giovedì 30 ottobre 2008

Verità e "stronzate" sul Decreto Gelmini.

Il decreto Gelmini sulla scuola è legge. Il Senato ha approvato ieri con 162 voti favorevoli, 134 contrari e 3 astenuti il provvedimento che porta il nome del ministro dell'Istruzione. Il sì definitivo è arrivato al termine di una due giorni di fuoco nell'aula di palazzo Madama, con l'ostruzionismo dell'opposizione, e dopo settimane di proteste di piazza fra scontri e occupazioni. Ecco tutte le bugie sulla riforma.

VERO

Maestro unico Nelle scuole elementari torna il maestro unico.
Le classi funzioneranno per 24 ore alla settimana.
Le ore di straordinario all'insegnante nel 2009 verranno pagate con il fondo di istituto, che sarà poi reintegrato dal ministero dell'Istruzione.

Tempo pieno Con il maestro unico il tempo pieno aumenterà. Infatti passando da due insegnanti a uno si avranno più docenti a disposizione e si potranno aumentare del 50% le classi che possono usufruire del tempo pieno.

Voto in condotta Torna il voto in condotta: farà media con i voti conseguiti nelle diverse materie scolastiche, e se sarà inferiore al 6 determinerà la bocciatura dell'alunno.

Educazione civica L'apprendimento della Costituzione diventa uno dei cardini dell'educazione. Viene infatti reintrodotto lo studio dell'educazione civica, che diventa materia obbligatoria. Il nome della disciplina sarà "Cittadinanza e Costituzione".

FALSO

Tagli agli stipendi Nessuna diminuzione sui salari dei docenti: grazie alla stretta sulle spese aumenteranno gli stipendi. Si tratta di 2 miliardi da dividere fra innovazione e gratifiche ai docenti. Dal 2012 il "premio" sarà destinato a 257 mila insegnanti.

Classi per stranieri La proposta della Lega, approvata dalla Camera, è solo una mozione al decreto che non ha effetto concreto ma solo una valenza politica. La mozione parla di un eventuale test di ingresso per verificare lo stato di conoscenza della lingua italiana.

Licenziamenti Tecnicamente non verrà licenziato nessuno. Nei tre anni (2009 - 2011) gli interventi ricadono solo sui posti a tempo determinato. Per gli insegnanti la riduzione riguarda 87.400 cattedre. Per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario 42.500 posti.

Meno docenti per i disabili Non viene attaccata la quota degli insegnanti di sostegno per gli alunni diversamente abili. Si tratta di circa 90mila docenti. Anzi, nelle ultime assunzioni la quota dei docenti di sostegno è stata tra le più ampie.

Scompare la lingua inglese Nelle scuole elementari rimane lo studio della lingua inglese. Dall'anno prossimo sarà affidato a un docente specializzato, che affiancherà il maestro unico, così come accadrà per l'insegnamento di religione, educazione fisica e informatica.

domenica 26 ottobre 2008

Dopo i duemilioni?-pardon-un milioneemezzo?pardon-un milione? Scusate 500 mila? Ah, si 200 mila, intervenuti ieri al Circo Massimo di Roma...




Tratto da IlGiornale: La Questura dice che in piazza c’erano 200mila persone. Gli organizzatori dicono che erano due milioni e mezzo. È la solita mazurka del numeretto. Scusateci, ma noi non partecipiamo. Potremmo sottolineare l’abissale differenza delle stime, anche perché due milioni e 300mila persone sono difficili da non vedere (saranno andate alla toilette tutte insieme mentre contavano i poliziotti? O si sono moltiplicate per partenogenesi quando contavano i veltroniani?). Oppure potremmo ricordare che il Circo Massimo non contiene più di 300mila persone, nemmeno schiacciate come le sardine Nostromo con 120 grammi d’olio d’oliva. Ma non è questo il punto.

Diciamo pure che la manifestazione di ieri è stata un successo. E soprattutto diciamo che non si può che essere soddisfatti quando tanta gente scende in piazza per manifestare le sue idee senza spaccare le vetrine, come spesso è successo in passato nei cortei della sinistra, e senza usare gli agenti della pubblica sicurezza come bersaglio mobile o tapis roulant. Diciamolo pure. Però, poi, non si puòdimenticare che ieri in piazza era rappresentata solo la minoranza del Paese. E che il resto d’Italia, i 56 milioni che sono rimasti a casa o sono andati a fare shopping o ad accompagnare i figli alla partita d calcio, per la stragrande maggioranza non si riconosce nei simboli e negli slogan del Circo Massimo, ma al contrario continua a ribadire giorno per giorno la propria fiducia nel governo.

Spesso si è fatto riferimento, in questi giorni, alla manifestazione del centrodestra di due anni fa. Ma fra le due c’è una differenza abissale. Allora il centrosinistra usciva da un sostanziale pareggio alle urne. E non aver riconosciuto quel risultato è stato uno degli errori più devastanti non soltanto per il governo Prodi, che infatti non resse alla prova della realtà, ma anche per il Paese. Allora l’Italia era spaccata a metà. Oggi non èpiù così. Veltroni lo sa.

