mercoledì 14 agosto 2019

Le Celebrazioni della Madonna dei sette veli a Foggia.




Il 15 agosto per la città di Foggia non è  un giorno come un altro, non solo perchè rappresenta la fatidica data del ferragosto culmine delle vacanze estive, ma  specialmente per  motivazioni religiose che riguardano, per altro, la propria storia millenaria.
Sul calendario si celebra l’Assunzione di Maria Vergine. Per Foggia città devota alla Madonna è una giornata particolare. Secondo la tradizione, la nostra città nacque intorno agli anni 1000-1073, quando venne rinvenuta tra le acque di un laghetto -l’attuale piazza del Lago- nei pressi dell’attuale Cattedrale, una antica immagine della Madonna ricoperta da alcuni  drappi: l’iconavetere. Su questo tavolo si ergevono tre fiammelle.
E’ un tavolo di cm 152 di altezza,cm 80 di larghezza e cm 3 di spessore.
Non si è mai  chiarito se sia di lauro,di cedro, o di cipresso , per la sua antichità è detta “Iconavetere”.
Chi fu l’autore del Sacro Tavolo? Da dove e come pervenne a noi?
Per l’agiografia locale si attribuisce a San Luca il pregio artistico della Sacra Immagine.
Dello stesso parere è Mons Fra Marcello Cavalieri di Bergamo vescovo di Gravina nel suo libro “Il Pellegrino al Gargano” anche se non mancano pareri discordi.
Riguardo alla provenienza pare che pervenne da Costantinopoli.
Il Sacro Tavolo fu donato alla città di Arpi e quindi per le vicende catastrofiche di questa, fu trafugata, nascosta e rinvenuta dove ora sorge Foggia.
A conferma di ciò parlano gli Statuti Capitolari del 1715, che ci evidenziano che esso fu portato da Costantinopoli per mano di  S.Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto, il quale lo donò alla città di Arpi, dove fu tenuto alla pubblica venerazione, ma che al tempo della distruzione di quella città fu messo in salvo e nascosto nel luogo dove fu prodigiosamente ritrovato.
Pur rimanendo aperte altre ipotesi è  molto probabile, quasi certo, che  l’Iconavetere è di provenienza orientale.
Detta Immagine fu sempre tenuta alla pubblica venerazione, ricoperta di molteplici veli o drappi, intessuti alla greca, rivestita ancora da una ricca veste esterna di stoffa laminata con ricami in oro,aventi in alto , dove si presume corrisponda il sacro volto,  una buca ovale, nella quale si scorgono i veli neri, che ricoprono la S.Immagine o meglio avvolgono tutto il S.Tavolo.
Oltre a detta veste ricamata, ve ne sono altre dei vari vari colori liturgici, anche’esse ricamate, mentre anticamente ve ne erano altre , donate e fregiate con gli stemmi delle case Angioina e Sveva.
Nelle solennità e nelle processioni il S.Tavolo viene ricoperto da una lamina di argento, a mo di teca , con arabeschi a sbalzo, raffiguranti angeli, fiori, frutta etc.Questa teca fu forgiata a Napoli nel 1691 con il contributo degli agricoltori, e sull’ovale viene fissata la corona d’oro, conferita dal Capitolo Vaticano nel 1781.
Era il 20 marzo 1731 , alle ore 9,30  violenti scosse telluriche sconvolsero la città di Foggia.
Crollarono edifici pubblici e privati; furono tante le vittime.
Furono allora segnalate le apparizioni della Madonna ” dandoci  gran confidenza nel flagello sofferto” come afferma sotto giuramento il canonico D.Nicola Guglielmone, Arciprete e Prima Dignità del Capitolo della Chiesa Collegiata: (archivio del Capitolo di Foggia, vol 7 , pag 11).
“fui chiamato da alcuni devoti cittadini, dicendomi, che compariva il volto di Maria Vergine nel tondo situato nella parte superiore di detta sagra Icone , coverta di veli , cosa mai veduta nello spazio di sette secoli. Accorsi immediatamente…..  fattone uscire il popolo che chiedeva con continue lagrime grazie….. feci   calare la sagra Immagine dall’altarino, dove stava  ,sopra d’un banco per osservare più da vicino se si vedeva il sacro volto di Maria…… infatti nell’accennato tondo vidi chiaramente il volto di Maria SS/ma con distinzione di tutte le sue parti insieme con i Padri, nonostante l’impedimento de’ veli neri, cosa che ci caggionò somma tenerezza, devozione e lagrime per un prodigio giammai accaduto in tanti secoli…….”
Altre apparizioni furono segnalate successivamente.
Vasta eco suscitò l’apparizione della Madonna  a S.Alfonso dè Liguori.
Foggia nacque così una seconda volta non solo materialmente ma spiritualmente attraverso gli occhi misericordiosi ed amorevoli di Maria Vergine, Madonna Santissima dei Sette Veli, che diventò la protettrice della città.
Nel maggio del 1943 i primi bombardamenti aerei , successivamente le incursioni che divennero sempre più frequenti  causarono la morte di decine di migliaia di cittadini foggiani e qusi tutti gli edifici subirono danni ingenti.
Il  Duomo ebbe un tetto abbattuto e  di fronte a tanto scempio Monsignor Farina sentì il bisogno di mandare il Sacro Tavolo dell’Iconavetere insieme ad altre reliquie nella chiesa collegiata di San Marco in Lamis.In tal modo la Madonna dei Sette Veli restava nel territorio della sua Diocesi.
L’esodo durò un anno ; il 13 agosto 1944 la Madonna giunse a Foggia sopra un autocarro addobbato con stoffe di seta e damasco.
Tripudio e gioia furono enormi! Si formò un corteo a cui partecipò il Vescovo Mons. Farina , il Prefetto della provincia, il sindaco Guarducci e tante altre autorità cittadine.
Via Manzoni, via P.Fuiani,via Arpi, e Piazza Cattedrale furono le strade percorse dalla processione.
Per otto giorni la Madonna restò esposta in Cattedrale alla pubblica venerazione.
Le feste della Madonna dei 7 veli sono due:
-22 marzo , o se questa ricorre nella settimana santa, si rimanda alla seconda Domenica dopo Pasqua.
-15 agosto , come titolare della Chiesa Cattedrale , riveste il carattere di festa patronale con spunti
folcloristici e nel contempo  commemorativi del rinvenimento del Sacro Tavolo.
Dice Kazimera Alberti (scrittrice Polacca) nel libro ” SEGRETI DI PUGLIA” 1951:
” Ho visto migliaia di Madonne delle più differenti scuole ed epoche .I miei passi hanno misurato centinaia di musei,miglaia di chiese.
Le Madonne di Murillo,del Bellini e del Botticelli, del Correggio e di Filippo Lippi:decine di monasteri bizantini di Serbia e di Bulgaria, anche quelle nere dipinte sul Monte Athos dai monaci greci, e tra questa massa, certamente più originali- non perchè chi scrive è polacca- e tanto cara ad ogni cuore polacco, la bruna Madonna di Czestochowa, con le sue tragiche cicatrici infertele da una spada svedese, e quella di Ostrobramska a Vilna.Eppure questo quadro qui, in cui si vede solo un lembo di stoffa nera, è ancora qualcosa di altro.
Ha migliaia! E’ poco!Ha milioni di volti!
Attraverso i secoli ciascuno ha posto dietro questo velo una sua individuale immagine, ognuno ha visto la Madonna, così come a lui piaceva.La “Madonna dei sette Veli”ogni giorno ha avuto decine di visi, primitivi e sublimi, delicati ed energici, malinconici e ridenti. Ecco certo la Madonna più ricca di espressioni del mondo intero!
Ognuno che è venuto qui si è dipinta la sua immagine, come ha voluto e saputo dipingere!
(Salvatore Valerio)
(fonti “Archivum Fodianum”) vol VII

