di Salvatore Valerio
C'è una fitta bibliografia a riguardo, ma ricordare ciò che avvenne ci sembra doveroso.
Doveroso sempre onorare il ricordo di tanti civili, nostri concittadini che persero la vita in quei tragici giorni del 1943.
Nei giorni precedenti , le incursioni aeree non furono che un piccolo
assaggio di ciò che accadde il 22 luglio di 81 anni fa.
Uno dei luoghi simbolo del disastro o per meglio dire "della morte che venne dal cielo" è senza dubbio la Stazione Ferroviaria di Foggia, allora importante snodo per il trasporto di uomini e mezzi .
Quella mattina era particolarmente affollata, vi erano anche tanti richiamati al servizio militare provenienti dalla provincia e diretti al Distretto Militare.
L'orologio segnava le 9,43 quando iniziarono a cadere le prime bombe sganciate dai 71 bombardieri americani . La scelta di trovare una possibilità di scampo nei sottopassaggi della stazione, fu atrocemente fatale.
Prima crollarono le uscite a causa di due bombe e successivamente, a poca distanza, un vagone che trasportava una cisterna di benzina venne colpito da una scheggia. Il carburante fuoriuscito prese fuoco e si infilò, riversandosi nei varchi formatesi, nel sottopassaggio che era gremito di persone già in preda al panico in quanto intrappolato e senza una via di uscita.
Ecco compiuta l'ecatombe!
Non si conobbe mai il numero esatto dei morti: 300-400 fu la stima approssimativa tenendo presente anche le vittime per il crollo della struttura.
Si ricordano azioni eroiche compiute da ferrovieri che consentirono di ridurre il numero dei morti.
Foggia subì 14 incursioni aeree che causarono lutti e distruzioni; si protrassero sino a settembre del '43, anche dopo la data dell'otto settembre.
Interessante ciò che evidenziò MICHELE SFORZA in "La città sotto il fuoco della guerra" Edizioni U.Allemandi -Torino 1998 :
Ufficialmente i morti furono 20.298. Sicuramente mai si conoscerà la cifra reale, forse sono tanti, forse no. Sta di fatto che la storia di Foggia, medaglia d’oro al valor civile nel 1959 e medaglia d’oro al valor militare nel 2007, venne sistematicamente ignorata dalle autorità(57) e dagli organi di informazione del periodo. Inoltre non vi è mai stato un consenso unanime da parte degli storici sul reale numero delle vittime. Rimane comunque il fatto che la città fu tra le più colpite in assoluto da armi convenzionali. |
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