Sul Corriere del Mezzogiorno (inserto del Corriere della Sera) di oggi 6 agosto 2023 c'è un editoriale a firma di Davide Grittani che offre diversi spunti di riflessione.
Non entro nel merito della rappresentazione che è stata fatta sull'ex Sindaco e sulle "pesanti cambiali etiche" che sarebbero state firmate, sarà la magistratura a venirne a capo. Riteniamo interessanti però certe considerazioni sulla politica locale. Il 22 e23 ottobre prossimo si andrà a votare dopo due anni di commissariamento. In questo periodo c'è stato un silenzio assordante della politica . Lo dimostra lo stato confusionale che si registra nelle due componenti politiche principali (destra e sinistra) ancora alle prese sulla scelta dei candidati sindaci. Ad ormai 76 giorni dal voto è un dato che salta agli occhi di tutti. L'autore dell'editoriale si sofferma anche sulle candidature civiche frutto di una "autoreferenzialità". Insomma "la sensazione è che Foggia non abbia imparato granché dalla lezione; la città sembra spaventata dal dover sbagliare ancora". Si potrebbe azzardare a
considerare la neutralità dei commissari come un valore aggiunto.
La sensazione che si ha è che "dovendo scegliere tra il ritorno alla mediocrità e le certezze della costituzione , non avrebbero dubbi.
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Per taluni versi non si potrebbe dare torto all'autore dell'editoriale ma con dei distinguo.
Il voto non può e non deve fare paura alle tante persone per bene che vivono nella città di Foggia.
Siamo ad un bivio tra libertà e paura. Per tale ragione ha senso andare a votare e scegliere.
Per quanto riguarda l'operato dei Commissari, la decisione di far gestire i parcheggi ad un nuovo gestore con aggravi per l'utenza e la gestione pessima dei rifiuti da parte dell'Amniu non penso sia stata giudicata positivamente o con distacco da parte della popolazione.
Per cui al bando paure insensate , si torni alla politica in questa città e chi governerà la città abbia il coraggio di prendersi le dovute responsabilità.
@salvatorevalerio
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