellighenzia".
Immaginate lo scalpore che avrebbe fatto se tale iperbole fosse stata adoperata da qualcun altro non appartenente a questa area politica!
Lo scivolone o caduta fate voi, per difendere chi?
Adriano Celentano ! Ma vi rendete conto?
Difenderlo da chi e da cosa?
Da chi non vuol sentire sermoni inutili che parlano di cose scontate, sermoni e denunce che hanno possibilità di essere diramati grazie al mezzo pubblico televisivo che paghiamo tutti; tutto ciò può tranquillamente albergare in una canzone ma non in un comizio televisivo.
In maniera provocatoria e per "parcondicio", invito Vasco Rossi e Ligabue a prepararsi anche loro un bel sermone da proporre al prossimo festival.
Potranno parlare di tutto,del "sesso degli angeli" , dell'estinzione dello "scoiattolo rosso",della faziosità di certe testate giornalistiche che hanno parlato male del loro ultimo album, tanto ci sarà sempre un giornalista che a rischio di fare figuracce, li difenderà anche perchè evidentemente serve a distogliere l'attenzione della pubblica opinione, da problematiche sociali ben più importanti .
Salvatore Valerio
lunedì 13 febbraio 2012
SANREMO: FESTIVAL O SAGRA DELLA PORCHETTA?
E' definito l'evento televisivo dell'anno.
Inizia martedì 14 febbraio per terminare sabato 18 febbraio.
Una palla che mi annoierà per 5 lunghe giornate:si, mi annoierà , pur non vedendo neanche una puntata, non potrò fare a meno di ascoltare (pur non volendolo fare) presentatori e critici ,Telegiornali in tutti i programmi di intrattenimento in tutte le TV , dalla RAI a MEDIASET passando per "la 7" ; pare che pure Vespa farà dei "porta a porta" speciali con i suoi soliti modellini e "plastici" del Teatro Ariston.Tutti a parlare del Festival di Sanremo
Mi chiedo da tempo a cosa serva oggi questa pseudo-sagra della porchetta, che avrebbe anche un senso una dignità, vista la bontà di questo gustoso, calorico e proteico alimento.
Chi compra i dischi di Sanremo nell'epoca degli Mp3 e dei social network ? Diventa sempre più difficile riscontrare qualcosa di veramente innovativo e che rimanga negli annali musicali.
Sappiamo tutti che i discografici puntano sulla canzonetta, su motivi orecchiabili e non sempre su brani e cantanti innovativi .
Sono lontani i tempi di "Chi non lavora non fa l'amore" e di "Vita spericolata" , di "4 marzo 43".
Questa inutile "kermesse" sono decenni che la vivo come una scialba sagra dell'effimero e di tutto ciò che
serve veramente a poco a rivalutare la canzone italiana ormai ridotta ai ranghi di canzonetta che dura tre /quattro mesi e poi nessuna la ricorda più, neanche chi la canta...
Senti parlare di Sanremo e i nomi dei presentatori e degli ospiti, Morandi, Celentano e percepisci che forse si è fermato il tempo o il mondo....se preferite. E se si è fermato , per favore fatemi... "scendere"!
Salvatore Valerio
Inizia martedì 14 febbraio per terminare sabato 18 febbraio.
Una palla che mi annoierà per 5 lunghe giornate:si, mi annoierà , pur non vedendo neanche una puntata, non potrò fare a meno di ascoltare (pur non volendolo fare) presentatori e critici ,Telegiornali in tutti i programmi di intrattenimento in tutte le TV , dalla RAI a MEDIASET passando per "la 7" ; pare che pure Vespa farà dei "porta a porta" speciali con i suoi soliti modellini e "plastici" del Teatro Ariston.Tutti a parlare del Festival di Sanremo
Mi chiedo da tempo a cosa serva oggi questa pseudo-sagra della porchetta, che avrebbe anche un senso una dignità, vista la bontà di questo gustoso, calorico e proteico alimento.
Chi compra i dischi di Sanremo nell'epoca degli Mp3 e dei social network ? Diventa sempre più difficile riscontrare qualcosa di veramente innovativo e che rimanga negli annali musicali.
Sappiamo tutti che i discografici puntano sulla canzonetta, su motivi orecchiabili e non sempre su brani e cantanti innovativi .
Sono lontani i tempi di "Chi non lavora non fa l'amore" e di "Vita spericolata" , di "4 marzo 43".
Questa inutile "kermesse" sono decenni che la vivo come una scialba sagra dell'effimero e di tutto ciò che
serve veramente a poco a rivalutare la canzone italiana ormai ridotta ai ranghi di canzonetta che dura tre /quattro mesi e poi nessuna la ricorda più, neanche chi la canta...
