Come sembrano lontane le questioni esistenziali ed etiche originate tra l'ottocento ed il novecento per l'introduzione della macchina e di tutto ciò che rappresenta lo sviluppo della rivoluzione industriale!
Ma a mente fredda probabilmente possiamo affermare che stanno riproponendosi oggi con l'avvento della cosidetta Intelligenza Artificiale.
Non vorrei scomodare Tommaso Marinetti che considera la macchina , nelle varie eccezioni ed evoluzioni, quindi ci mettiamo anche l'I.A. ,al centro di un discorso destinato a promuovere una rivoluzione antropologica orientata alla creazione dell' "uomo nuovo". Ma torniamo al pratico.
Ormai non è più un ipotesi ma una realtà. L'I.A. ha la possibilità di essere utilizzata per gli usi più comuni.
Ma c'è da dire che ad una certa soddisfazione, entusiasmo direi, è presente una sorta di paura che a breve le macchine possano sostituire completamente l'operato dell'uomo.
Non si può non riconoscere che l'evoluzione tecnologica ha già in passato portato a sostituire mano d'opera umana , con macchina e computer. Con l'uso massivo dell'I.A. sarà possibile perdere ulteriori posti di lavoro. E' anche verosimile che si potrebbero aprire nuove strade per nuove tipologie di figure professionali.
Una cosa è certa: tutto ciò ci affascina, ci incuriosisce anche se non sempre si dispone di quella consapevolezza necessaria per poter accedere ed addentrarsi in essa con la massima sicurezza e fiducia.
In realtà questa intelligenza viene utilizzata nel quotidiano.
I sistemi di sicurezza degli smartphone oggi si basano su algoritmi tipici dell' I.A
Programmazione di giochi e programmi.
Le richieste impartite a SIRI o alla Signora ALEXIA rientrano in tutto questo.
Settori in cui viene utilizzata in maniera regolare sono il mercato azionario, la medicina e la robotica. In medicina l'I.A fa uso delle reti neuronali, nelle analisi della frequenza cardiaca, nella diagnosi di alcune forme tumorali e nella realizzazione di robot di accompagnamento.
In conclusione , prescindendo dalla morale e dall'etica lavorativa si auspica un corretto utilizzo delle macchine nel rispetto dell'uomo.
Non è ancora certa , delineabile la direzione che prenderà tutto questo, ma l'auspicio che potrà portare ad una nuova rivoluzione culturale, sociale e industriale non è infondato.
@salvatorevalerio
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