domenica 23 ottobre 2016

Nei "Boschi" ti puoi perdere ma poi alla fine ragioni e dici NO!

Foggia. Un Sabato sera del mese di Ottobre.


Si va per "Boschi" non per trovar funghi...ma per ascoltare una avvenente signora che vuol convincere il popolo a votare si , dicendo NO ai giornalisti presenti , successivamente in parte rientrato.

Sono sincero , questo Referendum non mi appassiona più di tanto anche per colpa dei toni ed i significati imposti sin dall'inizio dal nostro (vostro) Presidente del Consiglio , che usa il Referendum come arma di consenso del suo operato. Attraverso la vittoria del si otterrebbe consenso e quindi maggior potere , e questo non mi piace e non lo vogliono gli Italiani.
Se si vuole cambiare , si cambi in meglio cercando di coinvolgere tutti con una riforma non pasticciata ma che sia "sintesi" delle diverse sensibilità  del panorama politico attuale, uscendo  dalla logica delle frasi fatte e degli slogans .
Per quanto riguarda la parte "modificabile" delle stessa, se si deve modificare ( chi ce lo ha chiesto di cambiarla ? La comunità europea?) la si cambi in meglio e non solo per una modifica fine a se stessa che ha l'unico scopo di rafforzare il Governo e l'ego del "Matteo" di turno.
Certe cose vanno fatte in funzione di un interesse  generale e non in una logica di interesse "governativa".
C'è chi ha  dato risalto all'allegra brigata del NO che va da D'Alema a Berlusconi, da Salvni a Fini
(per ciò che oggi rappresenta), dalla Meloni a Grillo, dimenticando l'ammucchiata poco rassicurante dell'altra parte di  Renzi / Verdini/Casini/ Alfano.
Penso che agli italiani interessino più la risoluzione dei problemi quotidiani: casa , lavoro,fisco, istruzione, pensioni e non riforme che diventano come quelle medicine che fanno più male delle malattie da curare.

Stavolta non ci sarà il "quorum" , cioè la maggioranza più uno che consentirà la validità della consultazione; a tal riguardo consiglio di andare a votare e rispondere al quesito referendario barrando la casella NO.

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