sabato 26 marzo 2016

I "nemici" in casa nostra. Il vignettista Vauro Senesi.

In questi giorni pre- pasquali siamo stati tutti coinvolti emotivamente dai tragici fatti di Bruxelles.
Fiumi di parole ci hanno bombardato la mente.
Non mi accoderò a questo fiume ma qualche piccola considerazione la faccio anche io.
Mi ha colpito una esternazione fatta al programma della Gruber da parte di Vauro Senesi , storico
collaboratore comunista, del Michelone Santoro nazionale , adesso vignettista del "Fatto Quotidiano".
Il suddetto non prova risentimento verso i fatti esecrabili  di Bruxelles , non prova pietà verso tanti innocenti morti ma prova invece "umana pietà"  verso i terroristi , i Kamikaze che hanno seminato morte e terrore in Belgio. Quasi a dire che gli "altri " morti se la sono cercata.
Non è la solita caduta di stile. A quelle siamo abituati.
Risulta chiaro che Vauro appartiene alla schiera di chi   rema contro:
rema contro la nostra  cultura, identita' , tradizione tutte cose  che non sente sue.
Può legittimamente farlo per carità, ma non può elogiare e sentire la vicinanza di assassini.
Vergognoso ed offensivo della memoria di tanti morti.
E' Pasqua bisogna essere buoni e rispettosi ( solamente  noi cattolici lo siamo) mi reprimo non voglio  esternare invettive contro questo "sinistro figuro" per  il quale non provo neanche umana pietà ma solamente schifo perchè di umano questo soggetto ha ben poco.
Vista la sua vicinanza ai Kamikaze , se ne abbracci uno nel momento cruciale ma in una zona deserta, l'umanità si sarà liberata in un "colpo solo" di due mentecatti.

Buona Pasqua.

Salvatore Valerio


 


domenica 13 marzo 2016

Si/No all'Olio Tunisino e Si/No alle TRIV. Posizioni di buon senso o ideologiche?


Trivellazioni referendum del 17 aprile.

NO TRIV ovvero difendiamo il nostro mare dalle multinazionale del petrolio;

SI TRIV perchè oltre al petrolio dal nostro mare (Adriatico) si estrae metano , nella zona del ravennate.Metano che utilizziamo tutti.

Dicono gli scettici che se dovesse vincere il SI  alla abrogazione della possibilità di estrazione entro le  12 miglia dalle nostre coste,  migliaia di famiglie che lavorano in tale indotto rimarranno senza lavoro.
Una CGIL dormiente da tempo, si è improvvisamente attivata in una zona considerata un "feudo rosso"!






OLIO dalla  TUNISIA senza dazio
Il si della Comunità Europea con avallo di tanti Parlamentari PD.

No all'olio dalla Tunisia, si danneggiano i nostri agricoltori e la nostra già sofferente economia si offende una delle eccellenze alimentari che ci invidia tutto il mondo.

Si all'olio dalla Tunisia, si aiutano queste popolazioni , questa nazione che è l'unica dove " la Primavera Araba" ha sortito effetti positivi, del resto "l'invasione" di Olio Tunisino avverrà solo per due anni, costa meno e poi chi non lo vuole non lo compra perchè sarà indicata la provenienza sulle etichette ( ingenui)....
Per lo stesso motivo potremmo far vendere in Italia le mozzarelle di plastica  con tracce di latte e parmigiano dal sapore di  cartone tutto questo a fin di bene , per aiutare i paesi in via di sviluppo....

Il dubbio che mi assale è rappresentato dal fatto  che in un tale contesto sociale in cui non esistono verità assolute, dovrebbe prevalere il buon senso ed invece prevale la logica asservita alla ideologia e alla politica.

Salvatore Valerio.








venerdì 11 marzo 2016

Cade un baluardo contro illegalità , malaffare e crimine : la cultura rappresentata dalla Biblioteca di Foggia.

Mentre nella nostra città ci si accapiglia sulla opportunità o meno di inserire una frase di una canzone di  Eugenio Bennato sul nuovo Terminal della Stazione di Foggia che sintetizzi in maniera plastica ed esaustiva quello che rappresenta la città capoluogo ed il suo territorio , si sta perpetrando l'ennesimo scippo alla nostra città in termini non solo di cultura ma anche della propria identità che affonda le radici in una storia millenaria.
Probabilmente vi sarà la chiusura della " Biblioteca Magna Capitana" di Foggia ed il suo grande patrimonio con oltre 180 anni di storia.
250.000 volumi, 16.000 testi del 1500 e del 1600, antichi manoscritti, manifesti, carteggi.
Verrebbero meno le promesse della politica  espresse solo qualche mese fa dal Governatore della Puglia Emiliano che ritenne di intervenire nella discussione sostenendo la volontà della Regione Puglia ad intervenire nell'investire in cultura intesa come deterrente alla criminalità ed il malaffare.
Se chiuderà  sarà per i soliti motivi economici. Venendo meno le Province vengono meno anche i presupposti e la possibilità economica di sostenere questa importante biblioteca.
Sarebbe una grave perdita in quanto Foggia, come sede universitaria perderebbe un importante riferimento culturale.Ma non solo per tale ragione.
La cultura, in un momento socio economico molto delicato , di crisi come l'attuale, potrebbe essere uno strumento di rilancio ed una risposta concreta contro la criminalità dilagante.
La cultura va intesa anche come riferimento di valori e di umanità , per tale ragione vale molto di più di un patto di stabilità; i valori umani e culturali devono venir prima di un freddo calcolo economico.
Non si baratta la nostra cultura e la nostra storia!

Salvatore Valerio

 

giovedì 10 marzo 2016

L'intolleranza dei politicamente corretti.

Il politicamente corretto è una pericolosa strettoia che riduce il tutto ad un qualcosa a metà tra la censura ed un processo sommario.
E'  un nuovo strumento di repressione con il quale si impone di pensare , agire e parlare in un continuo processo di neutralizzazione dei riferimenti ideali.
C'è una continua ed ossessionante tendenza ad una attenzione ad un morboso e mieloso rispetto
degli "altri"a scapito della propria intelligenza.
Con il linguaggio si dominano le coscienze, e quindi gli uomini .I padroni della lingua diventano i padroni del pensiero (unico).


" Sogno un mondo in cui non esistano i diritti delle donne, dei bambini, degli omosessuali, delle

 minoranze, dei deboli, dei malati, dei migranti, dei cani, dei gatti delle pulci...Ma esistano

 semplicemente i diritti e doveri dell'Uomo , senza dover specificare che si intendono naturalmente,

 anche le donne.Vorrei un mondo non politicamente ma umanamente corretto. Vorrei che fosse

vietato il "fare" sbagliato ,non punire il dire scorretto. Nient'altro . E nel frattempo vorrei avere la

 forza di tollerare l'intolleranza dei politicamente corretti." L.Mascheroni


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