lunedì 14 dicembre 2009

TV di Stato: il dissevizio della televisione pubblica.


(...faccio mie le considerazione fatte dal Presidente Nazionale di Destra Razionale a proposito della tv di stato e Berlusconi)

Condanna all’aggressione: ovvia.

Condanna dell’aggressore: ovvio.


Solidarietà al Premier: ovvia e sentita.

Responsabilità politiche: ovvie.

Perchè è stato aggredito: “ovvio”.

Premesso ciò credo sia importante soffermarci su un punto a mio avviso cruciale che alimenta l’odio nei confronti del Presidente del Consiglio: il servizio, o meglio disservizio, della TV Pubblica.

Sono anni che format e programmi si scagliano in maniera pesantissima contro Silvio Berlusconi e non mi riferisco alla satira dei comici che è sempre divertente, da difendere, e mai inneggiante alla violenza (escluso un vignettista a caso…), ma a certi format di natura esclusivamente politica.

Il Governo Berlusconi e lo stesso Berlusconi sono processati ogni giorno ed ogni settimana per stragismo, mafia, camorra, ndrangheta, sacra corona unita e chi più ne ha più ne metta.

A questo aggiungiamo politicanti dalla sindrome di “manetta fremens” in crisi di astinenza da “toga” che lanciano epiteti pesantissimi (anche nei confronti del Presidente della Repubblica – anche se pochi se ne ricordano e scocciano sul CSM…) e che invitano la popolazione alla “guerra civile” (ISTIGAZIONE A DELINQUERE 414 C.P.).

Altri inneggiano all’odio tra le regioni geografiche dell’Italia e parlano di popoli non italiani (C.P. Art. 271 Associazioni antinazionali Chiunque, fuori dei casi preveduti dall’articolo precedente, nel territorio dello Stato promuove, costituisce, organizza o dirige associazioni che si propongono di svolgere o che svolgono un’attivita’ diretta a distruggere o deprimere il sentimento nazionale e’ punito con la reclusione da sei mesi a due anni. Si applica l’ultimo capoverso dell’articolo precedente. La Corte costituzionale, con sentenza 5 luglio 2001, n. 243, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di questo articolo).

Si soffia sul fuoco di una Nazione in ginocchio piegata da mille motivi di casa nostra e “cosa nostra” ed altri mille provenienti dal passato e dal presente-futuro grazie a questa globalizzazione selvaggia in un ancor più selvaggio mercato.

Il Dio Mercato sta mietendo vittime: non tra i suoi alti adepti, ma tra il semplice popolo.

La TV di Stato invece di parlare dei problemi delle persone crea fiction processuali; invece di dare spazio alla cultura “regala” sogni virtuali da milionari; invece di regalarci tribune politiche di spessore si riduce alla caccia all’uomo di turno o al Governo di Centrodestra di turno; i TG non riportano mai notizie positive ma sono solo divenuti fucine di “cronaca nera e gossip”.

Una politica che non trovando più se stessa riesce a parlare solo di trans, cocaina, escort, festini senza affrontare i gravissimi problemi con i quali conviviamo e con i quali una parte del Paese si è arresa per conviverci (con ringraziamento delle Mafie) e di tutti i poltronisti che passano di qua e di là o che rimangono al “centro” così rimangono “vergini”.

Lasciamo perdere la TV privata poichè in questo senso è altrettanto deprimente; ma è privata.

La Tv di Stato cosa è? Cosa deve essere? Quale è il suo ruolo? Come si deve proporre con i cittadini-proprietari del servizio a lei consegnato?

Da questa riflessione ne vuole uscire un accuda diretta a chi dirige la RAI dall’Alto e non dalle persone che all’interno ci lavorano e che coso esclusivamente degli esecutori dei desiderata altrui.

Mia nonnna mi diceva sempre di ricordare che “chi semina vento raccoglie tempesta”.

Io questa frase l’ho fatta mia come signor nessuno.

L’auspicio è che ne facciano buon uso anche altri.

di Maurizio Guarino – Presidente Nazionale Destra Razionale

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