domenica 14 ottobre 2018

Maurizio Crosetti il giornalista di Repubblica che evoca sui social la "volante rossa" e tutto il resto

Da Wikipedia.
Originario del capoluogo piemontese, si è iscritto all'ordine dei giornalisti regionale l'11 gennaio 1985. Collabora con La Repubblica, per cui si occupa di cronaca e di sport (calcio e ciclismo). Ha pubblicato anche svariati libri, principalmente riguardanti lo sport, e la raccolta I Sogni di Friz, contenente favole per bambini.
Ogni giornalista è anche un cittadino che ha le sue idee politiche e questo è legittimo.
Quando però per esternare un certo dissenso verso una parte politica  avversa si incita alla violenza,
non ci sono più i presupposti di credibilità e sostenibilità di determinate posizioni.
Non fateci la lezioncina a proposito del giornalismo "neutrale" perchè non ci crede nessuno.
E' di qualche giorno fa la manifestazione studentesca culminata con l'accensione di due manichini
raffiguranti Di Maio e Salvini. Il giorno successivo una bomba in una sede della Lega in cui avrebbe dovuto essere presente il Ministro Salvini.
Questi fatti fanno comprendere il brutto momento che attraversa la sinistra che ha perso in malo modo e nettamente , le scorse elezioni.Non sa più su cosa e chi appoggiarsi per delegittimare un governo uscito
dalle urne in maniera democratica anche se in verità alquanto "sui generis".
Ecco allora il fantasma chiamato FASCISMO sempre in agguato.
Evocarlo ha fatto sempre un bell'effetto. Quando le argomentazioni terminano ecco allora quel meccanismo che tenta di scovare "derive fasciste" un po' ovunque.
Cosa ha scritto il giornalista piemontese , novello guerrigliero da tastiera?


Ecco qui come si esprime il novello partigiano da "volante rossa".
Ma in che anno siamo?
Mi dicono nel 2018.
Solo Maurizio Crosetti è rimasto indietro di diversi decenni.
Qualcuno dica a questo signore che la guerra è finita anche quella civile.

Salvatore Valerio

     

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