domenica 18 aprile 2010

Io difendo Papa Benedetto XVI.





Contro l'ateismo e le calunnie!
Attaccare il Papa con forme verbali volgari a volte anche violente, solo perchè ha avuto il coraggio di parlare di pedofilia a differenza di altri che invece hanno nascosto questa infamia, mi sembra una cosa ingiusta oltre che offensiva.

giovedì 15 aprile 2010

Lo strano caso di certa stampa locale foggiana.


Abbiamo più volte denunciato lo stato disastroso in cui gli amministratori del centrosinistra della gestione passata (quella del precedente sindaco Ciliberti), hanno lasciato le finanze comunali.
L'attuale amministrazione dello stesso colore politico non riesce,a venire a capo a questa situazione disastrosa.Tutto ciò crea grosse tensioni sociali a causa di continue emergenze lavorative che si perpetrano a scapito di lavoratori del Comune e delle loro famiglie.L'Immondizia accatastata un pò dappertutto sta per diventare il triste simbolo della città di Foggia. Per stemperare questa, che abbiamo definito "polveriera sociale", abbiamo consigliato il commissariamento.
Non comprendiamo però come mai le nostre denunce e le nostre proposte cadono nel vuoto.Come se fossimo degli appestati a cui non dare la possibilità di esternare le proprie idee.Qui nessuno contesta l'operato delle testate locali che decidono in piena libertà cosa dover pubblicare per ciò che si configura o meno come qualcosa di interesse generale.
Ma , a tal riguardo,risulta alquanto strano e a nostro avviso discutibile, l'atteggiamento di una testata locale:
l'ultimo numero de "Il Corriere del Sud" che con il suo direttore Antonio Blasotta, risponde alla nostra denuncia senza averne fatto prendere visione ai lettori.
"....la via d'uscita non è quella di consegnare la città ad un commissario prefettizio, come viene sbrigativamente e pilatescamente invocato da una parte di opposizione politica;questo sarebbe per la politica un modo facile facile di sfuggire alle sue responsabilità che appartengono a tutta la classe dirigente, di centrodestra e di centrosinistra, che fino al mandato Mongelli ha governato Foggia..."
Ognuno è libero di vedere la cosa come vuole, ma almeno si desse il giusto spazio in queste testate a chi esce fuori dal coro e dissente proponendo, a volte, azioni "non politically correct".


Foggia, 15 aprile 2010.
Presidente Provinciale
Salvatore Valerio
Associazione Politico Culturale
Destra Razionale Sapere Aude

martedì 6 aprile 2010

L'accanimento contro il Papa.


In queste ultime settimane sono accadute delle cose alquanto strane che hanno
portato, diciamo così, verso un accanimento mediatico nei confronti della Chiesa Cattolica e verso il suo massimo rappresentante, il Papa Benedetto XVI.
A dirla tutta il Papa è stato colui il quale con coraggio ha eliminato "dalle pentole
tutti i coperchi" che andavano sollevati, di abusi avvenuti sotto altri pontificati.
La " De delictis gravioribus" non va vista come una epistola a se stante, ma inserita dal cosidetto "motu proprio" di Giovanni Paolo II da cui deriva il "sacramentorum sanctitatis tutela".
L'epistola "De delictis gravioribus" non esisterebbe se non fosse stata autorizzata e promulgata dal motu proprio di Giovanni Paolo II.
La cosa piu' grave e' che anche preti e pretucoli giocano sull'equivoco e vanno dicendo che la lettera del 2001 e' frutto della volonta' esclusiva del cardinale Ratzinger.
Sappiano tutti che il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede non ha il potere di imporre il segreto su nessun atto o procedimento.
Il segreto e' PONTIFICIO. Solo il Papa ha il potere di imporlo o di approvare un documento che ne prevede l'imposizione.
Si tratta di un documento del 1974 a firma dell'allora segretario di stato Villot e APPROVATO DA PAOLO VI! Il segreto pontificio e' imposto SOLO dal Papa.
Nel 1974, regnante Paolo VI, Joseph Ratzinger insegnava in una universita' tedesca .
Il cardinale Ratzinger NON POTEVA NON INSERIRE nella lettera "De delictis gravioribus" le parole "segreto pontificio" perche' esso e' proprio della Congregazione per la dottrina della fede.
Il Prefetto della Congregazione non aveva il potere ne' di derogare ad un documento di Paolo VI ne', tanto meno, ad un motu proprio di Giovanni Paolo II.
Accusare Ratzinger non solo e' sleale ma anche mostruosamente contrario al diritto.
Credo che chi non conosce questi testi effettivamente faccia molta fatica a districarsi nella giungla delle menzogne, mentre chi li conosce o li dovrebbe conoscere stranamente non sembra volerli divulgare nella loro reale portata.
La trasparenza a cui ci ha istruiti il nostro Papa Benedetto evidentemente fatica a farsi largo...


(un ringraziamento per gli spunti al Blog degli amici di Papa Ratzinger)

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