giovedì 26 luglio 2018

I miei ricordi di Famiglia Cristiana .

Ricordi di ragazzino: la mia cara nonna Eugenia che viene la Domenica a farci visita  portando  con sé una rivista chiamata "Famiglia Cristiana" acquistata in chiesa dopo aver assistito alla messa.

Io, allora ragazzino introverso, trovavo nella lettura di tutto ciò che arrivava a "tiro", un utile sfogo e ritrovo interiore.

Era anche l'epoca del "Corriere dei Piccoli" di cui leggevo solo la pagina relativa allo sport. Io a 12 anni mi sentivo già "grande"e, quindi, venivo attratto dalle riviste che leggevano gli adulti. Si stava attraversando un momento  epocale:  il 1968. Nel '68 c'era tanta roba, prevalentemente "contro":contro la società dei padri,contro l'Autorità, la Borghesia anche contro la Chiesa. Una società che veniva contestata dal mondo giovanile.    

Anche sulla Rivista Cattolica c'era un accenno alla  società che stava cambiando. 

Oggi apprendo della copertina di Famiglia Cristiana che considera Salvini Satana.

Salvini può piacere o non piacere ma resta un dato di fatto, una rappresentazione brutta e goffa  di quella prima pagina che è simile ad un autogoal.

Basterebbe ricordare le campagne (insieme alla Meloni) per il Crocifisso, per la Famiglia Naturale. Ma evidentemente non basta.

Questa rivista ha preso da tempo una deriva "sinistra" basti vedere le copertine di qualche tempo fa. 

Per l'ambiente ecclesiastico non è un buon momento.

Pedofilia e non solo.
 

E' cronaca recente:  le disgustose e turpi azioni di pedofilia nei confronti di una bambina di 10 anni da parte di un parroco di una chiesa in provincia di Firenze.

Ovviamente non si può generalizzare , ci sono anche esempi diversi di persone eccezionali che ci dovrebbero avvicinare alla Chiesa.

Non oso immaginare cosa potrebbe dire oggi la mia bella ed amabile  nonnina dal carattere austero irreprensibile  su questi fatti.

Probabilmente  oggi non acquisterebbe quella rivista.




         Giacomo Alberiore fondatore della rivista:
  
« Famiglia Cristiana non dovrà parlare di religione cristiana, ma di tutto cristianamente. »

Evidentemente tutto questo è stato disatteso.

Salvatore Valerio.

  


     

mercoledì 25 luglio 2018

La Democrazia vista da Casaleggio.

Per Casaleggio inutile votare.

Basta un WI-FI.

E poi c'è la piattaforma Rousseau madre di tutte le democrazie!

Con tutta la buona volontà nel vedere il buono nel nuovo che avanza, queste affermazioni mi fanno 

pensare ed in verità mi preoccupano non poco.

(SV)

domenica 22 luglio 2018

Il Manifesto dello sciacalaggio.


Devo essere sincero, molte volte il Manifesto ha avuto nei titoli dei suoi editoriali una maestria ed una sottigliezza ed intelligenza al di là di ogni considerazione politica di parte, ma questa volta mi sento di contestare in maniera decisa questo titolo,messo su per denigrare, infangare l'immagine di una persona in fin di vita.
Il concetto di Pietà , quel sentimento di compassione e rispetto non è da tutti , non è per tutti.
La cosa suona strana, se analizziamo quel senso di Umanità che "loro" pensano di avere solo nei confronti degli Extracomunitari e per difendere questi,  tutti coloro i quali nutrono perplessità su gli ingressi facili nella nostra Nazione sono da considerarsi delle persone Inumane, Razziste, Fasciste etc etc.
"L'uomo dal maglioncino"non è esente da colpe come ognuno di noi. Ma inserire un titolo così per una persona in fin di vita mi sembra davvero di cattivo gusto oltre offensivo per la sua famiglia.
Bisogna saper scindere il rispetto della vita umana, da qualsiasi altro percorso politico o lavorativo/imprenditoriale  che per quanto importante resta sempre un percorso umano.
Confondere la libertà espressiva con lo sciacalaggio più meschino è cosa brutta, è cosa inumana.

Salvatore Valerio

 
 

sabato 21 luglio 2018

Foggia Giovedì 22 luglio 1943 . I resti di una città in ginocchio.

Sono circa le 9 e 40. 

Nella estesa pianura del Tavoliere brillano, nel riverbero del sole, 40 fortezze volanti e 50 aerei da mitragliamento.