Dal sito "Orgoglio foggiano" -  manganofoggia.it/



domenica 11 agosto 2019

Le origini delle "Feriae Augusti" tra colonie e vacanze intelligenti.

Fu l'imperatore Ottaviano Augusto che decise che il mese di agosto fosse dedicato al riposo.
Era il 18 Avanti Cristo.
Questo mese giunge dopo la faticosa mietitura e prima della nuova semina.
Le Feriae Augusti .

Queste ferie ebbero un certo impulso durante il ventennio fascista, attraverso gite fuori porta  specialmente durante il giorno di ferragosto. Questi brevi viaggi consentirono anche alle classi meno abbienti di vedere il mare,conoscere la montagna e le città d'arte.
Molte famiglie di allora affidavano i loro figli alle "colonie estive".
Grazie a queste ,molti ragazzi conobbero il mare di cui avevano sentito parlare.
Dalle nostre parti fino a qualche anno fa si poteva notare una colonia che portava il nome di
Gaetano Postiglione,
posta sul Gargano tra San Menaio e Vico del Gargano.
Dal 2013 questa compendio immobiliare è stato trasformato in "Residence Turistico Alberghiero".
La società privata Newco gestisce la struttura .
Attualmente non si conosce il proseguo di questa storia.
La sua gestione sino ad allora era stata di competenza regionale.
Durante il ventennio era in gestione alla GIL Gioventù Italiana Littorio.
...
Tornando alle ferie estive ,nei tempi moderni segnò un abitudine da parte dell'Industria di chiudere i battenti in questo periodo.
L'essersi adeguati a questa tradizione portò però gli operatori economici, gli albergatori a sfruttare al massimo questo periodo alzando i prezzi operando in maniera differente dalle associazioni dopolavoristiche del ventennio, che vedevano di buon occhio dal punto sociale  questo periodo proficuo per favorire le famiglie meno abbienti con  iniziative di cui abbiamo già parlato.
Ci si rese conto nel tempo di questo inconveniente. Allora nacquero (compatibilmente con le esigenze aziendali) le cosìdette vacanze intelligenti.
Intelligenti non solo perché si sceglie un periodo diverso da quello di agosto ma, anche perché si sceglie un museo , una città d'arte come riferimento vacanziero.
In conclusione, la tradizione delle ferie di agosto nasce in epoca romana , viene amplificata in epoca fascista e su questa tradizione si sono adattate ai giorni nostri le massime  Industrie Italiane chiudendo o riducendone al minimo l'operatività.

