domenica 20 febbraio 2011

Il contributo di Foggia per l'Unità d'Italia. Il ricordo di Leonardo Manzi.



Nelle celebrazioni si corre sempre il rischio di cadere nella retorica e nelle solite frasi utilizzate ad arte per suscitare forti emozioni.

Non penso sia retorico e fuori luogo ricordare (nonostante qualche storico ritiene che il Risorgimento e la sua idea non vada considerato oltre il 1943 ) i Caduti del novembre 1953 che hanno reso possibile, con il loro sacrificio, il coronamento di tutto il processo risorgimentale: unificare l'Italia liberandola dallo straniero.



Leonardo Manzi , nostro concittadino,annoverato tra i martiri triestini del novembre 1953, rappresenta certamente patrimonio prezioso per la nostra città , che diede la vita per affermare la profonda identità italiana che la festa del 17 marzo vuol far rivivere ed affermare.


E' l'occasione per poter onorare degnamente un figlio della nostra terra , che al pari di tanti eroi risorgimentali affermò con vigore il concetto di una "coscienza nazionale" e di altri eterni valori di umanità.






Salvatore Valerio



della Direzione Nazionale



Associazione Politico Culturale telematica Destra Razionale sapere aude

sabato 12 febbraio 2011

Manifestazione al femminile del 13 febbraio 2011.


Ipocrita manifestazione neo-femminista gestita dalla sinistra "contro" lo stile di vita di qualcuno, o reale esigenza bipartisan di manifestare per un richiamo (?) alla dignità femminile?
Vedremo, ma le sigle che hanno aderito e certe personalità della politica lasciano presagire che la prima delle mie due ipotesi sia quella più vicina alla realtà....

Salvatore Valerio

venerdì 11 febbraio 2011

150 anni dell'Unità d'Italia:ma che razza di celebrazione è?


Di tanto in tanto mi soffermo su qualche fatto che mi colpisce particolarmente e che appartiene alla cronaca di questi giorni.

Sono rimasto alquanto perplesso da qualche presa di posizione, secondo il mio modesto avviso sciocca , venuta fuori da personalità del mondo politico della cultura della imprenditoria a proposito della possibilità o meno di fare un giorno festivo nella data del 17 marzo data fatidica che ricorda i 150 anni dell'unità d'Italia.Verrà celebrata unicamente in questa giornata e solo in questo anno.



Le prese di posizioni negative da parte della Marcegaglia,da parte addirittura dal Presidente del Comitato dei Garanti dell'Unità d'Italia Giuliano Amato, da certi ambienti della sinistra (che si ricorda di essere patriottica solo per far dispetto al Governo ed alla Lega) e via discorrendo.

A tutto ciò ci si mette pure qualche leghista che con qualche neoborbonico contesta non solo questa giornata di festa ma addirittura la stessa Unità d'Italia.

Scopro solo adesso che anche il Ministro dell'Istruzione Pubblica si è espressa in maniera negativa per la giornata festiva nelle scuole. Allora siamo veramente alla frutta! Vogliamo poi parlare del Presidente della provincia di Bolzano che ritiene offensiva questa festa per "alcune minoranze austriache" della provincia di Bolzano?

Da tutto ciò si evince che il popolo italiano , un popolo di eroi ,di santi,di poeti, di artisti, di navigatori non riesce ad unirsi neanche di fronte ad una tale occasione che rappresenterebbe una sorta di buon segnale di risveglio,di rilancio in una Nazione messa maluccio, direi depressa.

Non è lavorando in quel giorno che si risolvono i problemi economici e di scarsa produttività dell'Italia.

Come dice Marcello Veneziani: "la vita dei popoli e delle persone ha bisogno anche di simboli ,di riti e di eventi per alimentare la loro autostima e la loro coesione".

Per tale ragione tali personalità avrebbero fatto meglio a tacere.


Salvatore Valerio

Del Direttivo Nazionale

Associazione Politico Culturale Destra Razionale sapere aude

mercoledì 9 febbraio 2011

10 febbraio 2011 -giornata del Ricordo-


Il dramma del popolo giuliano-dalmata fu scatenato «da un moto di odio e furia sanguinaria e un disegno annessionistico slavo che prevalse innanzitutto nel trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica».
«Oggi che in Italia abbiamo posto fine ad un non giustificabile silenzio, e che siamo impegnati in Europa a riconoscere nella Slovenia un'amichevole partner e nella Croazia un nuovo candidato all'ingresso nell'Unione , dobbiamo tuttavia ripetere con forza che dovunque, in seno al popolo italiano come nei rapporti tra i popoli, parte della riconciliazione, che fermamente vogliano, è la verità. È quello del Giorno del Ricordo è precisamente un solenne impegno di ristabilimento della verità».

Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano

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Anche quest'anno Destra Razionale sapere aude di Foggia commemora i martiri delle foibe.Si è pensato di commemorarli insieme al Comitato 10 febbraio, l'unico comitato ufficiale presente sul territorio.Ecco le iniziative: oggi è stata allestita la mostra a tema presso la sala di Palazzo Dogana che sarà visibile fino a giorno 12 febbraio. Nella giornata del 10 febbraio, invece, ricorderemo le vittime delle foibe partecipando alla messa presso la parrocchia del Carmine Nuovo alle 18,30.
Confermato l’impegno nelle scuole con la proiezione di un documentario a tema oltre alla distribuzione di opuscoli e fiocchi tricolore.
Confidiamo nella tua partecipazione

" Un popolo che dimentica i suoi martiri non può considerarsi tale”.

Vincenzo Tasso
Presidente Provinciale Associazione Culturale Destra Razionale sapere aude
Salvatore Valerio
della Dirigenza Nazionale della stessa Associazione

domenica 6 febbraio 2011

La passione insana della politica italiana: i "milioni".


Chi non ricorda il famoso libro di Marco Polo "il milione"che tra le tante cose fornite al lettore vi fu anche l'immagine più vera dell'Oriente vista dall'Occidente ? Vi chiederete :ma questo dove vuole arrivare?



Tutto è nato da una mia personale considerazione fatta all'indomani della esternazione di Bersani che preso da uno slancio di passione politica e da impeto antiberlusconiano qualche giorno fa affermò:"raccoglieremo 10 milioni di firme per mandar via Berlusconi!" che poi divennero 2 milioni sino ad arrivare ad un più realistico "1 milione" di firme.



Mi sono poi ricordato il Berlusconi del 1994, con la sua discesa in campo ci sarebbero stati 1 Milione di nuovi posti di lavoro!



Più "modesto" Bossi con i suoi 300 mila bergamaschi che lui avrebbe fermato dalla rivolta.



E dove lo mettiamo il Duce che affermò:"otto milioni di baionette impegnate da giovani intrepidi".



Si potrebbero mettere in risalto altri esempi come quelle delle piazze gremite di gente : ci sono due milioni di partecipanti"!

dicono gli organizzatori....ma secondo la Polizia 150.000!



L'unico "milione" a cui mi sento affezionato direi legato è quello di Marco Polo un po meno a quello del "Signor Bonaventura" per ragioni anagrafiche più che altro , sono un 55enne e ai miei tempi le sue avventure sul Corriere dei Piccoli erano già "cult".
Si questo è l'unico milione che mi piace , ma io non faccio mica testo... non sono un politico...


Salvatore Valerio

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