domenica 16 agosto 2020

18 agosto 1946.La strage di Vergarola. Tra dimenticanza ed oblìo.







18 agosto 1946. Una assolata Domenica.

A VERGAROLA (la spiaggia di Pola) c'erano migliaia di persone. 

Intere famiglie,bambini, ragazzi, spettatori attratti da una importante gara di nuoto. 

L'orologio segna le 14 e 15. E' il momento in cui esplodono degli ordigni antisiluro che erano stati

disinnescati da tempo dagli angloamericani. I bimbi ci giocavano e le mamme ci mettevano ad 

asciugare costumi. 

L'esplosione fu terribile! Perirono 65 persone tra i quali molti bambini, decine di corpi  non 

furono mai  ritrovati disintegrati per la violenta deflagrazione.

Questa si può ritenere la prima strage terrorista della Repubblica avvenuta in tempo di pace.

Si può senz'altro affermare che questa azione efferata fu coperta con ciò che qualche storico coniò 

come"congiura del silenzio".

Il dottor Geppino Micheletti si distinse con il suo intervento sui feriti che durò per due giorni 

senza sosta,nonostante avesse perso i figli Carlo e Renzo di 9 e 6 anni.  

Gli archivi di Belgrado,Londra,Washington ,Zagabria hanno da sempre avvalorato la pista jugoslava

del dittatore comunista  Maresciallo Tito che si servì  del l'OZNA (la polizia politica jugloslava di 

allora). Qualcuno di loro riattivò queste bombe.

Erano giornate cruciali per Pola. Il giorno precedente si chiudeva la sessione plenaria della 

conferenza di pace di Parigi in cui si decidevano i confini adriatici d'Italia.

I giochi non si erano chiusi e albergava nei polesi un sentimento di speranza per potersi sentire  

ancora italiani.

Purtroppo questa strage segnò l'inizio dell'ESODO e la fine di Pola.

Per gli osservatori politici dell'epoca segnò anche l'inizio della guerra fredda e dello stragismo 

italiano. 

Un paradosso italiano fu la vergognosa onorificenza di CAVALIERE DI GRAN CROCE AL 

MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA assegnato il due ottobre 1969 al boia  comunista Tito.


Ci piacerebbe che da parte dell'attuale Presidente Mattarella ci fosse  una presa di posizione atta a ricordare una triste  pagina di storia , da troppo tempo dimenticata ,per onorare degnamente la memoria di tanti innocenti che persero la  vita. 

In nessun libro scolastico si trova ancora menzionata questa carneficina.  


                                        Salvatore Valerio

             Componente dell'Assemblea Nazionale di Fratelli d'Italia 

                              Circolo Leonardo Manzi FdI  Foggia   



 



 


 




   

Nessun commento:

Più popolari