Senti parlare di Sanremo e i nomi dei presentatori e degli ospiti, Morandi, Celentano e percepisci che forse si è fermato il tempo o il mondo....se preferite. E se si è fermato , per favore fatemi... "scendere"!
Salvatore Valerio
martedì 7 febbraio 2012
10 Febbraio -GIORNATA DEL RICORDO .COMMEMORAZIONE DEI MARTINI TRIESTINI.LEONARDO MANZI.
LEONARDO MANZI insignito della Medaglia D'oro al Valor Civile nel 2004.
Un personaggio importante passato nell'oblio da parte di una comunità cittadina che tra le tante cose, ha perso anche il senso della memoria storica.Memoria verso i propri figli che meriterebbero di essere onorati e ricordati in maniera diversa e più consona.Dobbiamo dire grazie anche a chi con delle insensate e frettolose "abiure" ha lanciato in mare..." il bambino e l'acqua sporca" cancellando con un colpo di spugna tutto ciò che rappresentava in maniera egregia il nostro mondo le nostre sensibilità, che furono per tanti, me compreso, un riferimento valoriale inestimabile , entro il quale veniva prima di tutto l'amore per la Patria l'amore per quel senso del dovere verso quella dignità e quella onestà (non solo intellettuale) che ci faceva sentire diversi e migliori degli altri.
Lungi da noi ritornare ad un "fondamentalismo nazionalista" che sicuramente va rifiutato, ma un ritorno ad un "sano" amor di Patria non solo va preservato ma anche incentivato.Su tale lunghezza d'onda si "sintonizzo'" il Presidente della Repubblica Ciampi; ne apprezzammo tanto le sue nobili intenzioni.
Quando ricordo il giovane Leonardo Manzi (ma anche gli altri Martiri Triestini) provo un profondo senso di appartenenza a questa Comunità che faceva di tali ideali un punto fermo al quale riferirsi .Oggi sull'altare del potere e per non inimicarsi un certo elettorato proiettato alla ricerca di pochi riferimenti di valori, molto vicini alla nullità e all'effimero,tutto ciò che riguarda questo mondo di idealità sembra ormai non trovare adepti.Una società scialba,la nostra, vuota, sempre più allo sbando ed in balia dei mercati della BCE che dettano legge , la loro legge.La legge del Mercato dove il pesce grande mangia il pesce piccolo.
Leonardo Manzi credeva in un avvenire migliore per sè e la sua Patria; un futuro dove l'Italia fosse Unita sotto un'unica bandiera senza l'egemonia delle potenze straniere che stavano spartendosi l'Europa con
l'odioso trattato di Yalta .
Vagheggiava un Europa intesa come Nazione Europea, unita non come ora solo da interessi meramente economici, ma da quel modo di essere ancorata alla cultura e alla sua millenaria trdizione di civiltà.
Oggi orgoglio e rabbia albergano in me.
Orgoglio per essere foggiano e italiano come lui, rabbia perchè molti giovani della nostra comunità non ne conoscono neanche il nome e il motivo della sua morte.
E' lo scotto della nostra società "massmediologica" che eleva e porta alla ribalta personalità come Capitan Schettino, dimenticando le mille e mille pagine scritte col sangue e con il sacrificio di vite umane di grosse personalità che vanno ascritte nel novero degli Eroi che travalicano i freddi recinti nazionali.
La nostra Associazione sarà parte attiva e presenzierà le manifestazioni di Foggia inerenti la Giornata del Ricordo .
Salvatore Valerio
Presidente dell'Associazione Politica Culturale
Laboratorio di Evoluzione Politica e delle Idee.
Un personaggio importante passato nell'oblio da parte di una comunità cittadina che tra le tante cose, ha perso anche il senso della memoria storica.Memoria verso i propri figli che meriterebbero di essere onorati e ricordati in maniera diversa e più consona.Dobbiamo dire grazie anche a chi con delle insensate e frettolose "abiure" ha lanciato in mare..." il bambino e l'acqua sporca" cancellando con un colpo di spugna tutto ciò che rappresentava in maniera egregia il nostro mondo le nostre sensibilità, che furono per tanti, me compreso, un riferimento valoriale inestimabile , entro il quale veniva prima di tutto l'amore per la Patria l'amore per quel senso del dovere verso quella dignità e quella onestà (non solo intellettuale) che ci faceva sentire diversi e migliori degli altri.
