domenica 21 novembre 2010

Il coraggio e la sfida di Papa Benedetto XVI.


"Concentarsi solo sul profilattico significa banalizzare la sessualità.
Vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta
utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione,un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso, e che non si può far tutto ciò che si vuole. Tuttavia questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'HIV"
Questo è un Papa che ha il merito di essersi soffermato su uno dei grandi mali contemporanei:
l'Eros inteso come una forma di nichilismo dissacrante.
La Chiesa ha avuto sul sesso posizioni severe e anche problematiche , quella del Papa
oggi è da considerarsi come una sorta di denuncia contro una società che fa inaridire ogni sentimento e che spesso considera l'altra persona come uno "strumento" in cui il sesso vada considerato solamente come un gioco.
C'è poi da considerare che il Papa fa tutto questo in maniera molto diretta e sobria,con molto realismo e poca dottrina. Qualcuno considera tutto ciò come una specie di pretesto per poter portare la questione di Dio come "disinnescante" lo scontro di civiltà.In effetti le altre culture del mondo sono e restano scandalizzate ed impaurite dal comportamento dell'Occidente, che prima ha diffuso il materialismo teorico attraverso il marxismo e ora esporta un materialismo pratico.
Per tale ragione risulta essere decisivo dare ragione della propria fede, che è pure dono di Dio, e saperla spiegare in modo razionale. (S.V)

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