Non può dimenticare la batosta elettorale che il Pd ha subito solo sei mesi fa, non può dimenticare i numeri in Parlamento che di quel voto sono l’espressione. Non può dimenticare che il suo bel corteo si è svolto nella Roma che lui ha appena perso, rovinosamente e clamorosamente. Non può dimenticare il giudizio impietoso dei suoi concittadini- elettori. E non può dimenticare il risultato dei sondaggi, persino quelli di Repubblica, che quotidianamente confermano un plebiscito nei confronti del governo e del suo premier con percentuali quasi imbarazzanti e danno invece il Pd ormai sotto il 30 per cento.

Duecentomila o due milioni di persone in piazza fanno una bella festa, si capisce. Evviva. Ma il Paese è da un’altra parte. Veltroni lo sa. E infatti ieri non ha fatto un discorso al Paese: ha fatto un discorso di partito, quasi di corrente di partito. Ha trasformato il corteo in una specie di congresso all’aperto del Pd per avere una legittimazione dal basso alla sua leadership morente. Nessuna nuova idea, nessuna proposta. Al massimo la riproposizione del vecchio e ormai consunto schema berlingueriano della superiorità morale della sinistra («Qui c’è l’Italia migliore»), che sicandida a governare non in base a un programma, ma in virtù di una specie di benedizione scesa da non si sa quale cielo rosso. E ci vuole un bel coraggio dopo quello che hanno inciuciato con banche e banchieri…
I banchieri, appunto, ricordate? Oggi sono al centro della bufera finanziaria, un anno fa invece si mettevano disciplinatamente in fila per le primarie del Pd. Fu anche quella una bella festa di democrazia. C’era tanta gente in coda. E tanta gente riempì le piazze, qualche mese dopo, in campagna elettorale mentre Veltroni girava in pullman, da una provincia all’altra, tanto che lui alla fine s’illuse della possibilità del «sorpasso». Le piazze erano piene, ma le urne rimasero vuote. Perché il problema è tutto qui: per moltiplicare per dieci le presenze del Circo Massimo bastano due lanci d’agenzia e un po’ di giornalisti amici. Per moltiplicare per dieci i voti alle elezioni, certe volte, non bastano nemmeno i brogli.

lunedì 20 ottobre 2008

IL CHIASSO INTORNO ALLA PIAZZA E I CRETINI SENZA MEMORIA STORICA.


Sabato scorso 18 ottobre è stata inaugurata a Foggia la "nuova" Piazza
Giordano. Ne sono state dette tante intorno a questa piazza che io personalmente
ritengo alquanto brutta, fredda e poco fruibile. Il giornalista Ernesto Tardivo
della Gazzetta del Mezzogiorno nella pagina locale afferma"Il grande Giordano sembrava più affascinante, austero nel bel mezzo di un colpo d'occhio....etc..
etc...Bella piazza, così non staremo più a sentire i cretini di turno abbarbicati
al concetto che la storia non vada mai aggiornata...
A parte il fatto che il "cretino" sarà Lei che evidentemente non ha percepito nelle
critiche un sentimento diffuso non di "aggiornamento della memoria"(oltretutto la memoria non va aggiornata tutt'alpiù rinverdita) ma di distruzione della stessa .
Basti pensare ad una città senza memoria come Foggia distrutta da terremoti e bombardamenti degli (alleati?)Americani e dai pessimi politici che ultimamente ha
avuto.Un esempio di memoria storica dimenticata è l'IRIP quello che i foggiani
chiamano "Cavalli Stalloni" dove per decenni venivano salvaguardate le razze autocnone tra cui campeggiava il "Cavallo Murgese" e oggi si è dato spazio negli stessi edifici alle aule della facoltà di economia...
Chiudo questo post con un articolo apparso su un giornale locale a firma di un architetto (quindi un adetto ai lavori) sulla nuova piazza:


…perfino lo sguardo di Umberto Giordano, che aveva nottetempo coperto se stesso e le sue creature,sgomento per la piega che avevano preso i lavori, appare spento e annichilito, il sorriso rassegnato.
Non sono rassegnati i cittadini che hanno chiesto e non ottenuto e che vigileranno per tempo perchè non si operino altri attentati alla cultura e alla tradizione da parte dei “senza storia” e perchè si ponga fine alle spese ingiustificate e agli sprechi in un momento in cui più alte sono le
istanze sociali ed i bisogni dei più deboli.
Giuseppe Messina
Architetto

sabato 11 ottobre 2008

IL BALLO DEL POTERE.