Le bombe iniziano a cadere in diversi punti della città in maniera simultanea . 

Sarà il giorno del Massacro: 7643 morti.

Una delle storie più tristi di quel maledetto 22 luglio si raccontano nella Stazione Ferroviaria di Foggia e nella Villa Comunale.

Morti, feriti, una città in agonia. Tutto ciò aveva avuto un'anteprima nel maggio del 1943. 

Tante le storie raccontate e tante che mai lo saranno per due ordini di motivazioni: 

la prima per cause puramente anagrafiche , la seconda per quel 

meccanismo di difesa,di rimozione, di tutte quelle cose brutte che la mente umana non concepisce per la  spietata efferatezza  e  crudeltà , sulle quali meglio metterci un salutare "coperchio". 

Il prossimo 22 luglio il  "Comitato Un Monumento a Ricordo delle vittime  del '43" sarà presente con una delegazione che insieme alle Istituzioni 

ricordaranno ed onoreranno il sacrificio di questi nostri sfortunati concittadini. 


In nostro augurio è che le generazioni future abbiano come riferimento la Pace che come dice B.Spinoza "non è l'assenza di guerra ma è una virtù, uno stato mentale , una disposizione alla benevolenza, confidenza e giustizia".


Quelle tragiche giornate sono ormai lontane, ma restano sempre, indelebilmente impresse nella nostra memoria e nel nostro cuore.

Il Presidente della Repubblica Antonio Segni.

Foggia ,22 novembre 1959. 



PER IL 
 "COMITATO  UN MONUMENTO A RICORDO DELLE VITTIME DEL '43 A FOGGIA." 

Salvatore Valerio

  

   

    

martedì 17 luglio 2018

Nato il 18 luglio.(Il mio Genetliaco).




Nel giorno del mio compleanno dedico ai miei amici e a tutti coloro che mi stimano e mi vogliono bene  

un pensiero sul tempo. La dedica è rivolta alla mia famiglia e a

tutti coloro che accompagnano e arricchiscono quotidianamente il mio cammino.

 “il tempo non è una persona che potremo raggiungere sulla strada quando se ne sarà andata, perciò 

onoriamolo con letizia e allegrezza di spirito quando ci passa accanto…"

Goethe




domenica 8 luglio 2018

Foggia.Un Museo della Memoria.

La memoria storica, sostiene Giovanni Greco ( scrittore,attore e regista teatrale italiano),

" è un diario, un salvadanaio dello spirito, che racconta i fatti più pregnanti della vicenda umana; ecco perché la storia diventa la memoria vivente del mondo intero. Non c'è futuro senza memoria.Distruggere la propria memoria (o non tenerne conto) equivale a distruggere la base della propria identità e della propria continuità nel tempo". 

Il "Comitato per un Monumento a ricordo delle vittime del 1943 a Foggia" di cui mi onoro di appartenere con altri amici,  ha fatto nel tempo sue,  queste belle considerazioni dello Scrittore.

Ecco che affiancato ad un Monumento che ricordi degnamente i nostri civili concittadini caduti (che speriamo sia quanto prima eretto) debba essere di supporto, per mantenere vivo il ricordo di quella tragica estate,  un sito, una location in cui non si disperdano tutti quei Cimeli, tutta quella oggettistica che è stata raccolta e catalogata nel tempo che rappresenta la nostra memoria  di quel periodo che per troppo tempo è rimasto in uno "strano" oblio.

Grazie alla sensibilità  del Sindaco e di tutta l'amministrazione comunale è stata data la possibilità di avviare questo progetto che in parte riscatta una città che viene alla ribalta esclusivamente per avvenimenti negativi ( busti di bronzo rubati, degrado etc). La zona prescelta per l'Ubicazione del Museo permanente è una zona simbolo di quegli avvenimenti che sconvolsero la nostra città : Il Pronao della Villa Comunale. L'obiettivo del Comitato è alquanto ambizioso e per tanti di noi una sorta di sogno che si avvera  dopo tanti "Incontri al Bar", tante discussioni, tante iniziative intraprese nel tempo, supportati sempre  da tanta volontà e senso civico da parte di tutti.

Dice il Presidente del Comitato Alberto Mangano:

 " provvederemo nei prossimi mesi con le nostre forze ma soprattutto con la nostra passione e volontà, all'allestimento del Museo cercando di valorizzare al meglio quel locale anche attraverso riferimenti culturali tendenti a fare emergere un forte senso di appartenenza".