Lungi da noi ritornare ad un "fondamentalismo nazionalista" che sicuramente va rifiutato, ma un ritorno ad un "sano" amor di Patria non solo va preservato ma anche incentivato.Su tale lunghezza d'onda si "sintonizzo'" il Presidente della Repubblica Ciampi; ne apprezzammo tanto le sue nobili intenzioni.
Quando ricordo il giovane Leonardo Manzi (ma anche gli altri Martiri Triestini) provo un profondo senso di appartenenza a questa Comunità che faceva di tali ideali un punto fermo al quale riferirsi .Oggi sull'altare del potere e per non inimicarsi un certo elettorato proiettato alla ricerca di pochi riferimenti di valori, molto vicini alla nullità e all'effimero,tutto ciò che riguarda questo mondo di idealità sembra ormai non trovare adepti.Una società scialba,la nostra, vuota, sempre più allo sbando ed in balia dei mercati della BCE che dettano legge , la loro legge.La legge del Mercato dove il pesce grande mangia il pesce piccolo.
Leonardo Manzi credeva in un avvenire migliore per sè e la sua Patria; un futuro dove l'Italia fosse Unita sotto un'unica bandiera senza l'egemonia delle potenze straniere che stavano spartendosi l'Europa con
l'odioso trattato di Yalta .
Vagheggiava un Europa intesa come Nazione Europea, unita non come ora solo da interessi meramente economici, ma da quel modo di essere ancorata alla cultura e alla sua millenaria trdizione di civiltà.
Oggi orgoglio e rabbia albergano in me.
Orgoglio per essere foggiano e italiano come lui, rabbia perchè molti giovani della nostra comunità non ne conoscono neanche il nome e il motivo della sua morte.
E' lo scotto della nostra società "massmediologica" che eleva e porta alla ribalta personalità come Capitan Schettino, dimenticando le mille e mille pagine scritte col sangue e con il sacrificio di vite umane di grosse personalità che vanno ascritte nel novero degli Eroi che travalicano i freddi recinti nazionali.
La nostra Associazione sarà parte attiva e presenzierà le manifestazioni di Foggia inerenti la Giornata del Ricordo .
Salvatore Valerio
Presidente dell'Associazione Politica Culturale
Laboratorio di Evoluzione Politica e delle Idee.
giovedì 2 febbraio 2012
L'algido primo ministro Monti "sfotte" le giovani generazioni.Più che super Mario super Stronzo.
L'Italia: il Paese più bello del mondo.
In questo Paese stanno accadendo delle cose gravissime per le quali nessuno se ne vuole assumere la paternità.Ecco il motivo del Governo tecnico.Qualcuno sta barando, sta truccando le carte con la prospettiva di demolire il futuro di una intera generazione e le certezze del passato.
Una Nazione che passa dalla speranza del lavoro del posto fisso, sinonimo di pianificazione della propria vita , del proprio futuro, al non lavoro alla Cassa Integrazione,alle Fabbriche che chiudono.Alle provocazioni sciocche ed assurde del primo Ministro Mario Monti che afferma "il posto fisso, che noia!" Una Nazione dove un Valore poteva inquadrarsi nella cosidetta "certezza dei diritti di chi lavora"Adesso si ripiega sulla "certezza del diritto di licenziare".Un Paese dove la BCE impone la propria ricetta crudele, sotto l'egida di Germania e Francia. Una Nazione che ti lascia solo a combattere contro una crisi tra le più drammatiche degli ultimi tempi. Una Nazione dove un Governo liberamente e democraticamente eletto non sa governare, e dove l'opposizione non sa fare il proprio mestiere.
Una Nazione dove la Politica ormai è ripiegata su se stessa e non riesce a dare risposte.Riesce a dare solo l'immagine più odiosa di sè, legata agli scandali dei Partiti alle tangenti e alla solita sciocca demagogia che serve sempre più ad allontanarne dalla stessa,la pubblica opinione. Cadono riferimenti culturali e valoriali. Occorrerebbe un "reset" per poter azzerare tutto e ricominciare ...da zero ,con coraggio e dedizione. In una situazione così bloccata sembra l'unica via d'uscita.
Prima o poi il super "stronzo" andrà via.
(VS)
In questo Paese stanno accadendo delle cose gravissime per le quali nessuno se ne vuole assumere la paternità.Ecco il motivo del Governo tecnico.Qualcuno sta barando, sta truccando le carte con la prospettiva di demolire il futuro di una intera generazione e le certezze del passato.
