lunedì 14 gennaio 2019

I "puristi" e Cesare Battisti.

In ogni accadimento che riguarda l'attualità spuntano quasi sempre le così dette  "anime pure" che molto più sinteticamente chiameremo " i puristi".
Sono giornalisti, opinionisti, politici o semplici persone che scrivono sui social.
Anche nell'ambito della cattura dell'assassino comunista Cesare Battisti si sono subito fatti riconoscere.
Ma chi sono questi puristi?
Quelli che hanno sempre qualcuno  da difendere ,specialmente quelli della loro parte politica, nonostante le azioni efferate acclarate da coloro che pretendono di difendere.
Per esempio Piero Sansonetti che afferma: ..."Tutti sono felici che venga a marcire in Italia all'ergastolo. Che lasci il figlioletto Brasiliano 
Quasi nessuno sa di cosa è accusato . Nessuno conosce le prove :non ci sono .E' un rito pagano:tutti fratelli intorno ad una forca".
Aggiungiamo noi da carnefice a Martire!
Anche un'altro purista il vignettista Vauro dice di stare dalla parte del terrorista rivendicando (senza vergogna e senza chiedere scusa alle vittime) l'appello fatto nel 2004 con relativa firma.
Continua il vignettista :" Cesare Battisti è un fantasma che viene da anni orribili, anni di piombo e stragi ..." evoca anche ... "la dottrina Mitterand" in base alla quale la Francia negò l'estradizione di Battisti".
Saviano tace. Anche lui firmò un appello in favore di Battisti nel 2004.
Tutti puristi e tutti appartenenti alla stessa ideologia comunista!
Una comunità oramai paranoica  che riconosce solo una parte 
della realtà nella quale si deve difendere l'indifendibile. 






Dopo Battisti si indaghi sui tanti misteri irrisolti per i quali nessuno ha mai pagato. Su  quegli ambienti in cui era lecito gridare : "uccidere un fascista non è reato", si vada a fondo in quegli ambienti che dovrebbero sapere qualcosa sui tanti giovani morti negli anni di piombo, ricordiamo ad esempio le vittime di Acca Larentia sui quali è sceso un silenzio vergognoso delle Istituzioni.
Salvatore Valerio

Rinfreschiamoci la memoria.
Cesare Battisti, ex terrorista dei Pac, è stato condannato all'ergastolo dalla Cassazione per quattro omicidi commessi negli anni Settanta.
Per quarant’anni è sfuggito alla giustizia italiana, evitando il carcere per i quattro omicidi di cui è accusato. Cesare Battisti è stato un terrorista militante tra le fila dei Pac, i Proletari armati per il comunismo, gruppo attivo nel periodo degli anni di piombo. Dei quattro omicidi attribuiti a Battisti, due sono stati commessi materialmente dall’ex latitante e due in concorso. Il 6 giugno 1978 ha ucciso a Udine Antonio Santoro, maresciallo degli agenti di custodia. Meno di un anno dopo, il 16 febbraio 1979, si è macchiato degli omicidi del gioielliere Pierluigi Torregiani, a Milano, e del commerciante Lino Sabbadin, a Mestre. Il 19 aprile dello stesso anno, Andrea Campagna, agente della Digos, ha perso la vita a Milano.

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