lunedì 18 febbraio 2008

AGRIGENTO. Era stato condannato nel 2004 a 6 anni e 4 mesi per aver stuprato tre sorelline di Aragona. Ma in galera ci è rimasto solo UN anno!


AGRIGENTO - Vincenzo Iacono resta in carcere. Il gip del tribunale di Agrigento, Walter Carlisi, ha convalidato l'arresto del pizzaiolo di 45 anni che questa mattina durante l'interrogatorio ha ammesso di aver stuprato la bimba di quattro anni. "E' stato un raptus e l'ho violentata" ha detto l'uomo arrestato venerdì notte dai carabinieri.

L'interrogatorio è durato tre ore e mezza e alla fine l'uomo ha ammesso di aver violentato la bambina raccontando anche particolari che gli inquirenti definiscono "raccapriccianti". L'uomo rimane in isolamento in carcere per evitare che possa essere vittima di violenze da parte di altri detenuti.

All'interrogatorio nella casa circondariale di contrada Petrusa hanno assistito il legale di Iacono, Raimondo Cipolla e il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Adriano Scudieri, il pm che ha firmato il provvedimento di fermo eseguito venerdì scorso dai carabinieri di Agrigento.

Iacono era stato arrestato nella notte tra venerdì e sabato dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una bimba di quattro anni. L'uomo, che nel 2004 era già stato arrestato per violenza nei confronti di una bimba di 11 anni e di due gemelline di otto, era stato scarcerato nel 2005 ed era sottoposto all'obbligo di firma pur avendo subito una condanna in prima grado a sei anni e quattro mesi di reclusione.

L'uomo, secondo quanto emerso dalle indagini, si era presentato in caserma per la firma insieme alla sua piccola vittima. Poi ha consumato la violenza. E' stata la madre della bimba a denunciare l'accaduto ai carabinieri dopo che la bambina tra le lacrime le aveva raccontato tutto. Gli esami medici hanno confermato le lesioni sulla bimba.


PS.mettetelo dentro e buttate la chiave!

Vi esorto a sputacchiare la sua foto!

venerdì 1 febbraio 2008

Le scelte politiche in senso lato sono determinate dalla biologia.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra? Una questione di geni, si potrebbe rispondere al quesito posto da Giorgio Gaber in una celebre canzone. Lasciate perdere infatti l'educazione, la ragione, la formazione e l'ambiente in cui si è cresciuti: le convinzioni politiche di ciascuno sono dettate dai geni, e non dal bagaglio culturale e ideologico. Ne è convinto il ricercatore John Alford della Rice University di Houston, in Texas, dopo aver condotto uno studio su 30 mila gemelli identici e non.

"Politica, religione, energia nucleare, diritti delle minoranze. Le posizioni di ciascuno di noi - dice convinto dalle pagine del New Scientist - sono scritte nel nostro Dna e ben radicate nel profondo del nostro cervello. E resistono a qualsiasi argomento della ragione".

Dunque, le scelte politiche in senso lato sono determinate dalla biologia. "Quindi provare a persuadere qualcuno a cambiare orientamento, pur facendo appello ad argomenti razionali - assicura - è un po' come convincere chi ha gli occhi marroni ad averli di un altro colore".

Le conclusioni, che per lo scienziato "sovvertono quanto sostenuto finora sulle capacità della persuasione", sono il frutto dell'analisi delle risposte dei gemelli ad alcune domande d'argomento politico e sociale. "Ebbene - prosegue Alford - di fronte allo stesso quesito i gemelli identici, con lo stesso Dna, molto più frequentemente rispondevano allo stesso modo, che non i gemelli eterozigoti".

Le conclusioni sono in parte confermate da altre ricerche precedenti che avrebbero dimostrato tracciati cerebrali differenti tra conservatori e liberali. "Spesso - dice Alford - spendiamo molta energia cercando di convincere delle nostre ragioni e idee chi la pensa diversamente. E spesso siamo portati a pensare che le loro posizioni siano il frutto di cattiva informazione od ostinazione. Invece - conclude - dovremmo rassegnarci al fatto che il loro Dna potrebbe aver determinato le loro scelte".

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