giovedì 17 gennaio 2019

I riferimenti . ( da Gramsci a Baglioni)

Ricordo  che ai tempi del liceo (anni '70) ci si scontrava, purtroppo non  solo dialetticamente, su quali fossero per noi ragazzi i riferimenti non solo politici ma ancor più culturali.

All'epoca le fazioni erano da una parte chi si era invaghito per tutto ciò che veniva dal mondo marxista con una strizzatina d'occhio verso la Cina di Mao ed il suo libretto rosso .

Si disquisiva su Herbet Marcuse che qualcuno definì il filosofo del '68 , adesso dimenticato e criticato da sinistra e non solo. Aveva dato legittimità alla violenza rivoluzionaria. 

Si citava Gramsci , Pasolini solo per ricordarne alcuni.Questi rivalutati successivamente anche da altri ambienti.

Dall'altra parte ( la mia) Giovanni Gentile, Ezra Pound, Julius Evola . Era il periodo in cui la Destra Sociale era impersonificata da Pino Rauti. Sul suo giornale (Linea ) ci siamo 

formati  e trovammo tanti spunti di riflessione, senza dimenticare il famoso testo divenuto una icona  dal titolo"le idee che mossero il mondo", un'opera antologica con sorprendenti spunti di attualità.

Perchè questa introduzione?

La risposta è data dal contesto attuale . Al momento contano più le esternazioni di un cantante, di un attore.

Sono diventati il megafono, la cassa di risonanza  di argomentazioni non solamente politiche. 

In altri termini dei riferimenti. 

Muovono masse critiche enormi .

Sembra di assistere ad una partita di calcio con annesso tifo da

stadio.

Baglioni , per esempio, alla conferenza stampa sulla presentazione del 69mo festival di Sanremo,

contesta Salvini per la sua politica tendente a limitare l'immigrazione nel nostro Paese.

Subito le risponde Lorella Cuccarini dicendo che Salvini fa bene a limitare i flussi migratori nella nostra Nazione.

Un tempo erano i cantautori a discettare su certe tematiche sociali con dei  brani rimasti nella storia della canzone "impegnata", adesso invece è diverso.

In conclusione passa il tempo e cambiano i riferimenti.

Da Gramsci e Ezra Pound a Claudio Baglioni e Lorella Cuccarini.

Mala tempora currunt !


Salvatore Valerio.       

martedì 15 gennaio 2019

16/01/1969 -16/01/2019. 50 anni dal gesto di Jan Palach.


« Poiché i nostri popoli sono sull'orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo. Il nostro gruppo è costituito da volontari, pronti a bruciarsi per la nostra causa. Poiché ho avuto l'onore di estrarre il numero 1, è mio diritto scrivere la prima lettera ed essere la prima torcia umana. Noi esigiamo l'abolizione della censura e la proibizione di Zpravy. Se le nostre richieste non saranno esaudite entro cinque giorni, il 21 gennaio 1969, e se il nostro popolo non darà un sostegno sufficiente a quelle richieste, con uno sciopero generale e illimitato, una nuova torcia s'infiammerà »

Jan palach






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Mezzo secolo fa lo studente praghese si sacrificò dandosi fuoco in piazza San Venceslao a Praga, contro l'invasione sovietica ed il clima di repressione instaurato da Mosca.
Morirà dopo tre giorni di agonia,

Quanti giovani ricordano oggi il giovane studente di filosofia e quanti ne comprendono il gesto tutto
proteso verso un ideale di libertà?
Allora si parlava di socialismo dal volto umano ed era in atto ciò che fu definita "La primavera di Praga".
La risposta fu una violenta repressione da parte dei carri armati sovietici che fecero subito comprendere che il Regime Comunista di umano aveva ben poco.
Ma molti in Italia se ne accorsero un pò tardi.
Molto più facile allora come adesso ricordare ciò che viene da qualcuno ritenuto più politicamente corretto: Ernesto Che Guevara che campeggia su qualche maglietta oramai sbiadita.
L'Europa, quella protesa sempre più verso l'aspetto economico e bancario, lontana dalle
aspettative sociali dei suoi popoli, non avrà forse tempo per ricordare degnamente un suo figlio che riuscì a smuovere le coscienze di un occidente sino ad allora dormiente, che per decenni mitizzò un concetto ideologico ( il comunismo) che poi si rivelò figlio di un potere politico violento,una delle dittature tra le più cruente, assassine e durature.

JAN PALACH.
PRESENTE!


Salvatore Valerio




lunedì 14 gennaio 2019

I "puristi" e Cesare Battisti.