Una Nazione che passa dalla speranza del lavoro del posto fisso, sinonimo di pianificazione della propria vita , del proprio futuro, al non lavoro alla Cassa Integrazione,alle Fabbriche che chiudono.Alle provocazioni sciocche ed assurde del primo Ministro Mario Monti che afferma "il posto fisso, che noia!" Una Nazione dove un Valore poteva inquadrarsi nella cosidetta "certezza dei diritti di chi lavora"Adesso si ripiega sulla "certezza del diritto di licenziare".Un Paese dove la BCE impone la propria ricetta crudele, sotto l'egida di Germania e Francia. Una Nazione che ti lascia solo a combattere contro una crisi tra le più drammatiche degli ultimi tempi. Una Nazione dove un Governo liberamente e democraticamente eletto non sa governare, e dove l'opposizione non sa fare il proprio mestiere.
Una Nazione dove la Politica ormai è ripiegata su se stessa e non riesce a dare risposte.Riesce a dare solo l'immagine più odiosa di sè, legata agli scandali dei Partiti alle tangenti e alla solita sciocca demagogia che serve sempre più ad allontanarne dalla stessa,la pubblica opinione. Cadono riferimenti culturali e valoriali. Occorrerebbe un "reset" per poter azzerare tutto e ricominciare ...da zero ,con coraggio e dedizione. In una situazione così bloccata sembra l'unica via d'uscita.
Prima o poi il super "stronzo" andrà via.
(VS)
venerdì 20 gennaio 2012
QUANDO LA BARCA AFFONDA.
A dire il vero non mi sento di esternare sdegno o indignazione verso determinati atteggiamenti che riesco a cogliere su diversi post su facebook. Li capisco ma nel contempo mi lasciano un po perplesso, questo si.
Mi riferisco a quell'atteggiamento di noia di "puzza sotto il naso" nei confronti di tutto ciò che gravita intorno al mondo della politica.Voler a tutti i costi prenderne le distanze Adesso tutti si stracciono le vesti , tutti si arrogano il diritto di essere considerati dei "senza casacca" .Ecco la sindrome della barca che affonda, del "si salvi chi può". E' una prerogativa tutta italiana di chi molto probabilmente indossa, o ha indossato , casacche di appartenenza politica, solo per convenienza .Mi raccomando adesso nessuno si senta chiamato personalmente in causa, è un discorso generale .
Salvatore Valerio
sabato 14 gennaio 2012
Le deduzioni di un uomo che ha superato da tempo i 50 anni.
Se qualcuno mi avesse predetto che, superati i 50 anni, avrei avuto nella quotidianità importanti problemi da risolvere superiori addirittura a quando rimasi 18 enne orfano di padre, non gli avrei mai creduto.Ma credetemi è la verità.Tutti auspicano, ad una certa età, di vivere in maniera più tranquilla più consona a certi stereotipi che siamo abituati a vedere. Evidentemente era già tutto scritto nel mio destino .Voglio credere che la vita mi riservi sempre qualche novità, per la quale stare sempre in trincea come un combattente. E' vero che le difficoltà della vita temprano il carattere, le difficoltà quotidiane devono andare però di pari passo con una speranza futura di miglioramento.Ma è questo il momento storico per poter sperare in un futuro migliore?
Io non ho alternative, ci voglio e ci devo credere.
Salvatore
Io non ho alternative, ci voglio e ci devo credere.
Salvatore
giovedì 12 gennaio 2012
FOGGIA:COSA SUCCEDE IN CITTA'?
Parafrasando il noto brano del " Vasco" nazionale...
Certo il nuovo Prefetto dottor Giovanni Monteleone ha trovato una situazione in città alquanto " effervescente".
Nei primi giorni del 2012 nella città di Foggia ci sono stati parecchi fatti:la bomba all'Equitalia , episodi di vandalismo in numerosi esercizi pubblici a Capodanno, rapine ai Super Mercati, le solite risse in piazzetta,ed il primo omicidio perpetrato ai danni di un esponente di primo piano della criminalità foggiana.Un agguato avvenuto nei pressi di una scuola,poco prima dell'uscita dalla stessa degli alunni del Pascal.
Questi fatti avvenuti nei primi 10 giorni del 2012 meritano una profonda riflessione.
Ma una riflessione fine a se stessa non servirebbe se ad essa non facessero seguito delle azioni poste in essere dalle Istituzioni.
Azioni atte , quantomeno, a ridurre le possibilità che si ripropongano prossimamente .
Oramai Foggia è da considerarsi al pari di un malato grave.
Non servono più cure palliative che riducono i sintomi, occorre una cura di natura "eziologica" capace cioè di estirpare la malattia nel sue essere.Curare la causa della malattia.Lo sappiamo tutti che è difficile intervenire in maniera così drastica ma bisogna farlo.
