Ho letto l'editoriale di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della sera del 18/06/2017 a proposito dello Ius Soli . Come sempre saltano agli occhi del lettore cose sensate e argomenti che giungono a interpretazioni tipiche di chi discrimina un determinato modo di vedere le cose.
Noto in questo articolo una sorta di contraddizione quando dice: "...mi pare per nulla campata in aria la preoccupazione che l'immissione di nuovi cittadini provenienti da contesti radicalmente diversi dal nostro possa finire per alterare l'identità storico culturale del Paese...La Repubblica con la sua Costituzione non è nata dal nulla...
E poi afferma:..Paranoie identitarie ...che senza una legge sulla concessione della nazionalità , milioni di africani se ne starebbero tranquilli a morire di fame rinunciando a intraprendere il loro disperato viaggio verso l'Europa...
Insomma per Ernesto Galli della Loggia siamo noi i paranoici e non chi fa entrare senza filtri tutta questa gente.
Non è paranoica l'Europa che se ne frega demandando ogni cosa all'Italia. Non sono paranoiche le ONG che lucrano su questi sbarchi.
La colpa è della Destra italiana che secondo l'editorialista del Corriere della Sera dovrebbe fare un passo indietro per "... il perseguimento degli interessi vitali del Paese." ( non usa il termine Nazione, troppo impegnativo).
Ma quali sono gli interessi vitali del Paese?
La legalità e sicurezza?
Non è questa a mio modesto parere la strada più giusta.
SV
Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
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