domenica 19 luglio 2009

E la luna bussò.


Questo post fu scritto esattamente 10 anni fa . Cosa è cambiato in questi 10 anni?
I social sono diventati più invasivi, la tecnologia sempre più "aggressiva" basti pensare al 5G su cui in tanti addetti ai lavori mostrano perplessità per la salute pubblica.
Oggi più di ieri, una notizia in poco tempo, fa il giro del mondo diventando" vecchia notizia" in poche ore.
Resta il fatto che fu un evento storico per l'intera umanità.
Rimpiango quegli anni di spensierata gioventù e mi rifugio sulle  considerazioni fatte  tra l'ingenuo ed il romantico di 50 anni fa , quando il primo uomo mise piede sulla luna.
Per farvi due risate analizzate e approfondite  le tesi dei così detti "complottisti",per i quali fu tutta una finzione messa in atto dagli USA in piena guerra fredda.
A forza di leggere "bufale" finiremo per essere nostalgici, dello scorso millennio dove non c'erano complottisti e terrapiattisti a "rallegrare" le nostre vite.
C'erano i giornali la televisione ed i libri e non le "fake news".
In conclusione, il mio particolare trasporto affettivo nei confronti di questo pallido e splendido satellite chiamato luna rimane identico a quello di 50 anni fa, prescindendo da ogni considerazione di natura scientifica e di evoluzione tecnologica della storia dell'umanità.
(S.V)   





Chiosando una canzone di qualche anno fa cantata da Loredana Bertè: e la luna bussò.
Il nome "Apollo 11" a molti ragazzi di oggi non significa nulla ma per me quel 20 luglio 1969 significò tutto! Ovviamente l'apollo 11 era la navicella spaziale che portò per la prima volta l'uomo sulla luna.Ricordo come se fosse ieri l'emozione in casa mia, tutta la famiglia raccolta nel soggiorno, a guardare in bianco e nero ed ascoltare quella voce rotta dalla emozione, del mitico gionalista Tito Stagno.
Tutta la mia famiglia applaudì forte quando Armstrong poggiò il primo piede sulla Luna quasi voler far sentire a tutta la terra la partecipazione attiva di tutta la famiglia all'evento storico.Che giornata che fu! La notte successiva sognai il suolo desertico del Mare della tranquillità pieno di orme lasciate dagli astronauti, e stranamente c'erano anche le orme delle mie scarpe...
Sono passati 40 anni.Gli innamorati di oggi, non guardano più lassù per coccolarsi nel loro amore , si scambiano messaggini e foto su facebook. Pochi subiscono oggi il fascino dei corpi celesti: secondo una recente inchiesta l'astronauta è agli ultimi posti fra i mestieri più ambiti.Ma per me quel giorno ebbe un significato ben preciso: il mondo andava verso un futuro tecnologico dove ormai le distanze contavano ben poco...il resto lo ha fatto ...internet...ed i social.

Salvatore Valerio

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