venerdì 26 maggio 2023

Foggia.28 maggio 1943. I primi bombardamenti ovvero l'inizio della tragedia.


 Foggia, 28 maggio 1943.


"Fa caldo. Le vie di Foggia di primo mattino sono già movimentate.

...sono le otto e trenta . Le vie tornano deserte. Ormai tutti hanno raggiunto gli

edifici, le fabbriche, i negozi , la campagna.

Improvvisamente le sirene danno l'allarme. Nessuno ci fa caso . Si pensa debba trattarsi

del solito innocuo passaggio di aerei nemici che non hanno mai sganciato una sola bomba.

... dal sud piombano su Foggia venti superfortezze volanti alleate. Sganciano le prime

bombe sulla stazione. Salgono poi in diagonale per via Monfalcone e verso i palazzi I.N.C.I.S: qui

sganciano una sola bomba e proseguono verso nord senza farvi ritorno.

I danni (materiali) sono pochi, ma i morti si contano in trecento.  Il primo bombardamento ha 

sorpreso un pò tutti impreparati che gli alleati facessero sul serio. I caduti, per la maggior parte, 

sono donne che tornavano dal mercato, giovani che non avevano voluto raggiungere i rifugi,

bambini che erano rimasti dinanzi alle abitazioni senza che le mamme avessero il tempo di farli

rientrare.

... scene di panico e di lutto si susseguono quando le sirene danno il segnale di cessato allarme...

da ogni strada arriva gente che cerca tra i morti un parente che non sempre riesce a trovare..."

(Luca Cicolella. E la morte venne dal cielo.)


Questo fu solo l'inizio delle incursioni aeree che si protrassero

sino al settembre del '43 causando diverse migliaia di morti.

Le incursioni più cruente furono quelle del 22 luglio e del 19 agosto del 1943.


QUEST'ANNO si celebra l'ottantesimo anniversario di un evento 

drammatico destinato a rimanere nella storia della città.

Per non dimenticare.


S.V


sabato 13 maggio 2023

Foggia amministrative 2023. Si prospetta un autunno caldo e questa volta il mutamento climatico non centra.

                     Lo stemma del Comune di Foggia . Nel  2020 definito il più bello d'Italia.
 



Le prossime elezioni amministrative si svolgeranno in autunno.

Al netto del "rumoroso silenzio" sin qui espresso dalla politica 

"partitica", c'è da mettere in risalto un certo fermento nell'ambito del

"civismo".

Iniziamo a veder  candidati sindaci, discese in campo di ogni genere, 

ovviamente tutte legittime, motivate dall'amore verso Foggia ed i 

suoi cittadini.

Inutile tornare su certi aspetti che hanno visto lo scioglimento dello 

scorso consiglio comunale ed il successivo commissariamento.

Tante cose sono al vaglio della Magistratura.

Bisogna voltare pagina.

Ci possono essere delle buone ragioni che spingono  alla formazioni 

di liste civiche . Queste liste diventano utili alla politica "partitica" se

stimolano con proposte e programmazione. Se così non è 

diventano solo pretesti per darsi una certa visibilità. Atteggiamenti che sfociano in uno sterile personalismo fine a se stesso.

Prepariamoci!

Tanti "salvatori della Patria" stanno scaldando i motori.

Una cosa è certa:  da noi sarà un autunno caldo!

Elezioni che auspichiamo siano prodromiche ad un serio ritorno alla 

politica. Una politica cittadina che ha più di qualcosa da farsi 

perdonare (senza distinzioni di schieramento) ma senza di essa non

si va avanti. I Partiti sono il sale della democrazia, può piacere o 

meno , ma è così.

Una politica che sia scevra da ogni tipo di personalismo e che si 

metta in moto per poter tentare di risolvere le note problematiche

cittadine . Non solo una adeguata manutenzione di strade e viali, 

ma anche una "manutenzione" e messa a punto del senso civico che 

parta proprio dal cittadino. 


Il nostro territorio ha grosse potenzialità spesso inespresse.

Da qualche tempo si sono riattivati i voli dall'Aeroporto Gino Lisa e 

questa è cosa positiva in un  territorio a vocazione turistica, agricola  

e religiosa. 

A Foggia non abbiamo solo il calcio, ma anche la possibilità di 

svilupparci attraverso iniziative socio-culturali in una zona 

tanto cara allo  "Stupor  Mundi" Federico II di Svevia che ebbe a 

dire: Foggia perché mi sfuggi, giacché la mia mano ti costruì?


@salvatorevalerio

 

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