Se qualcuno mi avesse predetto che, superati i 50 anni, avrei avuto nella quotidianità importanti problemi da risolvere superiori addirittura a quando rimasi 18 enne orfano di padre, non gli avrei mai creduto.Ma credetemi è la verità.Tutti auspicano, ad una certa età, di vivere in maniera più tranquilla più consona a certi stereotipi che siamo abituati a vedere. Evidentemente era già tutto scritto nel mio destino .Voglio credere che la vita mi riservi sempre qualche novità, per la quale stare sempre in trincea come un combattente. E' vero che le difficoltà della vita temprano il carattere, le difficoltà quotidiane devono andare però di pari passo con una speranza futura di miglioramento.Ma è questo il momento storico per poter sperare in un futuro migliore?
Io non ho alternative, ci voglio e ci devo credere.
Salvatore
Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
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