giovedì 17 settembre 2009

Sanaa è figlia mia.


Parlano di accoglienza di integrazione. Poi quando queste ci sono, non vengono accettate dalla famiglia di religione musulmana.
Una bimba, diventata donna e che, in quanto tale, voleva scegliere come condurre la propria vita.
Ha “peccato” innamorandosi dell’uomo sbagliato, un italiano, ma sopratutto un non musulmano. L’islam proibisce alle donne di sposarsi con un cristiano.


Una preghiera per una giovane vita prematuramente spezzata per mano dell'ignoranza , dalla non conoscenza delle elementari regole di civiltà e da un becero integralismo.
Consentitemi da padre di esprimermi così:Sanaa è figlia mia,figlia di tutti noi.

Salvatore Valerio

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