A questo punto,  buone vacanze a tutti!

Salvatore Valerio

giovedì 8 agosto 2019

La tragedia di Marcinellle. 8 agosto 1956

Una delle tragedie più atroci che commosse l'Italia , è senza dubbio quella relativa al disastro di Marcinelle in Belgio.
Questa giornata rappresenta il simbolo  del sacrificio degli italiani nel mondo e rappresenta anche un valore irrinunciabile di identità nazionale.

In quel  giorno nefasto morirono ben 262 minatori, di cui 136 italiani nella miniera di Marcinelle.
Nulla a che vedere col fenomeno attuale della  immigrazione incontrollata , indiscriminata
e clandestina ,frutto di un disegno globalista , tendente a creare disagio sociale e guerra fra poveri.

Italiani che con umiltà cercarono di contribuire a costruire le comunità dove si trasferirono.
Nostri fratelli connazionali che arrivarono in Belgio per lavorare e farsi un futuro.
Erano prevalentemente provenienti dall'Italia meridionale.
Fu una sciagura annunciata in quanto la Miniera di carbone fu progettata senza adeguate vie di fuga , una sorta di trappola per topi. Senza alcuna garanzia di sicurezza per i lavoratori.

A margine di questa tragedia bisogna anche ricordare un altro  aspetto odioso.
Ci fu uno scambio uomini-merce fatto tra il Belgio e l'Italia .
Per ogni mille minatori italiani che  arrivavano, l' Italia  veniva compensata con 2500 tonnellate di carbone.
Uomini considerati come merce di scambio, costretti a vivere in baracche e con ritmi di lavoro estenuanti.

Situazioni che ricordano la realtà di oggi . Il confronto con la piaga del Caporalato non

sembri eccessivo .

Chi lavora deve essere tutelato. Sempre.

                                                           
                                                         Salvatore Valerio
                          Componente Assemblea Nazionale Fratelli d'Italia Foggia





martedì 6 agosto 2019

Hiroshima 6 agosto 1945.

Hiroshima  6 agosto 1945.

Disastro nucleare.

Una preghiera per tutti i morti che in maniera diretta ed 

indiretta hanno patito per questa immane tragedia che colpì

l'intera umanità. Dopo qualche giorno toccò a Nagasaki subire un medesimo trattamento.

Alle 08:14 e 45 secondi l'Enola Gay sganciò "Little Boy" sul centro di Hiroshima, il sensore altimetrico era tarato per effettuare lo scoppio alla quota di 600 m dal suolo, dopo 43 secondi di caduta libera.[16] Immediatamente dopo lo sgancio l'aereo fece un'inversione di 178°, prendendo velocità con una picchiata di circa 500 m e perdendo quota, allontanandosi alla massima velocità possibile data dai quattro motori a elica. L'esplosione si verificò a 580 m dal suolo, con uno scoppio equivalente a sedici chilotoni, uccidendo sul colpo tra le 70 000 e le 80 000 persone.[17][18] Circa il 90% degli edifici venne completamente raso al suolo e tutti i cinquantuno templi della città vennero completamente distrutti dalla forza dell'esplosione.[18]
(da Wikipedia)

Il Giappone fu la vittima sacrificale .Una delle più brutte pagine della storia del secondo conflitto mondiale.

Cose che sono accadute a causa della maledetta guerra.Cose che ci creano stupore misto a sconforto per l'efferatezza e ci fanno perdere di vista chi nella realtà furono i buoni ed i cattivi , i vincitori e i vinti.

Probabilmente fu l'intera umanità a venirne inesorabilmente sconfitta! 

 

venerdì 26 luglio 2019

Il vice brigadiere Mario Cerciello ucciso a coltellate da due balordi americani..

Questa notte a Roma  il giovane carabiniere Mario Cerciello Rega è stato ucciso pare con sette coltellate da  due balordi americani scambiati inizialmente per due nordafricani.

L'Italia piange ancora uno dei suoi figli.

Il giovane carabiniere  stava facendo il proprio dovere.


Mentre si fa propaganda mediatica  e si esalta la sensibilità della nuova eroina Rakete Carola attraverso una risibile solidarietà caricaturale legata ad un reggiseno non indossato, sull'altro versante c'è chi muore  per proteggere la nostra incolumità .

SAPPIAMO DA CHE PARTE STARE!

  

ONORE AL CARABINIERE MARIO CIRCIELLO REGA!





Salvatore Valerio

Componente Assemblea  Nazionale Fratelli d'Italia 

Foggia 

 

 


  

martedì 23 luglio 2019

Vittorio Feltri . Tra vecchiaia e vino.

Vittorio Feltri è il classico esempio di brutta vecchiaia.

Non si può attaccare un politico per la sua zona geografica di appartenenza.

Si può attaccare Conte e Di Maio per la politica che attuano non per la zona in cui sono nati.

Scrivere rimarcando la foggianita' di Conte o la napoletanita' di Di Maio denota una certa pochezza 

intellettuale, e questo è cosa grave per un giornalista che scrive da diversi decenni.

