mercoledì 26 agosto 2009

Quando latitano i Valori,quando la famiglia e la scuola non incidono sulla educazione ed il comportamento civile di un giovane.













Una cultura della violenza che alberga sempre più tra le nuove generazioni; ragazzi con un proprio background fatto di vendetta e sete di farsi giustizia da sè. Ieri a Foggia, un'altra giovane vita, di appena 17 anni, è stata stroncata dall'azione sconsiderata di un suo coetaneo. Ieri è stato ucciso, senza un vero perchè, Angelo De Rosa, accoltellato a morte, dopo una colluttazione, da Roberto Scarpiello, 19enne, reo confesso.
Lo stesso in nottata si è presentato spontaneamente presso la caserma dei Carabinieri confessando di aver accoltellato un suo coetaneo. Ma non sapeva, ancora, di averlo ucciso. La notizia è arrivata qualche ora dopo, quando il cuore di Angelo ha smesso di battere durante l'ultimo tentativo disperato di rianimarlo.
E' deceduto mentre veniva trasportato alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, dopo essere stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico nel nosocomio foggiano. Roberto lo ha colpito all'addome con un coltello a serramanico di tipo multiuso; lo ha raggiunto in una zona molto vascolarizzata che gli ha provocato una grave emorragia interna.
I due non si conoscevano affatto. I carabinieri non si sbilanciano sul movente di questo nuovo fatto di sangue che ha bagnato la movida foggiana: si limitano a parlare di futili motivi.
In piazzetta, invece, tutti ne parlano. Tutti raccontano di quel gioco adolescenziale: due gruppi di ragazzi si sarebbero lanciati addosso un colombo morto.
L'animale sarebbe finito in testa ad una ragazza, fuggita in preda al panico. Questo avrebbe scatenato la colluttazione tra i due ragazzi, partita inizialmente con qualche spinta, poi Scarpiello avrebbe estratto dalle tasche un coltello a serramanico di tipo multiuso ed avrebbe colpito il suo rivale. Sempre secondo indiscrezioni poi sarebbe fuggito in sella ad uno scooter guidato da un amico, dopo essersi liberato dell'arma del delitto. (da Teleradioerre)

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