domenica 18 giugno 2017

Ius Soli e identita' Nazionale.

Grazie allo " Ius Soli" gli USA "riempirono" un Continente sino ad allora quasi 
completamente  vuoto.
Questo diritto fu importato dalla Gran Bretagna.
Successivamente si lavorò dando un identità ad un popolo che altrimenti sarebbe stato
identificato con i "Pellirosse" cacciati dalle loro terre nelle quali da sempre questo popolo ha vissuto.

L'Italia ha una storia (identità) ultra millenaria , nonostante sia stata nel tempo invasa, ma 
sempre pronta a difendere ed a ripristinare la propria cultura.
Senza dimenticare una storia di Diritto legata alla Dottrina giuridica  che ha fatto scuola nei 
secoli.
A tal riguardo il cittadino è colui che non solo nasce in suolo italico, ma nelle cui vene scorre
il sangue delle tradizioni, degli usi e costumi , delle leggi italiane lo  IUS SANGUINIS .
Ovvio che il sangue e la genetica centrino poco ; è una metafora che racchiude in sè il 
diritto di eredità legato ad una cultura millenaria. 
In altri termini lo ius sanguinis tende a difendere l'identità nazionale ; lo ius soli apre le porte
a qualsiasi altra cultura che in qualche modo può causare danni irreparabili allo Stato come 
struttura e come collettività.
Dispensare la cittadinanza senza alcuno scrupolo potrebbe nel tempo portare cittadini 
stranieri ad essere in numero maggiore degli autoctoni che pretenderanno di imporre
la propria cultura con tutto ciò che ne consegue (meticciato culturale, crisi identitaria etc).

Trovato sul WEB e sintetizza al meglio ciò che penso su questa delicata tematica che un governo abusivo vuole imporci:

..."Non è una lezione di civiltà chiedere ad un popolo di abbassare le difese e rinunciare alla propria identità.
E’ piuttosto un obiettivo: quello dei mondialisti. Gente priva di scrupoli , per cui contano solo il denaro e i mercati.  Le cosidette  Elites finanziarie.
Un popolo quando è in crisi identitaria non ha forza di ribellarsi, inoltre lo scontro rimane nelle basse fasce e non rischia di dilagare verso le fasce alte , quelle dirigenziali.
In questo modo i potenti ottengono la “governabilità”.
La mescolanza di razze ed etnie porta anche ad una competitività esagerata per la sopravvivenza,  ad un surplus di mano d’opera e quindi la disponibilità per le elite di avere mano d’opera a bassissimo costo.
Aumentare il numero della popolazione attraverso lo ius soli comporterà dei vantaggi solo e soltanto per le elite.
Non più popoli con proprie identità, ma tante etnie sempre in lotta fra loro, fino a sopraffarsi l’un l’altra e sbriciolare tutta la storia dei secoli precedenti.
Non si può pensare di difendere la propria cultura aprendo le porte all’invasione. L’invasione uccide. E come se il contadino permettesse  che un gregge di pecore entrasse nel campo seminato: dopo il passaggio del gregge il campo non frutterà più. Invece il contadino, se vuole che quel campo produca frutti, deve  proteggerlo  con una  staccionata , così  il gregge è costretto ad aggirare il campo e il raccolto sarà salvo.
La storia è piena di esempi di antichi popoli e culture scomparsi a causa dell’invasione incontrollata di altri e ci deve insegnare.
Un conto è accogliere lo straniero in difficoltà, una tantum, un altro è aprire le porte ad una immigrazione incontrollata riconoscendo diritti prima ancora di conoscere come quei diritti saranno utilizzati.
La cittadinanza va meritata, non può essere regalata, solo perchè la mamma ha messo piede sul suolo  italico.
Non  si tratta di discriminazione, di razzismo, come molto vogliono far credere, ma di semplice riconoscimento delle diversità.
La storia di ogni popolo fa la differenza, e le differenze sono una ricchezza .
E’ solo grazie alle differenze che tutti i popoli possono sopravvivere e portare avanti la loro identità nel rispetto delle altre.
E’ l’essere diverso l’uno dall’altro che ci rende speciali, non il suo contrario.

NO IUS SOLI, NE ORA NE MAI."......

L.P.







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