Non voglio cadere nella retorica desueta, ma mai dimenticata di terrone/polentone, piuttosto al suo posto mi preoccuperei di cambiare il fornitore di vino di cui lui è un grosso usufruitore.

 Suggerisco un bel "nero di Troia" che ha anche una certa assonanza con una terminologia che travalica 

ogni appartenenza geografica, - " figlio di troia".

Salvatore Valerio

domenica 21 luglio 2019

Le inopportune proposte del sottosegretario alla Sanità Bartolazzi sull'Informazione Medica..






Armando Bartolazzi sottosegretario alla Sanità dei 5 stelle.


Vuol risolvere i problemi della Sanità demonizzando la categoria di lavoratori più maltrattata degli ultimi anni: gli Informatori Medico Scientifici.
Propone una figura alternativa di Informatore di Stato.
Proposta trita e ritrita già sperimentata e miseramente fallita.
Il sottosegretario dovrebbe invece chiedersi come mai le Aziende Farmaceutiche assumono come agenti con Partita Iva una figura professionale che dovrebbe avere come riferimento una direzione medica e non la direzione marketing. Tutto questo sarebbe un vantaggio per tutti. Specialmente per il Paziente usufruitore del Farmaco, che ricordiamo viene denominato "etico".
Molto più facile prendersela con l'anello più debole che in questo caso è l'informatore
verso il quale il processo di demonizzazione è sempre posto in essere, specialmente se non si conosce bene la realtà dei fatti.
Molto grave che questo aspetto non sia conosciuto da un sottosegretario alla Sanità e per giunta medico.


Salvatore Valerio

venerdì 19 luglio 2019

Lacrime di coccodrillo.Quando Borsellino fu proposto Presidente della Repubblica.

Il 19 luglio come ogni anno ci sono le celebrazioni a ricordo di Paolo Borsellino.

Lo Stato piange il Magistrato simbolo insieme a Falcone della lotta alla Mafia, ma sembrano lacrime di coccodrillo se il tutto viene rapportato a ciò che avvenne in quegli anni cruenti nei quali vi fu il sacrificio di questi eroi ritenuti oggi dei riferimenti,
ma allora lasciati soli in questa impari lotta.

Perché lacrime di coccodrillo condite anche di   tanta ipocrisia?

Il 24 maggio del 1992  ( il giorno dopo l'uccisione di Falcone) in una seduta congiunta di Camera e Senato fu proposto dal Movimento Sociale Italiano il nome di Paolo Borsellino nella più alta carica dello Stato, cioè come Presidente della Repubblica.

Borsellino era un simpatizzante dell'MSI , ma la sinistra e quei partiti travolti da tangentopoli  bocciò  tale proposta, preferendo la discutibile figura di Oscar Luigi Scalfaro. 

Come sarebbe stata l'Italia se fosse stato eletto Presidente Borsellino?

Sarebbe sicuramente cambiata. 

In meglio. 

Salvatore Valerio

Componente Assemblea Nazionale 

Fratelli d'Italia- Foggia 

   

venerdì 12 luglio 2019

IL CIELO È SEMPRE PIÙ BLU.


Fratelli d’Italia cresce.
Cresce la sua influenza nel panorama politico nazionale.
Anche il sindaco di Catania con Fdi.
L'operazione di Giorgia Meloni tendente ad ampliare la platea elettorale sta dando i suoi frutti. L'operazione che qualcuno erroneamente chiama "nostalgia" è legata alla storia e alla cultura della vera ed unica destra italiana,
messa a suo tempo in sicurezza dalla Meloni.
Temi cari alla nostra area politica che da sempre ha come riferimento la famiglia, le nostre tradizioni, e un sentimento di amore e rispetto verso la propria Nazione, concetti posti in discussione da un non meglio identificato progetto mondialista/globalista, che non riconosce alcuna identità al popolo ma che appiattisce tutto.
Il termine "Sovranista" non è una parolaccia anzi è uno dei punti caratterizzanti e racchiusi nell'articolo 1 della nostra Costituzione, che qualcuno tempo fa considerò la più bella del mondo.

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.


 Su tali basi un Presidente della Repubblica votato direttamente dal Popolo sarebbe la logica conseguenza.
Non abbiamo bisogno di rincorrere nessuno su temi che fanno parte da sempre della nostra stessa cultura, del nostro DNA.
Peccato che qualcuno a livello locale abbia scelto altre strade.
Ma questo è un altro discorso.

Salvatore Valerio
Componente Assemblea Nazionale di Fratelli d'Italia Foggia.

sabato 11 maggio 2019

Foggia e il calcio : un binomio indissolubile.

