domenica 11 ottobre 2009

Il Prefetto di Foggia: bilancio o commissariamento.


IL Prefetto della provincia di Foggia ha diffidato il Consiglio comunale del capoluogo a provvedere all'adozione del riequilibrio di bilancio per l'esercizio finanziario in corso, nel termine di 20 giorni dalla ricezione del documento. Decorso infruttuosamente il termine per gli adempimenti richiesti, sarà costretto alla nomina di un commissario ad acta.
ADESSO IL RISCHIO COMMISSARIAMENTO E' VERAMENTE VICINO!
La maggioranza al comune (che poi è minoranza nella città)
parla di atto dovuto del Prefetto.
A mio avviso invece è una prova che il è un Bilancio Comunale con molti punti oscuri , che difficilmente in 20 giorni potranno essere chiariti.

Si avvicina un tutti a casa?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Piú tempo passa, e piú il 'buco' finanziario diventa grande e profondo.Da 30milioni di euro certi si é passati a 100milioni altrettanto certi. Richiami, inviti, sollecitazioni,revisori divisi fra due che riconoscono il 'buco' e uno che dice di no. Altra cosa strana questa, non penso che i revisori debbano fare politica, ma un controllo, diciamo, matematico-ragioneristico rispetto alle cui procedure c´é poco da scontrarsi: 2 + 2 fa sempre 4!
Alla fine una cosa é certa, abbiamo avuto maggioranze che hanno disamministrato, ed opposizioni che dormivano, o non capivano niente o che cmq traevano un loro tornaconto.
Peró quello che mi preoccupa é sapere come si fa a ripianare questo tipo di 'buco'. Interverrà lo Stato centrale? Il Comune ricorrerà a mutui? Sarà spalmato sulle spalle dei cittadini? L´unica cosa certa, come al solito, é che non pagheranno i responsabili. Già ora alcuni nostri concittadini stanno pagando, con ritardo del pagamento degli stipendi ai dip. di qualche municipalizzata e alle coop. che svolgono alcuni servizi. Ma la cosa é ancora cosí poco per il resto dei cittadini foggiani che non si avverte alcun senso di indignazione. E mentre i dipendenti del Comune riescono ad essere pagati tutti i mesi, meno male ma strano, neanche le organizzazioni sindacali locali alzano la voce, che a mio avviso, in questi casi, sarebbero tenute a 'fare politica' in favore dei cittadini lavoratori.
E´ impensabile che il cittadino che ha già pagato attraverso i prelievi fiscali sul proprio reddito e i propri beni, che non ha ricevuto servizi o ne ha ricevuti di scarsa qualità, vada poi a ripianare il 'buco', cosí, pagando tre volte.

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