giovedì 13 agosto 2009

NON C'E' PIU' RELIGIONE! STATO LAICO O STATO STUPIDO?

Dietro la sentenza del Tar c’è chi vede un «ulteriore passo» verso «la laicità ideologizzata». In realtà il divieto agli insegnanti di religione di partecipare agli scrutini riporta a galla un problema mai risolto: laici e cattolici sull’ora di religione non si sono mai messi d’accordo. Il primo dato da cui partire è il livello di partecipazione: in Italia sono 91 su 100 gli studenti che frequentano l’ora di religione a scuola. Tra questi la percentuale più bassa è quella degli studenti degli istituti tecnici (82.9%), mentre nei licei sono l’88% degli studenti. Dunque, la percentuale di studenti che frequentano l’ora di religione è altissima: si va dal 94,6% delle elementari all’84,6% delle superiori. Sono meno al Nord, mentre praticamente tutti la scelgono al Sud (il 98,3%).La Conferenza episcopale è pronta a difendere il «valore delle radici cristiane».
Secondo me la sentenza del TAR dimostra non la vittoria della laicità dello Stato, ma della stupidità.Si vanno a minare i Valori fondanti della nostra cultura dei nostri valori e della nostra civiltà.Dopo il tentativo di eliminare il crocifisso dalle scuole ore ci si mette pure il Tar del Lazio. La chiesa non sempre c'entra poi con l'insegnamento della religione tant'è che la chiesa non riesce ad affidare ai propri ministri l’insegnamento della religione cattolica, così il posto lasciato libero è stato rimpiazzato da insegnanti laici, nominati dalle Curie vescovili o reclutati con concorso e comunque sottoposti al placet della chiesa. Chi insegna religione, comunque, ha sostenuto un esame di Stato, è entrato in ruolo, ha titoli abilitanti, competenze e preparazione.Qualcuno sostiene che vi sia un insegnamento di tipo confessionale ma ciò non è vero in quanto a scuola si parla molto anche di altre religioni e si abituano gli studenti a parlare di pace, solidarietà, amicizia, insomma quei valori che possono essere di tutti, sia dei laici che dei cattolici. E poi vengono coinvolte direttamente le famiglie, loro sanno quello che si fa in classe.
Condivido appieno le parole del Ministro Gelmini:"«La nostra società è intrisa di cristianesimo, un valore, un patrimonio che la scuola, pur nel rispetto delle altre religioni, deve difendere. La religione cattolica esprime un patrimonio di storia, di valori e di tradizioni talmente importante che la sua unicità deve essere riconosciuta e tutelata. I principi cattolici, che sono patrimonio di tutti, vanno difesi da certe forme di laicità intollerante."

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