In ogni accadimento che riguarda l'attualità spuntano quasi sempre le così dette  "anime pure" che molto più sinteticamente chiameremo " i puristi".
Sono giornalisti, opinionisti, politici o semplici persone che scrivono sui social.
Anche nell'ambito della cattura dell'assassino comunista Cesare Battisti si sono subito fatti riconoscere.
Ma chi sono questi puristi?
Quelli che hanno sempre qualcuno  da difendere ,specialmente quelli della loro parte politica, nonostante le azioni efferate acclarate da coloro che pretendono di difendere.
Per esempio Piero Sansonetti che afferma: ..."Tutti sono felici che venga a marcire in Italia all'ergastolo. Che lasci il figlioletto Brasiliano 
Quasi nessuno sa di cosa è accusato . Nessuno conosce le prove :non ci sono .E' un rito pagano:tutti fratelli intorno ad una forca".
Aggiungiamo noi da carnefice a Martire!
Anche un'altro purista il vignettista Vauro dice di stare dalla parte del terrorista rivendicando (senza vergogna e senza chiedere scusa alle vittime) l'appello fatto nel 2004 con relativa firma.
Continua il vignettista :" Cesare Battisti è un fantasma che viene da anni orribili, anni di piombo e stragi ..." evoca anche ... "la dottrina Mitterand" in base alla quale la Francia negò l'estradizione di Battisti".
Saviano tace. Anche lui firmò un appello in favore di Battisti nel 2004.
Tutti puristi e tutti appartenenti alla stessa ideologia comunista!
Una comunità oramai paranoica  che riconosce solo una parte 
della realtà nella quale si deve difendere l'indifendibile. 






Dopo Battisti si indaghi sui tanti misteri irrisolti per i quali nessuno ha mai pagato. Su  quegli ambienti in cui era lecito gridare : "uccidere un fascista non è reato", si vada a fondo in quegli ambienti che dovrebbero sapere qualcosa sui tanti giovani morti negli anni di piombo, ricordiamo ad esempio le vittime di Acca Larentia sui quali è sceso un silenzio vergognoso delle Istituzioni.
Salvatore Valerio

Rinfreschiamoci la memoria.
Cesare Battisti, ex terrorista dei Pac, è stato condannato all'ergastolo dalla Cassazione per quattro omicidi commessi negli anni Settanta.
Per quarant’anni è sfuggito alla giustizia italiana, evitando il carcere per i quattro omicidi di cui è accusato. Cesare Battisti è stato un terrorista militante tra le fila dei Pac, i Proletari armati per il comunismo, gruppo attivo nel periodo degli anni di piombo. Dei quattro omicidi attribuiti a Battisti, due sono stati commessi materialmente dall’ex latitante e due in concorso. Il 6 giugno 1978 ha ucciso a Udine Antonio Santoro, maresciallo degli agenti di custodia. Meno di un anno dopo, il 16 febbraio 1979, si è macchiato degli omicidi del gioielliere Pierluigi Torregiani, a Milano, e del commerciante Lino Sabbadin, a Mestre. Il 19 aprile dello stesso anno, Andrea Campagna, agente della Digos, ha perso la vita a Milano.

giovedì 10 gennaio 2019

Ti vuoi divertire? Usa la Cannabis.

Eravamo rimasti all'uso della Cannabis terapeutica.

Apprendiamo che  adesso si può usare anche per uso cosidetto ludico. Ti senti un pò giù ? "Una serata fra amici ,una chitarra ed uno spinello "chiosava in un brano Elio e le Storie tese. Deve averlo preso alla lettera il Senatore Pentastellato Matteo Mantero che ha depositato un disegno di legge per legalizzare la lavorazione e la vendita della cannabis anche per uso ricreativo.

Dice che aumenterebbero le entrate dello Stato e si contrasterebbero le organizzazioni criminali.

Roba vecchia! Basta calare la tesi a livello pratico ,per rendersi conto della superficialità di questo presupposto oltre ad avere sembianze di una  argomentazione  utopica.

Per ottenere un riscontro sicuro contro la criminalità si dovrebbero legalizzale tutte le droghe , tutte le sostanze per tutti! Bambini, donne in gravidanza, medici, insegnanti etc.

Così facendo si andrebbe contro la nostra Costituzione.

In particolare l'art.32 (comma uno) che evidenzia: "La Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell'individuo e interesse della collettività".

L'art.3 (comma due) : " è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli ...che impediscono il pieno  sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori , all'organizzazione  politica sociale ed economica del Paese.

In soldoni , l'utilizzo di queste sostanze vanno a minare la possibilità di esercitare una effettiva partecipazione alla vita Sociale della nostra Nazione.

In conclusione è difficile intervenire legalizzando tutto.

Non funziona ed è incostituzionale.

A questo punto quella del Senatore 5 stelle ci sembra solo una manovra ideologica che serve anche a far cassa e che sicuramente avrà già fatto incavolare il "proibizionista" Salvini.

Mannaggia a quel contratto....

Salvatore Valerio
  

    

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