LEONARDO MANZI insignito della Medaglia D'oro al Valor Civile nel 2004.
Un personaggio importante passato nell'oblio da
parte di una comunità cittadina che tra le tante cose, ha perso anche il
senso della memoria storica.Memoria verso i propri figli che
meriterebbero di essere onorati e ricordati in maniera diversa e più
consona.Dobbiamo dire grazie anche a chi con delle insensate e
frettolose "abiure" ha lanciato in mare..." il bambino e l'acqua sporca"
cancellando con un colpo di spugna tutto ciò che rappresentava in
maniera egregia il nostro mondo le nostre sensibilità, che furono per
tanti, me compreso, un riferimento valoriale inestimabile , entro il
quale veniva prima di tutto l'amore per la Patria l'amore per quel senso
del dovere verso quella dignità e quella onestà (non solo
intellettuale) che ci faceva sentire diversi e migliori degli altri.
Lungi da noi ritornare ad un "fondamentalismo nazionalista" che sicuramente va rifiutato, ma un ritorno ad un "sano" amor di Patria non solo va preservato ma anche incentivato.Su tale lunghezza d'onda si "sintonizzo'" il Presidente della Repubblica Ciampi; ne apprezzammo tanto le sue nobili intenzioni.
Quando
ricordo il giovane Leonardo Manzi (ma anche gli altri Martiri Triestini) provo un profondo senso di appartenenza a
questa Comunità che faceva di tali ideali un punto fermo al quale
riferirsi .Oggi sull'altare del potere e per non inimicarsi un certo
elettorato proiettato alla ricerca di pochi riferimenti di valori, molto
vicini alla nullità e all'effimero,tutto ciò che riguarda questo mondo
di idealità sembra ormai non trovare adepti.Una società scialba,la
nostra, vuota, sempre più allo sbando ed in balia dei mercati della BCE
che dettano legge , la loro legge.La legge del Mercato dove il pesce
grande mangia il pesce piccolo.
Leonardo Manzi credeva
in un avvenire migliore per sè e la sua Patria; un futuro dove l'Italia
fosse Unita sotto un'unica bandiera senza l'egemonia delle potenze
straniere che stavano spartendosi l'Europa con
l'odioso trattato
di Yalta .
Vagheggiava un Europa intesa come Nazione Europea,
unita non come ora solo da interessi meramente economici, ma da quel
modo di essere ancorata alla cultura e alla sua millenaria trdizione di
civiltà.
Oggi orgoglio e rabbia albergano in me.
Orgoglio
per essere foggiano e italiano come lui, rabbia perchè molti giovani
della nostra comunità non ne conoscono neanche il nome e il motivo della
sua morte.
E' lo scotto della nostra società "massmediologica"
che eleva e porta alla ribalta personalità come Capitan Schettino,
dimenticando le mille e mille pagine scritte col sangue e con il
sacrificio di vite umane di grosse personalità che vanno ascritte nel
novero degli Eroi che travalicano i freddi recinti nazionali.
La nostra Associazione sarà parte attiva e presenzierà le manifestazioni di Foggia inerenti la Giornata del Ricordo .
Salvatore Valerio
Presidente dell'Associazione Politica Culturale
Laboratorio di Evoluzione Politica e delle Idee.
Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
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