mercoledì 30 agosto 2017

Foggia. Aeroporto e Monumento tra disfattismo imperante e pessimismo ontologico..

Foggia .

 "Non è una esagerazione dire che ogni nostra città o paese ha i suoi piccoli-grandi tesori. Anche Foggia.  Certo, i foggiani che conosco qui al nord ne parlano malissimo: sono fuggiti, dicono, da un ambiente chiuso, fermo, dove non accade nulla, dove manca tutto, non solo il lavoro. Qualcuno arriva a dire che è la città più brutta della Puglia. Saranno anche loro vittime del pessimismo ontologico e masochista italiano, molto di moda oggi, secondo il quale le cose vanno male, andranno male, e non c’è nessuna speranza e possibilità che cambino in meglio? Un po’ si."

SARA FUMAGALLI

18 gennaio 2015
glistatigenerali.com

Partendo da tali presupposti si possono fare innumerevoli considerazioni.Quella più semplice è che siamo pervasi da un senso di disfattismo tendente a denigrare qualsiasi cosa fatta ( o addirittura è in procinto di essere fatta) oppure ci si piange addosso in continuazione divenendo ,come afferma la signora Fumagalli,  vittime di un "pessimismo ontologico" che vede preclusa ogni cosa.
Il tutto vien fuori dall'attualità nella fine di  questa afosa e torrida estate 2017.
Ci sono oggi due argomenti all'ordine del giorno: il possibile e auspicato allungamento della pista che consentirebbe la  riapertura dello scalo foggiano.Il Sindaco propone una seduta consigliare monotematica sull'argomento.
L'altro forse all'apparenza meno importante , un  Monumento ai caduti civili del 1943 cosa di cui si parla da anni.
Aeroporto e Monumento sono due esempi, due facce della stessa medaglia che evidenziano ciò che abbiamo elencato.

AEROPORTO

Le solite frasi: " tempo perso ","manca la volontà politica" ," i baresi non vogliono", "si diserti l'aula consiliare" e via discorrendo.
E' risaputo  che Foggia presenta diverse criticità ma con un Aeroporto in attività non sarebbe già un
un punto di partenza ed un bel biglietto da visita per chi fa , come il nostro territorio, del turismo una fonte di ricchezza ed un fattore di sviluppo socio economico?

MONUMENTO

Oltre alla triste e misera storia della "conta dei morti"sotto quei furiosi e drammatici bombardamenti di cui non si è "propagandato" un bel niente , ma si è solo tramandato un numero ipotetico .
Ma 1000/5000/ 20000 il risultato non cambia con una città bombardata e distrutta  al 70%.

Circa un anno da fu presentato dal professor Biasci ( dell'Accademia delle Belle Arti di Foggia)  un plastico . Si arrivò anche a pensare il luogo dove erigerlo,   nella aiuola prospiciente il Terminal, nella parte laterale della stazione ferroviaria.

E' "brutto", "è troppo alto", è "troppo lungo","nasconde la visuale del " Terminal" queste le considerazioni .

Ho lasciato alla fine un particolare non di poco conto, l'opera di attenzione verso queste due tematiche da parte di due gruppi di cittadini con alto senso civico:

COMITATO VOLA GINO LISA.

COMITATO UN MONUMENTO A RICORDO DELLE VITTIME DEL 1943 A FOGGIA.

A prescindere dall'esito finale non si può non ritenere entrambi

 meritevoli di un plauso per non aver fatto cadere nell'oblio tali problematiche ma averle tenute

sempre vive, attraverso discussioni, dibattiti, rappresentazioni teatrali  e manifestazioni  .

 In altri termini  hanno avuto l'intelligenza,  la caparbietà di andare avanti nonostante  "certi

foggiani".

Consentitemi alla fine di ricordare una citazione di Italo Calvino che penso calzi..


«L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».

Italo Calvino, Le città invisibili







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