Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
domenica 17 maggio 2020
Serie A legata alla curva...dei contagi - Solofoggia.it
Serie A legata alla curva...dei contagi - Solofoggia.it: di Salvatore Valerio In queste lunghe settimane di lockdown abbiamo vissuto in maniera surreale. Chi non era operatore sanitario o appartenente ad altre categorie, che con il loro lavoro hanno consentito che la nostra Nazione non si fermasse del tutto, è rimasto chiuso in casa, attenendosi alle normative governative . Ogni giorno intorno alle 18 eravamo in …
domenica 3 maggio 2020
La quarantena per il coronavirus e una testimonianza della storia di Foggia in un cassetto.
Tutti sperano nella ripresa delle attività, nella normalità, anche se dicono i virologi, dovremo convivere con il covid-19. Ci sarà una graduale ripresa alla vita normale, che per tantissimi significa un ritorno ad una cauta ripresa dei contatti umani,contraddistinti ancora da distanze materiali destinate a creare un argine al maledetto coronavirus.
Diciamola tutta , in queste settimane ci siamo inventati ogni cosa che potesse impegnare il nostro tempo, dalla rilettura dei nostri libri preferiti,ad un certo "attivismo" sui social sino ai tentativi di fare il pane in casa e della grande importanza del lievito madre.
Ma una delle vere sorprese della quarantena è stata, mentre si riordinavano cassetti e librerie, trovare dei documenti che avevi dimenticato di avere. Quelle cose che si conservano così bene , tanto da dimenticarne l'esistenza.
Quelle cose di famiglia conservate e che risultano importanti per un ricordo non solo delle persone care che da tempo non ci sono più, ma che attraverso il loro operato hanno rappresentato anche uno spaccato di vita caratterizzante la storia della città dove hanno vissuto .
Fatto questo preambolo, non posso che ringraziare l'amico Geppe Inserra,sempre attento e lucido nella elencazione della storia di Foggia nelle sue "Lettere Meridiane", che in un pezzo dello scorso 6 marzo evidenziava un aspetto legato alla problematica abitativa (peraltro ancora evidente nella nostra città) in particolare dei ferrovieri nella prima decade del '900 . Tale problematica abitativa grazie anche agli esosi affitti richiesti ,spinse gli stessi a pensare ad un esodo verso altre zone dove la pigione era più conforme alla possibilità economica di questi lavoratori, in particolare Lucera.
Per farvela breve ci fu la richiesta dei lavoratori alla Direzione delle Ferrovie dello Stato, in cui si sollecitava la costruzione di case per i ferrovieri. Il tutto fu approvato e andò subito in appalto.
A chi fu appaltato ? Alla impresa dell'Ingegner Eugenio David che affidò la direzione dei lavori a mio nonno Salvatore che come evidenziato dal documento in mio possesso datato 4 maggio 1914...
" Nello espletamento dell'incarico affidatogli il Sig.Valerio ha diligentemente disimpegnato il suo dovere da persona d'arte ed intelligente" .
Diciamola tutta , in queste settimane ci siamo inventati ogni cosa che potesse impegnare il nostro tempo, dalla rilettura dei nostri libri preferiti,ad un certo "attivismo" sui social sino ai tentativi di fare il pane in casa e della grande importanza del lievito madre.
Ma una delle vere sorprese della quarantena è stata, mentre si riordinavano cassetti e librerie, trovare dei documenti che avevi dimenticato di avere. Quelle cose che si conservano così bene , tanto da dimenticarne l'esistenza.
Un ringraziamento all'amico Marco Scarpiello per la foto.
Quelle cose di famiglia conservate e che risultano importanti per un ricordo non solo delle persone care che da tempo non ci sono più, ma che attraverso il loro operato hanno rappresentato anche uno spaccato di vita caratterizzante la storia della città dove hanno vissuto .
Fatto questo preambolo, non posso che ringraziare l'amico Geppe Inserra,sempre attento e lucido nella elencazione della storia di Foggia nelle sue "Lettere Meridiane", che in un pezzo dello scorso 6 marzo evidenziava un aspetto legato alla problematica abitativa (peraltro ancora evidente nella nostra città) in particolare dei ferrovieri nella prima decade del '900 . Tale problematica abitativa grazie anche agli esosi affitti richiesti ,spinse gli stessi a pensare ad un esodo verso altre zone dove la pigione era più conforme alla possibilità economica di questi lavoratori, in particolare Lucera.
Per farvela breve ci fu la richiesta dei lavoratori alla Direzione delle Ferrovie dello Stato, in cui si sollecitava la costruzione di case per i ferrovieri. Il tutto fu approvato e andò subito in appalto.
A chi fu appaltato ? Alla impresa dell'Ingegner Eugenio David che affidò la direzione dei lavori a mio nonno Salvatore che come evidenziato dal documento in mio possesso datato 4 maggio 1914...
" Nello espletamento dell'incarico affidatogli il Sig.Valerio ha diligentemente disimpegnato il suo dovere da persona d'arte ed intelligente" .
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