Il politicamente corretto è una pericolosa strettoia che riduce il tutto ad un qualcosa a metà tra la censura ed un processo sommario.
E' un nuovo strumento di repressione con il quale si impone di pensare , agire e parlare in un continuo processo di neutralizzazione dei riferimenti ideali.
C'è una continua ed ossessionante tendenza ad una attenzione ad un morboso e mieloso rispetto
degli "altri", delle minoranze a scapito della propria intelligenza.
Con il linguaggio si dominano le coscienze, e quindi gli uomini .I padroni della lingua diventano i padroni del pensiero (unico).
" Sogno un mondo in cui non esistano i diritti delle donne, dei bambini, degli omosessuali, delle
minoranze, dei deboli, dei malati, dei migranti, dei cani, dei gatti delle pulci...Ma esistano
semplicemente i diritti e doveri dell'Uomo , senza dover specificare che si intendono naturalmente,
anche le donne. Vorrei un mondo non politicamente ma umanamente corretto. Vorrei che fosse
vietato il "fare" sbagliato ,non punire il dire scorretto. Nient'altro . E nel frattempo vorrei avere la
forza di tollerare l'intolleranza dei politicamente corretti." L.Mascheroni
Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
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