mercoledì 28 gennaio 2009

Futurismo e la cultura del Ventennio.


Fioriscono in tutt'Italia le iniziative che attraverso il Futurismo intendono
celebrare la cultura e l'architettura del Ventennio.
Ma si chiede il giornalista Massimo Gramellini sulla prima della "Stampa" di Torino di oggi: ..."è abbastanza triste che ad assumere l'iniziativa siano solo e sempre
i rappresentanti della destra, di Alleanza Nazionale. Come se gli eredi democratici
della destra fascista vantassero un copyright su tutto ciò di buono fu fatto i
quel periodo..."
Il fatto è abbastanza ovvio in quanto una fetta consistente della sinistra
continua a ritenere gli anni fra le due guerre una sorta di buco nero della storia.
Ma è giusto che un giudizio negativo sulla dittatura debba invalidare ogni espressione dell'umano talento avvenuta sotto la sua guida? Come se l'opera di un artista abbia diversa valenza a secondo del colore politico dei tempi.
Nel ventennio si viveva,amava,sognava,creava come in altri periodi storici e
questo mondo colmo di emozioni, azioni deve poter essere portato in eredità da tutta
la nostra comunità nazionale e non solo da una parte di essa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

egregio e poliedrico periodo quello del Futurismo emblema lampante è il manifesto omonimo di marinetti, poesia arte e semplici gesti quotidiani erano armonizzati da questa corrente,sono fiero di aver studiato scolasticamente questa corrente e tutt'ora ammiro con molto interesse 1909 -2009

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