Sabato 9 dicembre c'è stata la presentazione del libro sulla vita di Salvatore Tatarella nell'incantevole sala Fedora del Teatro Umberto Giordano di Foggia. Il libro di Natale Labia mette in risalto l'impegno non solamente politico di Salvatore Tatarella colui che oltre ad essere sindaco di Cerignola per due mandati si impegnò anche come parlamentare europeo.
Questa manifestazione avrebbe dovuto avere come unico intento la promozione, il ricordo ed un giusto e doveroso riconoscimento, ad una personalità politica di Destra di spessore come Salvatore Tatarella.
Purtroppo a qualcuno è invece sembrata una manifestazione politica destinata a sancire il probabile se non sicuro, ingresso di Fabrizio Tatarella nel movimento politico di Matteo Salvini in un contesto locale come quello di Foggia dove tre consiglieri comunali sono entrati a far parte del movimento che un tempo fu di Bossi dopo aver avuto mandato in liste civiche.
Alla Manifestazione insieme a Salvini la presenza di Nello Musumeci e Sgarbi oltre alla presenza del Sindaco Landella.
Si è notata l'assenza di Paolo Agostinacchio , assenza non di poco conto non solo per ciò che l'onorevole Agostinacchio ha rappresentato per la Destra locale e rappresenta tutt'ora , ma per aver condiviso con Salvatore prima nel Msi e successivamente in AN, dopo la svolta di Fiuggi, un lungo cammino politico. Avevano visioni e strategie politiche diverse ma entrambi appartennero a quella destra di governo, sdoganata dal voto del popolo italiano che portò tante personalità di destra alle amministrazioni delle città della nostra provincia.
Con risultati positivi che in tanti ancora rammentano.
Salvatore Tatarella sindaco di Cerignola;
Giuliano Giuliani sindaco di San Severo;
Paolo Agostinacchio sindaco di Foggia.
Chi meglio dell'On Paolo Agostinacchio avrebbe potuto ricordare l'aspetto politico di Salvatore Tatarella e tracciarne le sue doti umane?
L'amico Fabrizio Tatarella ha risentito del momento , ha avuto qualche disattenzione di troppo.
Troppo preso emotivamente.
(SV)
Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
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