Oggi alle 15 ci sarà un primo verdetto.
Non penso di cadere nella retorica se dico che il calcio a Foggia ha sempre avuto un riferimento valoriale ed identitario.
Esagerato questo concetto espresso?
Non penso.
Dai tempi degli anni sessanta il Foggia di Oronzo Pugliese portò la nostra città agli onori della cronaca sportiva .
Ricordate il 3-2 sulla titolata Inter di Herrera reduce da trionfi mondiali?
Per tanti fu, quel risultato, una sorta di riscatto morale e non solo.
Una città di provincia del Sud che veniva agli onori della cronaca !
Poi tra alti e bassi si arrivò negli anni '90 con Zeman che ci fece sognare sino a giungere ai tempi nostri con 19 anni di inferno.
Oggi si difende la serie B conquistata con tanti sacrifici da parte della Società ma anche da parte di tanti tifosi che con la numerosa presenza sugli spalti hanno fatto sentire il calore, l'incoraggiamento alla squadra allo Zaccheria  e fuori.
Non è il momento dei processi e delle analisi degli errori fatti.
Adesso tutti a remare nella stessa direzione.
Quella direzione che si auspica ci faccia prendere la strada giusta e buona per uscire dal tunnel e che ci conduca alla salvezza.
Ricordate che è una città che si salva con la propria identità e la sua storia e non solo con la sua squadra di calcio . E poi l'anno prossimo c'è il centenario!


Allora Forza Foggia!

sabato 4 maggio 2019

Il Grande Torino.4 maggio 1949

Ci sono delle date scolpite nella mente degli italiani non solo per quelli amanti del gioco del calcio, ma un po’ per tutto ciò che rappresenta la storia della nostra Nazione.
Una di queste date è quella del 4 maggio 1949.
Settanta anni fa la tragedia di Superga.
Continua a leggere...

https://solofoggia.it/il-grande-torino/?fbclid=IwAR2AQXyVjYNNtVfL_k_v4HXC556P-USQx37Itc32oUbkfAppyBFBBo7AuN8

martedì 23 aprile 2019

FUORI DAL CORO. Le mie domande sul 25 aprile.

Queste sono delle considerazioni sotto forma di domande di qualche anno fa  attualissime.


-Ma davvero la maggior parte degli antifascisti che hanno fatto la Resistenza combatterono per la libertà e la democrazia del popolo italiano?
-Non è che sognassero un'altra dittatura, comunista o giacobina ?
-Forse sognavano un totalitarismo più compiuto rispetto a quello fascista,
che abolisse la proprietà,mercato, religione e disuguaglianze sociali?
- Non sarebbe opportuno modificare la visione che in questi anni si è voluta dare della resistenza che, contro i fascisti antidemocratici, ci fossero dall'altra parte in campo solamente forze democratiche?
-Non è forse vero che le forze comuniste di allora, democratiche lo erano ben poco?
-Non è forse vero che l'arrivo ad una piena democrazia del maggior partito italiano della sinistra è stato lento e laborioso ed ancor oggi con qualche ritorno di fiamma, in alcuni dei suoi componenti, molto vicino a vecchi schemi ideologici?
-Perchè dopo più di 60 anni non c'è una reale condivisione per una completa
Pacificazione Nazionale?
-Perchè non c'è condivisione nel fatto che, seppur nella differenza delle idee, partigiani e ragazzi della Repubblica Sociale morirono tutti per la Patria?
-Perchè ci sono ancora coloro i quali si "trastullano" con la dicotomia fascismo-antifascismo non rendendosi conto che vivono fuori dalla realtà?
-Perchè c'è qualcuno come me che dopo decenni continua a porsi sul 25 Aprile tante domande?
-E' utopistico pensare che questa data possa un giorno diventare la "Festa della
Libertà" e da tutto un popolo condivisa senza "se" e senza "ma"?
Salvatore Valerio
Componente Assemblea Nazionale
Fratelli d'Italia Foggia


mercoledì 6 febbraio 2019

Il Giorno del Ricordo. Il contributo di vite umane di Foggia e provincia.

                                                 

Il 10 febbraio si celebra "Il Giorno del Ricordo". Fu istituita con la legge del 30 marzo del 2004 
n.92, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell'esodo delle popolazioni giuliane/dalmate dalle loro terre .
Si ricordano anche i Martiri Triestini ed il nostro concittadino, il foggiano Leonardo Manzi ucciso dalla polizia inglese insieme ad altri patrioti italiani, con il tricolore fra le mani. A Trieste si  manifestava contro l'esercito di occupazione anglo americano e contro l'annessione di Trieste alla Jugoslavia.

Tra il 1943 ed i primi anni cinquanta vi furono da parte dei comunisti jugoslavi titini tante 
persecuzioni nei confronti degli italiani che vivevano nelle zone di confine istriano.
Il massimo punto di crudeltà fu attuato attraverso " l'infoibamento" .
Le foibe, ovvero degli "inghiottitoi", caverne di materiale carsico.
Si legavano gruppi di italiani , uniti tra loro con un fil di ferro .Si apriva il fuoco soltanto sui primi due o tre i quali, precipitando nell'abisso, trascinavano con sè gli altri sventurati condannati a sopravvivere per giorni sui fondali di queste voragini. 
Questa era la rappresaglia organizzata dal boia comunista jugoslavo Tito. I suoi soldati facevano irruzione nelle case dei civili inermi che venivano caricati su dei camion e venivano trasportati verso l'orlo della Foiba.
Solo da qualche anno  si conosce il contributo che ha dato la Puglia in termini di vite umane infoibate .
Spicca quello relativo a Foggia e la sua provincia. 
Ecco un elenco sicuramente incompleto, tra questi Carabinieri , qualche rappresentante del clero,finanzieri  e semplici cittadini.   