Vogliate gradire il pregevole lavoro di qualche mese fa da parte dei componenti del Comitato , Pino D'Angelo, Claudio Manzi e Marco Scarpiello.Immagini inedite della Foggia del 1944. 

      Salvatore Valerio

sabato 7 luglio 2018

La rivista "Rolling Stone" ha "toppato".

Mi sembra di sentirlo Giorgio Gaber.  
Una personalità non riconducibile a nessuna ideologia.
Il suo riferimento specifico era essere fuori dal coro, un vero anticonformista.
Nel testo che ho voluto evidenziare c'è tutta la sua ironia verso il "Potere dei più buoni".
Oggi verrebbero chiamati "buonisti".
   E' di qualche giorno fa la presa di posizione della rivista "Rolling Stones" che a firma di tanti conformisti  con un copioso conto in banca,   evidenzia quel sentimento ruffiano e piacione,   che Gaber evidenziò come il Potere dei più buoni. 
 "Noi non siamo con Salvini" chi tace è complice.
Una non voluta pubblicità al Ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Ma la cosa che lascia davvero basiti è che diversi nomi comparsi sulla rivista sono stati aggiunti in maniera avventata, arbitraria e  scorretta.
Una di queste personalità tirate in ballo è il noto giornalista Enrico Mentana che smentisce sui Social di aver mai aderito a questa campagna , accusando la rivista in questione di essere scorretta e l'operazione "mediocre".
Insomma il tutto si è rivelato un boomerang ; diventano attuali i versi di questo brano di Gaber , che sbeffeggia il sinistrismo di maniera , i "radical chic" che manifestano atteggiamenti tendenti a riforme e cambiamenti politici più appariscenti e velleitari che sostanziali.

Ringraziamo Giorgio Gaber per ciò che ha rappresentato e rappresenta tutt'ora.
Cultore di libertà e di anticonformismo.
Affermare che ne sentiamo la mancanza può sembrare una considerazione banale ma che racchiude una grande verità.
A margine il testo del brano menzionato.Un manifesto contro una certa propensione ad adeguarsi a certi schemi propagandistici che ormai non fanno presa.  
Salvatore Valerio  




 Il Potere Dei Più Buoni - 1997/1998 1998/1999 1999/2000


La mia vita di ogni giorno
è preoccuparmi di ciò che ho intorno
sono sensibile e umano
probabilmente sono il più buono
Ho dentro il cuore un affetto vero
per i bambini del mondo intero
ogni tragedia nazionale è il mio terreno naturale
perché dovunque c'è sofferenza
sento la voce della mia coscienza

Penso ad un popolo multirazziale
ad uno stato molto solidale
che stanzi fondi in abbondanza
perché il mio motto è l'accoglienza
Penso al problema degli albanesi
dei marocchini dei senegalesi
bisogna dare appartamenti
ai clandestini e anche ai parenti
e per gli zingari degli albergoni
coi frigobar e le televisioni

E' il potere dei più buoni
é il potere dei più buoni
son già iscritto a più di mille associazioni
é il potere dei più buoni
e organizzo dovunque manifestazioni

G coro: è il potere dei più buoni
il potere dei più buoni
il potere dei più buoni
G coro: è il potere dei più buoni
il potere dei più buoni
il potere il potere dei più buoni

La mia vita di ogni giorno
è preoccuparmi di ciò che ho intorno
ho una passione travolgente
per gli animali e per l'ambiente
Penso alle vipere sempre più rare
e anche al rispetto per le zanzare
In questi tempi così immorali
io penso agli habitat naturali
penso alla cosa più importante
che è abbracciare le piante
Penso al ricupero dei criminali
delle puttane e dei transessuali
penso allo stress degli alluvionati
al tempo libero dei carcerati
Penso alle nuove povertà
che danno molta visibilità
penso che è bello sentirsi buoni
usando i soldi degli italiani
È il potere dei più buoni
è il potere dei più buoni
costruito sulle tragedie e sulle frustrazioni
è il potere dei più buoni
che un domani può venir buono per le elezioni
G coro: è il potere dei più buoni
il potere dei più buoni
il potere dei più buoni
G coro: è il potere dei più buoni
il potere dei più buoni
il potere il potere dei più buoni

Dall'album Un'Idiozia Conquistata a Fatica - 

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