Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
domenica 16 agosto 2009
Senatore Bossi a volte mi sei anche stato simpatico ma adesso hai rotto i "gabassisi"
Da Ponte di Legno, il ministro Umberto Bossi sferra il suo attacco a un altro simbolo della Repubblica. Questa volta a farne le spese, dopo il tricolore, è l’inno di Mameli. Secondo, il Senatùr quando la gente padana canta il Va' pensiero, tutti lo cantano perché ne conoscono le parole.Mentre l'inno di Mameli non lo canta nessuno.Oggi Bossi ha in mano la bozza di legge sui dialetti.." e vi garantisco che non durerà tanto di più per diventare legge"». Il testo all’esame di Bossi prevede l’obbligatorietà dell’insegnamento a partire dalle scuole primarie.
E ricorda che «la Lega non è nata solo per vincere le elezioni ma per liberare la nostra gente dal centralismo romano. Non andrò in pensione fino a quando non avremo liberato la nostra gente da Roma ladrona».
Ma Bossi non ha fatto giurmento a Roma? Oppure lo ha fatto a Pontida?
Simpaticamente dico a Bossi di andare a fankulo!
Tiè beccati l'Inno di Mameli:
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