"il ballo del potere"
(F.Battiato)
ti muovi sulla destra
poi sulla sinistra
resti immobile sul centro e
provi a fare un
giro su te stesso un giro su te stesso
su te stesso su te stesso
su te stesso su te stesso
su te stesso su te stesso su te stesso
fingi di riandare avanti con un s-
poi a sinistra con la finta
che stai andando a destra
che stai andando a destra andando a
destra andando a
destra andando a destra andando a
destra andando a destra andando a
destra andando a destra andando a
destra
poi si aggiungono i pensieri
con un movimento indipendente
dalla testa dalle gambe
con un movimento dissociato
dalla testa dalla testa
dalla testa dalla testa
dalla testa dalla testa
dalla testa
riti dei dell'africa
si siedono per terra
con un grido di socialita'
tranquilli fumano l'erba
ti muovi sulla destra
poi sulla sinistra
resti immobile sul centro e
provi a fare un
giro su te stesso un
giro su te stesso
giro su te stesso un
giro su te stesso
fingi di riandare avanti con un salto
poi a sinistra con la finta
che stai andando a destra
che stai andando a destra
poi si aggiungono i pensieri
con un movimento indipendente
dalla testa dalle gambe
con un movimento dissociato
dalla testa dalle gambe
diavoli geni d'australia
si stendono sulla terra
con un rito di fertilita'
ti lasciano il loro sperma
ti muovi sulla destra
poi sulla sinistra
resti immobile sul centro e
provi a fare un
ti muovi sulla destra
su te stesso su te stesso
su te stesso su te stesso
su te stesso su te stesso......
...................
...................

lunedì 6 ottobre 2008

L'AIDS NON E'ANCORA STATO SCONFITTO!


Soddisfazione” per il premio Nobel a Luc Montagner, che “ha reso l’Aids una malattia non più mortale”, ma attenzione al messaggio, specie per i più giovani: di Aids non si guarisce, e malgrado i processi prodigiosi della medicina la qualità della vita è danneggiata anche pesantemente dalle terapie antiretorivrali.

Il Sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio commenta così l’assegnazione dei premi Nobel per la Medicina, che quest’anno hanno premiato proprio gli scopritori dell’Aids e del papillomavirus. “Tra i giovani c’è una ridotta percezione del rischio — segnala Fazio — e non vorrei che l’enfasi data a questo meritatissimo Nobel faccia capire che l’Aids non è più un problema, che è una malattia curabile”. È vero, grazie anche al lavoro di Montagnier, che “l’Aids non è più una malattia mortale, ma gli antiretrovirali sono una terapia pesante, che condiziona la qualità della vita e soprattutto che dura tutta la vita”. Quanto ai fondi per la ricerca, Fazio ricorda che in Italia la situazione è buona: “Per la ricerca facciamo molto. La Commissione Aids ha stanziato 10 milioni di euro in due anni, credo non sia poco”.

AGI

venerdì 3 ottobre 2008

La crisi del liberismo.Ovvero quando il profitto è fine a se stesso...non produce nulla di buono!



NON SEGUIRE IL SISTEMA AMERICANO.
MILANO (Reuters) - Di fronte alle difficoltà del sistema bancario e alle tensioni sui mercati finanziari è corretto un intervento pubblico "immediato, massiccio e senza esitazioni" ma al modello Usa è preferibile quello di una diretta partecipazione nel capitale.

Lo scrive in un intervento sul 'Corriere della Sera' il consigliere esecutivo Bce Lorenzo Bini Smaghi, secondo cui "non è giusto usare i soldi dei contribuenti per salvare le banche che hanno fatto lauti profitti in passato".

"Perciò l'intervento pubblico non deve mirare a riacquistare titoli spazzatura delle banche, come nel progetto americano iniziale" spiega.

Secondo Bini Smaghi lo schema Usa - un pacchetto da 700 miliardi di dollari per il salvataggio di Wall Street che torna questa sera all'esame della Camera - mette in luce il problema dell'azzardo morale, "rischia di premiare comportamenti spregiudicati dei manager e non sufficientemente prudenti da parte degli azionisti".

Il timore che il piano Usa non riesca a rilanciare la prima economia mondiale fugando lo spettro di recessione ha punito ieri gravemente gli indici delle borse Usa.

"E' preferibile invece intervenire sul capitale, come è stato fatto ad esempio con la banca belga Fortis nell'ultimo fine settimana" continua.

L'istituto di credito belga-olandese è stato parzialmente nazionalizzato domenica scorsa attraverso un'iniezione di 11,2 miliardi di euro.

Una diretta partecipazione azionaria negli istituti di credito metterebbe inoltre i governi nelle condizioni di poter allontanare i vertici in caso di dubbi sulla responsabilità delle difficoltà.

"Dopo il salvataggio e la ristrutturazione la banca può essere rimessa sul mercato e, dati i prezzi attualmente in vigore, si potrebbe anche generare una plusvalenza. In questo modo non vengono penalizzati né i contribuenti né i risparmiatori" continua il consigliere Bce.

Al fine di evitare distorsioni, conclude, occorre però che l'intervento statale sia coordinato a livello Ue.

In agenda domani pomeriggio a Parigi il vertice dei paesi europei del G8 dedicato alla discussione sulla crisi finanziaria.

In un'intervista concessa stamane ai microfoni di 'Europe 1' il presidente Bce Jean-Claude Trichet auspica che dall'incontro di domani - cui oltre ai vertici di Francia, Germania, Italia e Regno Unito partecipano anche i presidenti Bce, Commissione ed Eurogruppo - si esca con un orientamento comune.

"Bisogna fare il possibile per preservare l'unità degli europei. Ho chiesto ai governi di essere al massimo reattivi quando noi stessi

Più popolari