venerdì 12 agosto 2011

Alberto Moravia e gli "indifferenti" foggiani.


Foggia, la città che Alberto Moravia ( “Gli indifferenti”) classificò come una delle più brutte città al Mondo insieme a La Paz (Bolivia) e Calcutta (India) durante una conferenza negli anni 60.

Moravia si fermò a Foggia come il "Cristo" di Carlo Levi si fermò a Eboli.

Il famoso scrittore volle fornire un giudizio esclusivo per l'aspetto meramente urbanistico, o piuttosto voleva soffermarsi sull'aspetto sociologico, quello del foggiano pervaso spesso da una totale apatia e privo di ogni slancio civico e sociale? Io ritengo che la risposta sia in un mix di entrambe le cose. D'altra parte lo scrittore cosa ci vuol far capire con i suoi personaggi? Non è per caso vero che per tanti foggiani l'indifferenza è un modus vivendi, invece di essere considerata una malattia, una situazione dalla quale venir fuori subito? Non è forse vero che molti foggiani al pari dei personaggi di Moravia vivono ai margini dello squallore dove le passioni sono bandite e il tutto ruota intorno esclusivamente all'interesse?

In questi giorni, mi chiedevo, come classificherebbe Foggia, Alberto Moravia?

Una città che malgrado lamenti una disastrosa situazione amministrativa, è riuscita a perdere (grazie ai suoi amministratori "distratti") 7 milioni di euro di finanziamento regionale ai fini della riqualificazione urbana, per aver tardato nella presentazione del bando.

Una città dove il degrado è una costante.

Una città dove anche quest'anno la Festa del 15 agosto che festeggia La Madonna dei Sette Veli,trae le sue origini nel ceto più umile ma laborioso del capoluogo dauno, i foggiani non potranno venerarla nella Cattedrale (dal 2005 che la “Chiesa Madre” è chiusa per lavori in corso) . Addirittura è andata in fiamme qualche settimana fa la parte alta della torre campanaria (dolo?).

Una città che da tanti anni attende l'agibilità di un Teatro dedicato a uno dei più importanti compositori di tutti i tempi, il foggiano Umberto Giordano, esclusivamente per la negligenza perpetrata ad ogni livello.

Una città che ha un bell' Anfiteatro ( il Mediterraneo) che può ospitare circa 3150 spettatori,

nel maggio 2011 i lavori di adeguamento furono ultimati , tuttavia

ad oggi il teatro non è stato ancora restituito alla città.

Si intuiscie dove il nostro collocherebbe Foggia.

In conclusione ci vuole un'altro Moravia per stimolarci ?

Svegliamoci allora, e scrolliamoci di dosso questa infame "indifferenza".



Salvatore Valerio

2 commenti:

Fanoje ha detto...

Non è colpa del popolo umile se gli amministratori sono lascivi e corrotti. Foggia pone le basi della sua bellezza proprio nelle tradizioni popolari. Interesse ed egoismo sono il motore degli aridi, a Foggia come a Milano, a Roma, in tutta Italia. Guardiamo avanti

Anonimo ha detto...

Gli amministratori della città sono votati dai cittadini della stessa. Ergo sono lo specchio fedele di chi li ha voluti. Foggia, Puglia, Italia. Stesso discorso.

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