Foggia.
Mininno Michele ( Apriconza)
Spadaccino Francesco
Gianna Severino
Le Grazie Vito
Terlingo Gennaro
Cosentini Anna
Ruggero Pasquale
Conte Mario (lapide Questura di Trieste)
Flumeri Carmine
Amadori Benito Enea (Meldola)

Cerignola
Rano Luca
Alfieri Francesco
Panebianco Sante
Quinto Vincenzo

Manfredonia
Castriotta Cosimo
Di Stasio Giuseppe
Montella Nicolò

San Severo
Di Genova Nicola
Di Stasio Mario
Toma Severino
Romano Guerino
Spinosa Felice

Ascoli Satriano
Tolve Gerardo
Coletta Francesco

Casalnuovo Monterotaro 
D'alessio Matteo

Margherita di Savoia
Battaglia Francesco

Ortanova
Lacoppola  Gregorio
Netti Natale
Mennea Antonio

Panni
Cacchiotti Rocco

Peschici
Mancini Michele

Sannicandro Garganico
Giana Francesco
Grana Saverio
Grana Vincenzo
Vocale Vittorio

San Marco in Lamis
Delle Vergini Antonio
Napolitano Michele

Sant'Agata di Puglia
Cella Romolo

Serracapriola
Capuano Antonio
Porzio Fortunato

Torremaggiore
Celeste Angelo
Di Pumpo Emilio

Isole Tremiti
Davino Camillo

Trinitapoli
Sarcina Luigi

Vico del Gargano
Di Giorgi Giovanni
Tavaglione Nicola

Vieste
Cavaliere Francesco
Cariglia Francesco
Vescera Vincenzo ( Lapide Questura Trieste)
Chieffo Gianbattista. 



PRESENTI!




Più di uno storico sostiene che a Trieste, Gorizia, Pola e Fiume non si ebbe una violenza spontanea della popolazione slava contro quella italiana bensì una repressione che veniva imposta dall’alto.
 L’obiettivo principale delle autorità jugoslave era quello di ripulire il territorio da tutti i soggetti che potevano mettere in discussione la saldezza del nuovo dominio e ordine mondiale così da  incrinarne l’immagine di compattezza. Erano quindi gli italiani che potevano creare problemi. Il modello repressivo applicato («terrore rivoluzionario») fu uno dei più aspri del dopoguerra europeo attuato da un rappresentante di un regime comunista.Il tutto si connotò come una pulizia etnica. 


Il dittatore  Comunista Jugoslavo Tito aveva ottenuto nell'ottobre 1969 il titolo di "Cavaliere di gran Croce al Merito della Repubblica Italiana" da parte dell'allora Presidente Saragat.

Il Presidente Sandro Pertini, tanto osannato e beatificato, fu grande amico del Maresciallo Tito e ne apprezzò sempre la sua valenza politica al punto di inchinarsi e baciare la sua bara per l'ultimo saluto al suo funerale nel maggio del 1980.(così raccontano le cronache dell'epoca che qualcuno contesta) 

Forse per questa sua vicinanza al dittatore comunista si devono le sue amnesie sulle foibe.  

Sarebbe doveroso, per rispetto nei confronti delle decine di migliaia di morti italiani, revocare questa che viene ritenuta una altissima onorificenza concessa dalla Repubblica Italiana ad un capo di Stato straniero per alti meriti.Non è un attestato di benevolenza qualsiasi ma il più importante riconoscimento che certifica virtù filantropiche,sociali e (udite,udite!) umanitarie. 
Qualcuno sostiene che non è possibile revocare le onorificenze ai deceduti perchè questi non  possono presentare una memoria scritta per potersi difendere.
In questo ambito la sentenza storica è stata già scritta. Il Maresciallo Tito è stato un assassino! 
Insieme alla proposta di legge presentata da Fratelli d'Italia per porre fine a questa assurdità, ci dovrebbe essere l'intervento del Presidente Mattarella che, con un atto di buon senso e di discontinuità nei confronti degli errori perpetrati dai suoi predecessori, revochi questo titolo di onorificenza.

In tal caso si farebbe un' opera di giustizia e nel contempo  si onorerebbero al meglio i tanti morti innocenti, per troppo tempo rimasti nascosti alla storia con una "Congiura del silenzio". 

Purtroppo in questi giorni vi sono stati anche dei brutali atti di negazionismo da parte dell'ANPI.
In tanti hanno preso posizioni contro questo atteggiamento fazioso e irriverente..
Ha preso posizione anche Giampaolo Pansa a riguardo, tanto da far risuscitare nello scrittore di Casal Monferrato,terminologie tipiche del miglior Giovannino Guareschi:

 "l'ANPI è un club di trinariciuti comunisti che dicono solo falsità".  

Atti vergognosi che vanno stigmatizzati, come del resto. ogni altro tipo di negazionismo storico.  
  



               Salvatore Valerio (Foggia)
         
            Componente Assemblea Nazionale
             
                     Fratelli d'Italia.



