domenica 21 novembre 2021

Elezione del Presidente della Repubblica. Democrazia parlamentare logora e superata. Ci vuole una democrazia diretta!


 Non riconoscere i meriti politici di Silvio Berlusconi  nel panorama politico italiano ,sarebbe fuori da ogni logica.

 Io sono tra quelli però che sostiene che non è vero che sia  stato lui a sdoganare la destra negli anni '90. .

Furono gli italiani che lo fecero con i tanti milioni di voti prima al MSI e successivamente ad AN.
Detto questo ,trovo fuori luogo le esternazioni attuali dell'ex cavaliere sul RDC,che considera una azione positiva che non può essere vanificata perché c'è stato un  "minima percentuale" di abuso e perché (aggiungiamo noi)  è stato elargito anche a soggetti malavitosi o a persone che per non perderlo , hanno lavorato in nero.
Strano che un fior di imprenditore come lui , prediliga una forma di assistenzialismo come questa , allo sviluppo sociale attraverso nuovi posti di lavoro. 
Ovviamente il tutto va inserito nel contesto politico attuale in cui si entra nella fase più delicata della elezione del Presidente della Repubblica.
Che il suddetto ambisca a tale posizione è fuori dubbio e certe azioni di smarcamento più o meno apparenti, verso gli alleati , andrebbero in tale direzione cioè  ottenere riconoscimenti da altri ambienti  politici , facendo leva , specialmente sui 5 stelle che in parlamento possiedono ancora numeri interessanti.  . 
Che il mondo politico italiano sia continuamente in fibrillazione lo dimostra anche Matteo Renzi ,anche lui un marpione della politica, che con percentuali del suo partito molto vicine ad un prefisso telefonico, tenta di riscrivere l'agenda della politica italiana con la *Leopolda*.

Quindi  c'è movimento in "centro". In quest'area politica mettiamoci anche Calenda.

In tale marasma si rafforza l'immagine di Draghi e si indebolisce quello della  politica legata ai partiti con l'unica  eccezione del Partito Democratico , quello di Bibbiano, che vince anche quando perde.
Sarà qualcosa idi interessante in  futuro da approfondire , tanto da essere, molto probabilmente, materia di studi sociopolitici.

La via di uscita potrebbe essere quella di  programmare per un prossimo futuro non lontano, una riforma elettorale, che ponga al centro l'elettore. 
Una bella e moderna Democrazia diretta con una Repubblica Presidenziale. 
Solo così si eviterebbero tanti giochetti e furbizie politiche che hanno sin qui tenuto lontano il cittadino dalle urne. Solo così il cittadino  tornerebbe ad essere centrale nel panorama politico italiano senza demandare ,ma scegliendo direttamente da chi essere rappresentato nella prima carica dello Stato.

Salvatore Valerio

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