giovedì 30 novembre 2017

Nel nome della Patria vado a Trieste.

A Trieste sabato 2 e domenica 3 Dicembre vi saranno i 4000 delegati provenienti da tutta l'Italia che
affolleranno il Palarubini.
Il Congresso di Fratelli d'Italia.
Ci sarò anche io in quanto "grande elettore" così c'è scritto nello statuto..
In un contesto sociale e politico come quello attuale è giusto ancora  essere parte attiva in un partito politico ? A mio avviso la risposta è affermativa.
Non voglio scomodare il B.Brecht che afferma che il peggior analfabeta è quello politico , ma con la
massima obiettività vedendo tanti esempi negativi il consiglio di una persona saggia sarebbe di starne alla larga. Ma il punto nevralgico del discorso penso sia un altro ; io penso che la Politica si caratterizzi con la  passione e il sacrificio .Le idee non si impongono ma si propongono ed hanno valenza e credibilità  se chi le propone dimostra di farle proprie attraverso uno stile di vita coerente con le idee che professa. Sarei tacciato per ingenuo se pensassi che per intraprendere un certo percorso politico occorrano solo passione e sacrificio , si cadrebbe nello stesso errore di chi mette al primo posto il motto "onestà" "onestà". Oggi ci vuole anche altro , tra cui la conoscenza delle problematiche e le dovute risposte.

Mi sono formato nella sede missina di Cso Garibaldi a Foggia intitolata a Leonardo Manzi ,  Martire Triestino.Lui non fece tanti calcoli si lasciò trasportare dalla passione.
 Uno come lui la  incarnava la passione. La passione e l'amore per l'Italia.
Già ebbi a scrivere qualche anno fa:
  "... il giorno in cui si commemorano le vittime di tutti gli episodi legati alla repressione antiitaliana nelle zone occupate dall’esercito jugoslavo alla fine della II guerra mondiale. In questa data vengono anche ricordate  le vittime dei fatti del 5-6 novembre 1953, quando sei dimostranti italiani contro l’annessione di Trieste alla jugoslavia vennero uccisi dalla polizia inglese. Una di quelle sei vittime era un ragazzo foggiano, non ancora diciassettenne: si chiamava Leonardo Manzi, fu colpito con tre colpi di fucile stringendo a sé la bandiera italiana che cercava di sistemare in un luogo al quale non ci si doveva avvicinare; l'ultima fucilata lo raggiunse alla schiena, nel momento in cui gli amici stavano portandolo via a spalle dalla piazza. «Oggi - ci fa notare Salvatore Valerio - è importante anche ricordare il nostro eroe dimenticato, uno dei Martiri Triestini; morto a Trieste nel 1953 con la bandiera tricolore stretta tra le mani, al grido di "W l'Italia". Non è retorica o revanscismo nazionalista, ma un dovere per tutta la cittadinanza di Foggia  ricordare questo giovane foggiano morto per un ideale di Patria e non per aver provato l'ebrezza di squallidi paradisi artificiali. Inchiniamoci di fronte a questo nostro eroe pregando per la sua anima certamente salita in paradiso. Leonardo Manzi! Presente!».

Quindi la mia presenza a Trieste la sento come una chiamata e spero di poter dare anche un pur minimo apporto non solamente con la mia presenza, ma anche e soprattutto con qualche proposta a favore dei tanti Patrioti che oggi attendono risposte concrete.
Salvatore Valerio


                                                               I Moti Triestini del 1953





sabato 11 novembre 2017

11 novembre 1999. Foggia Viale Giotto. Il silenzio degli innocenti.

Viale Giotto. Una tragedia che rimane indelebile e che fa parte oramai  della storia della città di Foggia.



Grande e dignitosa fu la  risposta di una intera comunità che rispose con compostezza e con  uno slancio di solidarietà encomiabile , dal Sindaco all'ultimo cittadino.

E' stato da allora fatto davvero  tutto per evitare che  simili catastrofi possano ripetersi?
E' meglio non farsi troppe domande . Ce ne siamo fatte tante in questi anni.
                                          Monumento a ricordo dei caduti di Viale Giotto-



Ogni altra parola sarebbe superflua.
Il miglior modo per ricordare i nostri concittadini morti nel crollo è un rispettoso silenzio.
Solo il   silenzio ci accomuna a loro.
Il silenzio loro è il silenzio degli innocenti, ma il nostro  catalogabile solo come un silenzio  di rispetto.

Una prece.


Salvatore Valerio

venerdì 10 novembre 2017

Violenza .Chi di Spada ferisce....

La violenza di Spada (delinquente figlio di delinquenti di Ostia) accomunata ad una forza politica che si chiami Casa Pound o Pinco Pallo poco importa è sempre un esercizio facile oltre che meschino.
La violenza è violenza e va comunque condannata senza mezzi termini.
Il territorio dove è avvenuta questa esecrabile azione violenta verso un giornalista,  è da tempo terra di nessuno e solo  adesso il Ministro Minnitti ritiene di intervenire.

