Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
lunedì 10 agosto 2009
Nikita Vendola per lesa santità si scaglia contro il giudice che indaga su di lui e la sua giunta.
"L’amore per la verita’ non mi consente piu’ di tacere. Ho l’impressione di assistere ad un paradossale capovolgimento logico per il quale i briganti prendono il posto dei galantuomini e viceversa”.
Inizia così la lettera che Nikita scrive al Giudice che sta indagando su di lui.
Ma la sua indagine, dottoressa Degironimo, sta diventando, suo malgrado, lo strumento di una campagna politica e mediatica che mira a colpire la mia persona - prosegue - pur non essendo io accusato di nulla. Per antico rispetto verso la magistratura e verso di lei ho evitato, in queste settimane - prosegue Vendola - di reagire alla girandola di anomalie con le quali si coltiva un’inchiesta la cui efficacia si puo’ misurare esclusivamente sui Tg”.
Insomma il compagno Vendola non ci stà ad essere trattato come un Cirino Pomicino qualsiasi e si scaglia contro il giudice e la magistratura.Ma questo disco non l'avevamo già sentito? Certo e' facile che, dopo aver fatto tintinnare manette per gli avversari politici, avere condotto l'ultima campagna elettorale all'insegna del gossip mediatico giudiziario piu' sfrenato e aver affermato la propria assoluta non indagabilita' i nervi saltino e si finisca con l'aggredire chi sta svolgendo il proprio lavoro.
DOTTORESSA VADA AVANTI SENZA ALCUN PROBLEMA CON LE INDAGINI!
(Salvatore Valerio)
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