giovedì 20 dicembre 2018

Natale 2018 -Riflessioni amare.

Qualche giorno fa in maniera provocatoria, ma aperta ad ogni possibile considerazione, mi ponevo su Facebook alcune domande:

mi domando, al di là della retorica e delle frasi fatte, cosa rappresenta nel 2018 il Natale? 

Siamo pervasi da un relativismo molto accentuato che ci ha resi più cinici, forse anche più cattivi.

Ci sono anche tanti aspetti del più alto rappresentante del mondo cattolico che lasciano perplessi.

Questa festa dal punto di vista valoriale può ancora considerarsi un riferimento? 

Mi piacerebbe leggere un Vostro parere.

Mi sarei aspettato una caterva di considerazioni, anche da parte di persone non credenti ma  

evidentemente di tutto ciò  non interessa a nessuno!

Infatti ho ricevuto solo una risposta.

Certo che i Social sono una bella piazza virtuale, ma quando c'è da entrare in determinati 

argomenti ci si chiude a riccio.

Molto più facile parlare di calcio, del papà di questo o quell'altro personaggio politico, della 

politica in termine dispregiativo ed offensivo.


Eppure di agganci per poter entrare nella discussione attraverso spunti di riflessione, ce ne sono 

tanti e certi fatti di attualità lo dimostrano.

Si potrebbe parlare del presepe che fino a qualche decennio fa campeggiava in tante famiglie.

Un tempo considerato come simbolo del Natale ma anche delle nostre tradizioni che si perdono

nel tempo. 

Adesso è divenuto strumento di lotta politica, al pari del crocifisso.

Eppure il presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù.

Tale rappresentazione è simile nella raffigurazione ma è sempre diversa a seconda di chi

lo interpreta. Ha una storia secolare che si perde nella notte dei tempi e se la mia memoria non 

mi inganna non ha mai turbato nessuno sino a qualche decennio fa.  

il Presepe era la rappresentazione non solo della nascita di Cristo  ma anche di una famiglia che si fa

comunità. Una famiglia composta da padre madre e figlio.

"...Del presepe possono sentirsi offesi solo gli eredi di Erode,o quelli che a Gesù bambino preferiscono

Gesù abortino..." cit.M.Veneziani. 

LA CHIESA , il tempio cristiano per eccellenza, adesso diventa un luogo in cui si tende a

esercitare l'ideologia politica. Si canta- Bella Ciao!- al posto di tu "scendi dalle stelle", lo 

splendido canto religioso composto da Sant'Alfonso dei Liguori, uno dei canti di Natale

piu belli e famosi al mondo.



Italia culla di cultura non deve aver timore di offendere chi è ospite con i simboli della propria 

cultura. E' piuttosto chi è ospite che deve aver rispetto verso la Nazione ospitante. 

E poi buttarla in caciara politica per far dispetto a Salvini mi sembra davvero risibile.

Si è letto di tutto ! Anche che Gesù e Maria erano due profughi.

Non ho da aggiungere altro se non cercare di stemperare cattivi pensieri per  questi aspetti negativi pensando alla nascita  di nostro Signore che tra tante cose ci ha insegnato ad essere pazienti.


Chiudo augurando a tutti  che questa nascita, che si ripete ogni anno ,rappresenti plasticamente  

una nascita spirituale nei nostri cuori  con l'unico obiettivo di percorrere  la strada  del bene. 

AUGURI . 

Salvatore Valerio



  

   

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