Da "signor nessuno" mi sono andato ad informare e leggo che questo energumeno si schierò nel 2015
apertamente con il Movimento 5 stelle e nessun giornalista , nessuna trasmissione si interessò a lui.
Aggiungo io , giustamente.
Diventa notizia quando il suddetto dichiara la sua simpatia verso Casa Pound.
Brutti, sporchi e cattivi!
La solita "tiritera" antifascista e tutto il suo solito bla...bla...bla... politically correct.
Ecco allora tutto il pandemonio che ne è nato.
Voglio subito chiarire che non mi interessa difendere Casa Pound . Si difendono da soli.
Il mio è un ragionamento .
Hanno suscitato inoltre un certo scalpore le esternazioni di Piernicola Silvis sui social.
Ecco cosa scrive su Facebook l'ex Questore e attuale Scrittore ( ottima penna) :

"Francesco Facchinetti a Nemo è schifato dalla testata di Spada. Wow.
 Perché non si è schifato anche mesi fa, quando un pregiudicato di Foggia con un'altra testata ha rotto il naso a un collega della questura di Foggia? 
Forse perché a uno sbirro è normale che capiti? 
Forse perché per un pregiudicato foggiano è normale esprimersi a testate?
 Forse perché non c'era la diretta tv?"


°°°°°°°

Una cosa è certa , la violenza chiama altra violenza che comunque è sempre condannabile , prescindendo da chi la subisce.
Negli ultimi giorni sono apparsi dei titoli di giornali molto evocativi in tal senso;
violenza scritta e verbale.
La gara a chi è più cretino non mi affascina.
La gara a chi la spara più grossa non mi entusiasma.
Diamoci tutti una calmata! 


Salvatore Valerio,







domenica 5 novembre 2017

Musumeci e l'importanza del voto siciliano.

Solo un poco attento osservatore politico può ritenere di scarsa rilevanza nazionale il voto siciliano.
Potrebbe rivelarsi importante per un futuro assetto del centrodestra nazionale.
Nello Musumeci ha buone possibilità di potercela fare .
Da parte mia , molto modestamente giunga un grosso in bocca al lupo a questa gran bella persona.
Persona navigata ed esperta che sa come muoversi nel difficile panorama politico attuale  ma  nel contempo un galantuomo , una persona per bene.
Ebbi modo , qualche anno fa di scambiare qualche parola con lui.
Scattò da  subito stima ed empatia.
Era una manifestazione celebrativa nel ricordo di Giorgio Almirante  in provincia di Foggia .
Gentile, preparato , si esprimeva con grande scioltezza e passione insieme ad una  autorevolezza
tipica  delle persone di altri tempi .
Tra le definizioni che dà di se stesso che mi hanno maggiormente colpito c'è quella in cui si lega all'essere "ontologicamente di destra".

Per i siciliani un ottima occasione per poter  voltar pagina con una persona che li rappresenterà degnamente  senza distinzione non solo con onestà,  ma con  ottime  capacità amministrative.



Salvatore Valerio

 

sabato 4 novembre 2017

Oggi 4 Novembre.

In una società, come la nostra, protesa sempre più al "mondialismo" che rifiuta anche piccole fiamme di sano nazionalismo,si celebra la giornata delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale, un tempo "Anniversario dell Vittoria" che evocava la prima guerra mondiale , una "vittoria mutilata".

Si tende a  rimuovere  tutto ciò che in qualche maniera riporti a particolari periodi storici nazionali.
Si tende a rimuovere certi valori .
Ma non è possibile rimuovere la Storia di un Popolo che ne configura anche l'identità. 
Non è possibile dimenticare chi si immolò per la Patria.

SV









A proposito del "ricordo":
"Le Istituzioni hanno il dovere di irrobustirlo, per consentire alla comunità nazionale di celebrare i propri valori. Giornata dell'Unità Nazionale, non soltanto delle Forze Armate: il ricordo degli eroi e delle battaglie della nostra storia risorgimentale non può andare disgiunto dal patrimonio di cultura, di lingua, di arte che ha cementato il popolo italiano, che lo ha portato ad essere libero e unito".
Il Presidente  Carlo Azelio Ciampi 






"Chi non ricorda non vive"
Giorgio Pasquali
Filologo

mercoledì 1 novembre 2017

Un atto che calpesta militanza e attività sociale.La chiusura della storica sede della destra di Colle Oppio da parte della Raggi.

Un'azione politica di estrema gravità , dove la legalità centra poco.

La meschina sindaca Raggi con una ordinanza sgombra la sede storica della Destra italiana di Colle Oppio attualmente occupata da Fratelli d'Italia AN..
Una donna, una politica che proviene da un movimento in cui non c'è ombra di memoria storica, ma il nulla.
Aver fatto tutto ciò in un periodo pre/elettorale denota la scarsa valenza ed efficacia politica che questa signora col suo movimento porta con sé.

Si scatena (giustamente ) sui social la polemica.

Viene sintetizzata con queste poche frasi da Paolo Ruotolo su facebook che condivido pienamente.


"Sacrificio, sudore, militanza e attività sociale non possono essere mortificati e calpestati con queste forme.
Sarebbe cosa buona e giusta se contro questa decisione scellerata tutti coloro i quali hanno un pezzo delle proprie radici dentro quel percorso, facessero sentire forte e chiara la propria voce.
Perché il sindaco di Roma ha colpito qualcosa di più di un semplice partito ".


SV

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