venerdì 17 luglio 2015

Come regalo una carezza ,ovvero: sto diventando grande.

Quando il tempo col suo pendolo scandisce inesorabilmente i suoi rintocchi (anni) per numerose volte, scatta in automatico nella mente di tanti  ma non in tutti, un pensiero tendente ad autococcolarsi, qualcuno lo chiama "la carezza dell'ego".

In pratica non  è quella tendenza  ad autocommiserarsi per le tristi avversità della vita,
o per il destino "cinico e baro" che ci ha fatto cadere in qualche errore o in qualche
disgrazia.
 E' una sorta di autocompiacimento di sè.
Penso che non ci sia niente di male o di egocentrico in tutto ciò.
E' come se uno dicesse a se stesso : " mi piace ciò che sono , nonostante i tanti difetti non
mi cambierei con nessuno altro  perchè ancor oggi , non mi sento ( nonostante tutto) il peso di questi anni ma ho acquisito tali esperienze di vita che mi fanno essere più saggio e consapevole di un tempo.
Il corpo cambia, si trasforma ma interiormente si è uguali, si è sempre giovani , almeno fino a quando quei meravigliosi meccanismi fisiologici del nostro cervello svolgeranno il loro compito.
Ecco perché bisogna sempre ringraziare quella incommensurabile  intelligenza soprannaturale che chiamiamo Dio, che ha fatto sì che tutto funzioni perfettamente per tanto tempo.
Scrutando i fatti del mondo viene qualche dubbio, qualche perplessità che la mente umana funzioni
perfettamente, ma questo è un altro discorso che attiene non la funzione ma il comportamento umano
che scaturisce da una funzione.
Spero che il mio cervello continui ad essere sempre più proteso verso il bene e che continui
ad esprimere passioni, idee , speranze al pari di un giovane adolescente.
A tal riguardo dedico a me stesso una frase che sintetizza bene il concetto.
"L'età dell'uomo, vista di dentro, è eterna giovinezza e primavera."
[Hugo von Hofmannsthal (1874 - 1929) Poeta, scrittore e drammaturgo austriaco]

E' questo aforisma il regalo che mi faccio per il mio compleanno.
E' questa la  "carezza" che faccio al mio ego.

Grazie,  una carezza giunga anche  a Voi che mi volete bene e a
coloro che mi sopportano  e mi accettano  così come sono .

Salvatore Valerio
Foggia 18/07/2015

Nessun commento:

Più popolari