        




  

venerdì 1 febbraio 2019

Cultura ed Identità.

 Oggi (1 febbraio) con il Giornale in regalo il primo numero del Mensile  "Cultura ed Identità."
Il fondatore Sylos Labini  dice che è una pubblicazione  Alternativa al Radical chic e al politically correct.
"Vogliamo costruire contenuti."

Non si può che salutare con gioia ed interesse questa nuova proposta editoriale destinata a diventare un riferimento per quella Destra che vuol andare oltre il populismo ed avere come riferimento tutti quei contenuti che connotano da tempo questa area politica tra i quali il Sovranismo.

Le Idee che diventano Azione!

S.V


giovedì 17 gennaio 2019

I riferimenti . ( da Gramsci a Baglioni)

Ricordo  che ai tempi del liceo (anni '70) ci si scontrava, purtroppo non  solo dialetticamente, su quali fossero per noi ragazzi i riferimenti non solo politici ma ancor più culturali.

All'epoca le fazioni erano da una parte chi si era invaghito per tutto ciò che veniva dal mondo marxista con una strizzatina d'occhio verso la Cina di Mao ed il suo libretto rosso .

Si disquisiva su Herbet Marcuse che qualcuno definì il filosofo del '68 , adesso dimenticato e criticato da sinistra e non solo. Aveva dato legittimità alla violenza rivoluzionaria. 

Si citava Gramsci , Pasolini solo per ricordarne alcuni.Questi rivalutati successivamente anche da altri ambienti.

Dall'altra parte ( la mia) Giovanni Gentile, Ezra Pound, Julius Evola . Era il periodo in cui la Destra Sociale era impersonificata da Pino Rauti. Sul suo giornale (Linea ) ci siamo 

formati  e trovammo tanti spunti di riflessione, senza dimenticare il famoso testo divenuto una icona  dal titolo"le idee che mossero il mondo", un'opera antologica con sorprendenti spunti di attualità.

Perchè questa introduzione?

La risposta è data dal contesto attuale . Al momento contano più le esternazioni di un cantante, di un attore.

Sono diventati il megafono, la cassa di risonanza  di argomentazioni non solamente politiche. 

In altri termini dei riferimenti. 

Muovono masse critiche enormi .

Sembra di assistere ad una partita di calcio con annesso tifo da

stadio.

Baglioni , per esempio, alla conferenza stampa sulla presentazione del 69mo festival di Sanremo,

contesta Salvini per la sua politica tendente a limitare l'immigrazione nel nostro Paese.

Subito le risponde Lorella Cuccarini dicendo che Salvini fa bene a limitare i flussi migratori nella nostra Nazione.

Un tempo erano i cantautori a discettare su certe tematiche sociali con dei  brani rimasti nella storia della canzone "impegnata", adesso invece è diverso.

In conclusione passa il tempo e cambiano i riferimenti.

Da Gramsci e Ezra Pound a Claudio Baglioni e Lorella Cuccarini.

Mala tempora currunt !


Salvatore Valerio.       

martedì 15 gennaio 2019

16/01/1969 -16/01/2019. 50 anni dal gesto di Jan Palach.


« Poiché i nostri popoli sono sull'orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo. Il nostro gruppo è costituito da volontari, pronti a bruciarsi per la nostra causa. Poiché ho avuto l'onore di estrarre il numero 1, è mio diritto scrivere la prima lettera ed essere la prima torcia umana. Noi esigiamo l'abolizione della censura e la proibizione di Zpravy. Se le nostre richieste non saranno esaudite entro cinque giorni, il 21 gennaio 1969, e se il nostro popolo non darà un sostegno sufficiente a quelle richieste, con uno sciopero generale e illimitato, una nuova torcia s'infiammerà »

Jan palach






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Mezzo secolo fa lo studente praghese si sacrificò dandosi fuoco in piazza San Venceslao a Praga, contro l'invasione sovietica ed il clima di repressione instaurato da Mosca.
Morirà dopo tre giorni di agonia,

Quanti giovani ricordano oggi il giovane studente di filosofia e quanti ne comprendono il gesto tutto
proteso verso un ideale di libertà?
Allora si parlava di socialismo dal volto umano ed era in atto ciò che fu definita "La primavera di Praga".
La risposta fu una violenta repressione da parte dei carri armati sovietici che fecero subito comprendere che il Regime Comunista di umano aveva ben poco.
Ma molti in Italia se ne accorsero un pò tardi.
Molto più facile allora come adesso ricordare ciò che viene da qualcuno ritenuto più politicamente corretto: Ernesto Che Guevara che campeggia su qualche maglietta oramai sbiadita.
L'Europa, quella protesa sempre più verso l'aspetto economico e bancario, lontana dalle
aspettative sociali dei suoi popoli, non avrà forse tempo per ricordare degnamente un suo figlio che riuscì a smuovere le coscienze di un occidente sino ad allora dormiente, che per decenni mitizzò un concetto ideologico ( il comunismo) che poi si rivelò figlio di un potere politico violento,una delle dittature tra le più cruente, assassine e durature.

JAN PALACH.
PRESENTE!


