Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
giovedì 4 settembre 2008
LUCIO,PRESENTE!
Pochi hanno contribuito più di lui a cambiare regole e abitudini della canzone italiana, e a dieci anni di distanza dalla sua morte, avvenuta il 9 settembre del 1998, rimane intatto il mito di Lucio Battisti. E’ stato grazie alle sue intuizioni che la canzone italiana da hit parade ha scoperto suoni e soluzioni tipiche della musica nera prima e del rock poi. La magica simbiosi con i test di Mogol ha permesso poi a questi brani di essere accolti come la traduzione in musica di inquietudini, emozioni, mutamenti sociali, sessuali e di costume dell’epoca. Sono tanti, da Vasco Rossi a Ligabue fino ai Litfiba i colleghi di generazione ed estrazione diversa che lo considerano un punto di riferimento: fosse solo per la naturale attitudine a cambiare le carte in tavola di quell’imprevedibile gioco della canzone. Restano, naturalmente, le intuizioni creative destinate a sfidare il tempo, di un’artista che se fosse in vita oggi avrebbe 65 anni, era infatti nato il 5 marzo del 1943 a Poggio Bustone, in provincia di Rieti. Nel decennale della sua scomparsa, il ‘mito’ Battisti viene celebrato in diverse manifestazione in tutta Italia, nei numerosi libri che continuano ad uscire su di lui e che vanno ad arricchire la già sterminata bibliografia, ma anche nelle antologie musicali, su Internet e negli speciali tv.
(ladestrainfo)
Un commento da youtube:
Quando Lucio morì ero piccola, avrò avuto 12anni, mi ricordo ke mio padre e mia madre sentirono la notizia alla radio e rimasero scossi, qnd gli chiesi cs fosse successo m risposero: "è morto Battisti" risposi: "a me ke me ne frega" mio padre mi rispose: " quando sarai + grande ascolta le sue canzoni e capirai chi è morto"
Non ho aspettato d essere grande, il giorno dopo ho messo la sua cassetta e mi sono vergognata di ciò che ho detto.
SCUSA LUCIO!
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