Per tale motivo, al netto delle tante considerazioni da fare su questa festa , ho pensato di scrivere ciò che evidenzia nel primo capitolo della "Storia di Cristo" il grande scrittore, saggista e poeta Giovanni Papini. Colui che passò dal più acceso ateismo, al cattolicesimo rimanendone legato sino alla morte.
" Gesù è nato in una Stalla.
Una Stalla, una vera Stalla, non è il lieto portico leggero che i pittori cristiani hanno edificato al Figlio di David, quasi vergognosi che il loro Dio fosse giaciuto nella miseria e nel sudiciume.
....Una Stalla reale , la casa delle bestie , la prigione delle bestie che lavorano per l'uomo.
....la Stalla dei paesi poveri, del paese di Gesù,non è il loggiato con pilastri e capitelli, né la scuderia scientifica dei ricchi d'oggi di o la capannuccia elegante delle vigilie di Natale.
...Gesù non nasceva a regnar sulla terra nè ad amar la materia..."
Aggiungo sommessamente che la Stalla è una scelta divina per un segnale di amore accompagnato da umiltà e speranza. Un messaggio universale che fa parte della nostra millenaria cultura che qualcuno vorrebbe cancellare o modificare .
Il Dio che si è fatto uomo, il verbo che si fece carne.
Allora ...Buon Natale

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