sabato 29 aprile 2023

Il primo maggio tra globalizzazione, umanesimo del lavoro e "concertone".


 Come considerare il lavoro oggi? Il filosofo Giovanni Gentile superando il concetto marxista del lavoro inteso esclusivamente come concezione legata ad una fredda e materiale economia, affermò che questo ( il lavoro) non va

scisso dalla stessa vita dell'uomo che è vita dello spirito, cultura..."“…il lavoro è appunto la natura stessa di questa vita spirituale in cui si spiega la cultura (…) – esso – “è l’atto in cui la libertà consiste” , esso è espressione dello spirito “perché l’uomo lavora da uomo” e “l’uomo è uomo da che lavora” cioè perché lavora. Questa impostazione fa scaturire il cosidetto “Umanesimo del lavoro”. Ma qualcuno si chiederà come far coniugare l 'Umanesimo del lavoro in una società globalizzata e in crisi come la nostra dove più che mai regna sovrano il profitto ?  

Del resto il profitto fine a sé stesso senza una partecipazione agli utili dell'azienda da parte di coloro che hanno contribuito al profitto, non serve al miglioramento delle condizioni di vita del lavoratore e della crescita socio economica della stessa società in cui vive.  Ma questi concetti possono essere attualiizzati nella società globalizzata di oggi?
Del resto 
Il lavoro al giorno d'oggi , oltre ad essere per molti giovani una chimera, è cambiato.
Ce ne siamo tutti resi conto durante il periodo pandemico.
Poi c'è stato il reddito di cittadinanza che ha spinto molti a lavorare in nero, con tutto ciò che ne consegue.
Diversi sono rimasti a casa sul divano.
Abbiamo appreso recentemente che ci sono anche i Consulenti di Immagine, una figura ai più sconosciuta portata agli onori della cronaca  non da un rappresentante dell'alta società, ma dalla rappresentante di un mondo che (a parole) si è sempre dimostrato vicino alle istanze del mondo del lavoro. Gente pagata a 300 euro all'ora contro una paga di un operaio che spesso non raggiunge 11 euro l'ora.
Intanto lavorando si continua a morire . Solo nel mese di gennaio di quest'anno sono morti sul lavoro 43 persone . Una società che si ritiene civile non può permetterlo.
In un mondo del lavoro  che cambia non cambiano però le gravi problematiche legate alla salute e alla sicurezza sul lavoro. 

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La Società ed i suoi riferimenti cambiano.
In meglio?
Non so rispondere.
So solo che con il cambio di riferimenti di un tempo in tanti si mostrano dubbiosi e si pongono tanti interrogativi.
Il dubbio viene da qualcuno ritenuto il punto  di partenza per poter trovare dei limiti da superare.
Chi ha dubbi ha più scelte da fare. Probabilmente ha una vita migliore .
Può scegliere da che parte stare e , in questo particolare contesto storico, è già tanto.  

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L'unica certezza, legata alla ricorrenza del primo maggio, è il cosìdetto "Concertone".
Un appuntamento che non manca dal 1990.
Questo evento   trasformerà, ci scommetto, il palco di San Giovanni in Laterano da musicale a politico con polemiche verso il Governo Meloni. 
Governo che si  sti segnalando  perché artefice di un buona ripresa economica.
Cosa ci fa dire questo?
Uno dei  metri di giudizio economico è "lo spread"  che è sceso da 236 a 175 punti base.
Inoltre la borsa ha anche avuto un incremento notevole.
Senza dimenticare il rilancio dell'Agroalimentare italiano.
Sono segnali che lasciano ben sperare. 
@salvatorevalerio

   


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