martedì 20 aprile 2021

La triste parabola di Beppe Grillo.

 Sulle esternazioni scomposte di Beppe Grillo, che tenta di difendere il figlio ,implicato in una squallida storia di stupro è stato detto tutto.

Risulta facile oggi attaccare chi , fino a qualche tempo fa con tono giustizialista, scatenava le folle contro chi si riteneva responsabile di illegalità di ogni tipo.

La procura di Tempio Pausania si sta occupando di questa vicenda del 2019, che vede coinvolti tre ragazzi con il figlio dell'ex comico CIRO GRILLO, per una violenza di gruppo su una ragazza conosciuta in vacanza. Si saprà fra qualche giorno se ci sarà una archiviazione o un rinvio a giudizio. 

Non si entra nel merito della colpevolezza o innocenza, ciò che emerge dal video è una violenza e prepotenza verbale contro chi si è permesso di aver dubbi sulla innocenza del figlio. E' stato un atto di "divertimento consensuale", chiosa.

In un momento in cui la violenza di genere è dilagante ,non ci è sembrata una giustificazione elegante  rispettosa, al netto del fatto che la ragazza era ubriaca.    

Si sono espressi così i genitori della ragazza: "Ridicolizza il dolore attraverso una farsa ripugnante e si trascina la vittima sul banco degli imputati, situazione già viste che non hanno nemmeno il pregio dell'inedito ".

L'aspetto politico più importante è dato dal fatto  che nessuno dei suoi, ha mostrato  solidarietà . Conte e lo stesso Di Maio non parlano. Anzi qualche voce si è levata contro questa violenza verbale del papà dei 5 stelle, ad esempio la deputata pentastellata  Federica Daga. Il PD approfitterà della situazione per travasare voti dal movimento di Grillo in palese difficoltà?


Salvatore Valerio


    




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