mercoledì 29 dicembre 2021

Almanacchi, almanacchi nuovi! Speranze per l'anno 2022.



In questi giorni di fine anno , mi è tornata in mente il famoso dialogo tra il "Venditore di Almanacchi", 

di leopardiana memoria, ed un passante. Non sarò originale però sicuramente, tale dialogo, offre spunti 

di riflessioni interessanti e non banali . 

Il dialogo è tratto dalle "Operette morali" pubblicate nel 1834.




Passante al Venditore: "Credete che sarà felice quest'anno nuovo"?

Venditore: "Sicuramente illustrissimo, felicissimo"!

A questo punto  il passante (Leopardi) incalza il venditore con alcune domande riguardanti la vita 

passata.

Ecco presentarsi nel venditore una amara verità che riguarda  gli anni suoi  trascorsi che non sono stati 

poi così tanto belli da volerli rivivere.

Estrapolando il tutto e rapportandolo ai giorni nostri , come dare torto a questa configurazione di vita 

passata  dopo  ciò che abbiamo vissuto negli ultimi due anni di pandemia? 

In effetti la vita passata non è da considerarsi cosa bella a tutto tondo.

 E' bello ,invece, il futuro .

Questa è in effetti la umana "speranza". Proiettarsi in un futuro che rappresenti un barlume di bello e di 

felicità!

Se dobbiamo essere sinceri,  positività  per il prossimo futuro, non se ne trovano in giro tante , ma 

assumerebbe un contorno pessimistico e un negativo pensiero  rinunciare a guardare avanti con una 

certa fiducia.

La speranza è come una piantina che va curata e spesso innaffiata.

Non bisogna privarsene. Ci aiuta a vivere.


Felice 2022.


Salvatore Valerio

  

  


giovedì 23 dicembre 2021

Il Natale del 2021 tra riprese pandemiche e laiche santificazioni.

Per il secondo  anno consecutivo vivremo la ricorrenza del Santo Natale con limitazioni, legate alla quarta ondata di questa maledetta pandemia.

Il raccoglimento, la riflessione ed i riti legati alle nostre tradizioni, che riguardano la nascita di Gesù, possono lenire quel senso di impotenza e di perplessità tipico di questi delicati momenti della storia dell'uomo. D'altro canto non è vero che il Natale è un momento intimo che genera gioia, letizia e luce universale nei momenti bui ?

Il Natale ,  la nascita di nostro Signore, rappresenta  la speranza e fa parte della nostra identità non solo religiosa. Qualche settimana fa l'Unione Europea ha creato un certo sconcerto quando ha deciso di cancellare ogni riferimento al Natale ed ai relativi nomi che evocano il cristianesimo. Successivamente

si è fatto un passo indietro, ma lo sconcerto è rimasto.

Le reali intenzioni dei funzionari e dei politici di Bruxelles che dovrebbero gestire il nostro destino, quali sono? La risposta è stata : " non si vogliono discriminare le altre religioni".

In altri termini, con l'intenzione di non voler discriminare gli altri, si discrimina chi è all'origine della stessa identità del Vecchio Continente.

A proposito di alti funzionari, da giorni impazza il  il nome di Mario Draghi tra i possibili papabili per il Colle. Recentemente si è auto nominato " nonno delle Istituzioni" e più di un osservatore politico ha visto in  questa frase un messaggio a chi pensa a lui per la carica più alto dello Stato.

Intorno al nome di Mario Draghi vige una sorta di santificazione, spropositata a nostro avviso.

Certo che se i parametri sono quelli relativi allo scorso Presidente del Consiglio la sua figura si erge come un gigante.

Come sembrano lontani i tempi in cui l'attuale Presidente del Consiglio negli anni '90 pianificò sul Panfilo della Regina Elisabetta (Britannia) insieme a quella che venne considerata "l'elite dell'alta finanza internazionale " la svendita dell'Italia ! Il mistero e/o  la domanda se ci fosse o meno Beppe Grillo sul  Britannia  ci interessa relativamente. 

Sembrano lontani questi tempi ma  si ricordano le esternazioni dell'allora Presidente Cossiga:


… Chi è stato socio della Goldman & Sachs, grande banca d’affari americana, e male, molto male, io feci ad appoggiarne, quasi a imporne la candidatura [alla Banca d’Italia] a Silvio Berlusconi, male, molto male! …

… Draghi è il liquidatore, dopo la famosa crociera sul Britannia, dell’industria pubblica, la svendita dell’industria pubblica italiana, quand’era direttore generale del Tesoro …

… Svenderebbe quel che rimane: Finmeccanica, l’Enel, l’Eni, e certamente ai suoi ex comparuzzi di Goldman & Sachs …”.



Pensiamo di fare cosa utile nei confronti di chi ha perso la memoria e continua a santificare, considerandolo un salvatore della Patria, chi con molta probabilità, non lo merita. Probabilmente questi aspetti denotano ,molto semplicemente ed  in maniera plastica, la crisi dei partiti e della politica che non riesce a proporre qualcuno di "presentabile"  

Buon Natale.

(SV)


  

domenica 12 dicembre 2021

Giornata di chiusura, oggi, domenica 12 dicembre, per la 23a edizione di Atreju.


 E' diventata per la politica italiana ,non solo per la Destra, un evento di grossa rilevanza politica nazionale..
Oggi volge al termine.
I temi trattati sono stati tanti e tutti di un certo interesse  e spessore sociopolitico .
Tanti i politici intervenuti , di tutte le aree politiche a dimostrazione ( se ce ne fosse bisogno) che Fratelli d'Italia è un laboratorio politico di tutto rispetto. Non si chiude in se stesso ma si apre all'ascolto di tutti , in quanto  il bene della Nazione interessa tutti indistintamente al di là della propria visione politica.
L'essenza  della visione politica di Fratelli d'Italia è stata sempre questa.

a.
Bisogna prepararsi ad impegni importanti. Nell'immediato ci sarà l'elezione del Presidente della Repubblica, successivamente ci saranno le elezioni politiche che danno attualmente in vantaggio l'area di centro destra in cui il partito della Meloni giocherà un ruolo centrale.
 In altri termini bisogna prepararsi a guidare prossimamente le sorti d'Italia. Cosa non facile, impegnativa e delicata.
Un pensiero personale : tutto ciò che di positivo emerge da questa "kermesse" si trasformi come forza propulsiva sui singoli territori. Anche , se non soprattutto, su una scelta più oculata  delle persone da parte della classe dirigente, sulla scorta di antipatici (con danno di immagine)  avvenimenti che hanno riguardato determinati  territori della Puglia . 
Arrivederci al prossimo Atreju con la speranza di esserci lasciati alle spalle la Pandemia e tanti luoghi comuni divisivi che non hanno fatto il bene dell'Italia. 
Tempo fa Giorgia Meloni sostenne che Atreju era da considerare una festa di parte e non di partito. 
Ci piace pensare che oggi sia considerata la festa di tutti coloro che si battono per il futuro, l'dentità e la dignità della Nazione.

Salvatore Valerio  dell'Assemblea Nazionale di FdI,

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