domenica 14 novembre 2010

Elogiamo insieme a Sinesio la calvizie.


Se il nostro Premier Berlusconi avesse letto e condiviso le dotte argomentazioni del retore e vescovo del IV secolo Sinesio di Cirene, non avrebbe certamente rinunciato alle straordinarie virtù della calvizie, fra le quali, suprema, quella di rendere “l’individuo completamente calvo… l’essere più divino sulla terra.”
Conoscendo l’egocentrismo, tratto caratteriale molto evidente del personaggio politico in questione, risulta verosimile che si sarebbe rapato a zero altro che bandana e successivo trapianto!
L’Elogio della calvizie, se non un capolavoro assoluto, è un vero e proprio best seller dell’età tardo-antica. Un breve “divertimento” che oscilla tra l’intento consolatorio, presto lasciato cadere, e l’orgogliosa rivendicazione di una superiore e più autentica identità antropologica. A tal riguardo afferma: …tra gli animali i più sciocchi sono quelli completamente coperti di peli,mentre l’uomo che ha avuto in sorte il lume della ragione, è per lo più privo di tale coltre naturale. Tuttavia ha capelli e peli in poche parti del corpo. Chi poi è sprovvisto anche di pochi capelli, è rispetto ad un altro uomo, quel che l’uomo è rispetto ad una bestia”…
La calvizie-afferma Sinesio- è anche segno di saggezza, di integrità morale,perfino di buona salute; la chioma,invece di tutto l’opposto. Le prove a favore della sua tesi non mancano al retore, che abilissimo nell’arte della persuasione sostenuta dal cuore, ne trova di schiaccianti nella storia, nella filosofia, nella poesia.
A Voi non so ma a me stò Senesio mi stà simpatico assai ! Forse perché sono calvo?


SINESIO DI CIRENE (370-413 d.C) allievo della scuola neo platonica di Ipazia e Vescovo di Tolemaide.
Intellettuale acuto e pensoso (forse il motivo della calvizie?), scrisse opere che divennero dei “bestseller”
e che ancora oggi lo fanno ricordare come una delle personalità più interessanti dell’età tardo-antica.

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