A tal riguardo l'Associazione Politico Culturale "laboratorio di Evoluzione Politica e delle idee" ritiene doveroso fare un APPELLO al nuovo PREFETTO e al MINISTRO DELL'INTERNO affinchè si provveda con estrema urgenza alla convocazione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica al fine di prendere decisioni importanti per arginare questa pericolosa deriva di ordine sociale.
Il problema Foggia diventi una urgenza nazionale.
Si provveda ad implementare i servizi destinati alla sicurezza dei cittadini
Non si può risparmiare in sicurezza!
Presidente dell'Associazione Politico Culturale
"Laboratorio di Evoluzione Politica e delle idee"
Certo il nuovo Prefetto dottor Giovanni Monteleone ha trovato una situazione in città alquanto " effervescente".
Nei primi giorni del 2012 nella città di Foggia ci sono stati parecchi fatti:la bomba all'Equitalia , episodi di vandalismo in numerosi esercizi pubblici a Capodanno, rapine ai Super Mercati, le solite risse in piazzetta,ed il primo omicidio perpetrato ai danni di un esponente di primo piano della criminalità foggiana.Un agguato avvenuto nei pressi di una scuola,poco prima dell'uscita dalla stessa degli alunni del Pascal.
Questi fatti avvenuti nei primi 10 giorni del 2012 meritano una profonda riflessione.
Ma una riflessione fine a se stessa non servirebbe se ad essa non facessero seguito delle azioni poste in essere dalle Istituzioni.
Azioni atte , quantomeno, a ridurre le possibilità che si ripropongano prossimamente .
Oramai Foggia è da considerarsi al pari di un malato grave.
Non servono più cure palliative che riducono i sintomi, occorre una cura di natura "eziologica" capace cioè di estirpare la malattia nel sue essere.Curare la causa della malattia.Lo sappiamo tutti che è difficile intervenire in maniera così drastica ma bisogna farlo.
A tal riguardo l'Associazione Politico Culturale "laboratorio di Evoluzione Politica e delle idee" ritiene doveroso fare un APPELLO al nuovo PREFETTO e al MINISTRO DELL'INTERNO affinchè si provveda con estrema urgenza alla convocazione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica al fine di prendere decisioni importanti per arginare questa pericolosa deriva di ordine sociale.
Il problema Foggia diventi una urgenza nazionale.
Si provveda ad implementare i servizi destinati alla sicurezza dei cittadini
Non si può risparmiare in sicurezza!
Salvatore Valerio
Presidente dell'Associazione Politico Culturale
"Laboratorio di Evoluzione Politica e delle idee"
lunedì 2 gennaio 2012
Proverbio cinese " Semina pensieri , mieterai azioni."
Viene prima o poi il momento di scegliere tra guardare passivamente il mondo intorno a noi che cambia in maniera esageratamente veloce oppure l'essere attori di questo divenire di questo cambiamento.Io sono tra quelle persone che vivono inquiete con un grosso travaglio interno.Però poi alla fine traggo le mie conclusioni, a volte con molto impeto con molta passionalità a volte anche con una buona dose di irrazionalità e di azzardo.Parlavo di scelte. Contemplare o agire? Io sono per la contemplazione alla quale deve far seguito l'AZIONE.
La contemplazione fine a se stessa non serve a niente se ad essa non fa seguito un'azione, una attività che mette concretamente in atto il frutto del tuo contemplare.
Diceva Mazzini " il pensiero è azione".
E poi non è forse l'agire che ci fa diventare uomini?
Non ci si può esimere dallo scegliere l'Azione .
....i conquistatori sanno che l'azione di per se stessa è inutile.Solo una è utile quella che rifacesse l'uomo e la terra.Io non rifarò mai gli uomini ; ma bisogna che mi comporti " come se lo facessi".Il cammino della lotta mi fa incontrare la "carne"; anche umiliata questa è la mia sola certezza e non posso vivere che di essa!....
(A.Camus)
La contemplazione fine a se stessa non serve a niente se ad essa non fa seguito un'azione, una attività che mette concretamente in atto il frutto del tuo contemplare.
Diceva Mazzini " il pensiero è azione".
E poi non è forse l'agire che ci fa diventare uomini?
Non ci si può esimere dallo scegliere l'Azione .
....i conquistatori sanno che l'azione di per se stessa è inutile.Solo una è utile quella che rifacesse l'uomo e la terra.Io non rifarò mai gli uomini ; ma bisogna che mi comporti " come se lo facessi".Il cammino della lotta mi fa incontrare la "carne"; anche umiliata questa è la mia sola certezza e non posso vivere che di essa!....
(A.Camus)
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