Salvatore Valerio




lunedì 14 gennaio 2019

I "puristi" e Cesare Battisti.

In ogni accadimento che riguarda l'attualità spuntano quasi sempre le così dette  "anime pure" che molto più sinteticamente chiameremo " i puristi".
Sono giornalisti, opinionisti, politici o semplici persone che scrivono sui social.
Anche nell'ambito della cattura dell'assassino comunista Cesare Battisti si sono subito fatti riconoscere.
Ma chi sono questi puristi?
Quelli che hanno sempre qualcuno  da difendere ,specialmente quelli della loro parte politica, nonostante le azioni efferate acclarate da coloro che pretendono di difendere.
Per esempio Piero Sansonetti che afferma: ..."Tutti sono felici che venga a marcire in Italia all'ergastolo. Che lasci il figlioletto Brasiliano 
Quasi nessuno sa di cosa è accusato . Nessuno conosce le prove :non ci sono .E' un rito pagano:tutti fratelli intorno ad una forca".
Aggiungiamo noi da carnefice a Martire!
Anche un'altro purista il vignettista Vauro dice di stare dalla parte del terrorista rivendicando (senza vergogna e senza chiedere scusa alle vittime) l'appello fatto nel 2004 con relativa firma.
Continua il vignettista :" Cesare Battisti è un fantasma che viene da anni orribili, anni di piombo e stragi ..." evoca anche ... "la dottrina Mitterand" in base alla quale la Francia negò l'estradizione di Battisti".
Saviano tace. Anche lui firmò un appello in favore di Battisti nel 2004.
Tutti puristi e tutti appartenenti alla stessa ideologia comunista!
Una comunità oramai paranoica  che riconosce solo una parte 
della realtà nella quale si deve difendere l'indifendibile. 






Dopo Battisti si indaghi sui tanti misteri irrisolti per i quali nessuno ha mai pagato. Su  quegli ambienti in cui era lecito gridare : "uccidere un fascista non è reato", si vada a fondo in quegli ambienti che dovrebbero sapere qualcosa sui tanti giovani morti negli anni di piombo, ricordiamo ad esempio le vittime di Acca Larentia sui quali è sceso un silenzio vergognoso delle Istituzioni.
Salvatore Valerio

Rinfreschiamoci la memoria.
Cesare Battisti, ex terrorista dei Pac, è stato condannato all'ergastolo dalla Cassazione per quattro omicidi commessi negli anni Settanta.
Per quarant’anni è sfuggito alla giustizia italiana, evitando il carcere per i quattro omicidi di cui è accusato. Cesare Battisti è stato un terrorista militante tra le fila dei Pac, i Proletari armati per il comunismo, gruppo attivo nel periodo degli anni di piombo. Dei quattro omicidi attribuiti a Battisti, due sono stati commessi materialmente dall’ex latitante e due in concorso. Il 6 giugno 1978 ha ucciso a Udine Antonio Santoro, maresciallo degli agenti di custodia. Meno di un anno dopo, il 16 febbraio 1979, si è macchiato degli omicidi del gioielliere Pierluigi Torregiani, a Milano, e del commerciante Lino Sabbadin, a Mestre. Il 19 aprile dello stesso anno, Andrea Campagna, agente della Digos, ha perso la vita a Milano.

giovedì 10 gennaio 2019

Ti vuoi divertire? Usa la Cannabis.

Eravamo rimasti all'uso della Cannabis terapeutica.

Apprendiamo che  adesso si può usare anche per uso cosidetto ludico. Ti senti un pò giù ? "Una serata fra amici ,una chitarra ed uno spinello "chiosava in un brano Elio e le Storie tese. Deve averlo preso alla lettera il Senatore Pentastellato Matteo Mantero che ha depositato un disegno di legge per legalizzare la lavorazione e la vendita della cannabis anche per uso ricreativo.

Dice che aumenterebbero le entrate dello Stato e si contrasterebbero le organizzazioni criminali.

Roba vecchia! Basta calare la tesi a livello pratico ,per rendersi conto della superficialità di questo presupposto oltre ad avere sembianze di una  argomentazione  utopica.

Per ottenere un riscontro sicuro contro la criminalità si dovrebbero legalizzale tutte le droghe , tutte le sostanze per tutti! Bambini, donne in gravidanza, medici, insegnanti etc.

Così facendo si andrebbe contro la nostra Costituzione.

In particolare l'art.32 (comma uno) che evidenzia: "La Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell'individuo e interesse della collettività".

L'art.3 (comma due) : " è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli ...che impediscono il pieno  sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori , all'organizzazione  politica sociale ed economica del Paese.

In soldoni , l'utilizzo di queste sostanze vanno a minare la possibilità di esercitare una effettiva partecipazione alla vita Sociale della nostra Nazione.

In conclusione è difficile intervenire legalizzando tutto.

Non funziona ed è incostituzionale.

A questo punto quella del Senatore 5 stelle ci sembra solo una manovra ideologica che serve anche a far cassa e che sicuramente avrà già fatto incavolare il "proibizionista" Salvini.

Mannaggia a quel contratto....

Salvatore Valerio
  

    

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