E' arduo fare gli auguri per un nuovo anno con la situazione locale e nazionale come la nostra.
Fare dei bilanci e fare dei propositi per l'anno nuovo è altrettanto difficile.
Ma andiamo con ordine cercando di rendere leggera una disamina pessima di questo anno che ci sta ormai
lasciando.
Non voglio parlare dell'amministrazione più sciatta e in concludente che la storia di Foggia ricordi.
Non voglio parlare di Foggia dove regna l'anarchia più totale e le cose normali sono considerate
eccezionali.
Non voglio parlare di immondizia per le strade, strade divenute ormai dei tratturi, un fosso qui una buca la.
E dire che il Sindaco Mongelli ci aveva promesso una "Foggia Capitale", forse pensando al suo di "capitale"
visti i tanti palazzinari che gli ronzano intorno, e il pullulare della cementificazione incontrollata, che si scontra
con una situazione economica tra le più nere che la storia ricordi.
Sarà ricordato il Sindaco delle "varianti" al piano regolatore.
Chi acquisterà tutti questi immobili se ormai da Foggia tutti ormai dicono di voler andare via?
E poi quei prezzi così alti, per essere stata considerata una città all'ultimo posto della graduatoria della
vivibilità......
Perchè a Foggia lo svluppo deve essere inteso solo come quello relativo al mattone?
Vogliamo poi parlare delle panchine prima rimosse e poi riesumate?
Vogliamo parlare dell'aumento della Tarsu che va di pari passo con l'aumento della spazzatura per le strade?
E il caos delle strisce blu che non salvano nessuna zona dal pedaggio?
L'abbandono e l'incuria della Villa Comunale e del Cimitero?
Vogliamo parlare dei fondi regionali pari a circa 7 milioni e mezzo di euro, che si stavano perdendo per futili
motivi?
Vogliamo parlare dei nostri governanti "tecnici". Tra capo e collo ci rendiamo conto di essere precipitati in
un abbisso senza fine. Ci hanno tolto tutto ciò che di buono avevano tutte quelle difese sociali che facevano
della nostra Nazione una sorta presidio di civiltà e di tutela sociale. Sicuramente in tanti hanno sfruttato in
maniera "truffaldina" questa opportunità con pensioni fasulle esenzioni di ticket etc , ma per tantissimi
indigenti è stata un'ancora di salvezza. Tutto ciò ci è stato sottratto sull'altare delle richieste mercantili della
BCE che "imponeva dei tagli".
Allora cosa ci rimane di positivo e da dove e da chi ripartire?
Io la risposta ce l'ho e non sembri eccessiva.
Ricominciamo da noi. Ricominciamo da tanta gente piena di volontà e passione come noi del "Laboratorio"
che ha scelto la strada non facile che non si esaurisce solamente nella indignazione fine a se stessa ma
aprendo la strada ad azioni propositive, quelle azioni che
dovrebbero essere intercettate dai Partiti sempre più lontani dalle aspettative della gente, dalle aspettative di
chi li vota.
Diventiamo noi gli artefici principali di tale "rinnovamento" ; non subiamolo tale cambiamento ma guidiamolo
nelle opportune strade "Istituzionali". Diventiamo noi coloro i quali spronano i Partiti ad essere più presenti.
Noi non siamo contro i Partiti, ricordiamo che i Partiti sono il sale della democrazia, ma siamo
sicuramente contro certe metodiche relative al fare politica di oggi.
La Politica (quella con la P maiuscola) va fatta sempre ed è una cosa molto nobile,
non se ne deve ricordare solamente nell'approssimarsi delle elezioni .
Io penso che su tali basi posso augurare a tutti una anno 2012 migliore di quello che ci sta lasciando
auspicando un maggiore impegno da parte di tutti Voi consapevoli di proseguire in una attività irta di ostacoli
di ogni genere, ma ritengo d poter dire che siamo sulla buona strada e poi le cose diffiicili ci...stimolano di
più..-
Per la nostra amata Foggia, per la nostra amata Patria.
Auguri a tutti voi e alle Vs famiglie , rappresentate il meglio e siete delle belle persone!!!!!!
Avanti senza timore!
Salvatore Valerio
Presidente del Laboratorio di Evoluzione Politica e delle idee.
Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
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