sabato 21 marzo 2015

Aumenta ancora l'età pensionabile a 66 anni e sette mesi. Aumenta sempre più la paura di tanti 60nni di non arrivarci!

Aumenta ed aumenterà ancora l'età pensionabile.
Rimodulare il welfare a seconda delle condizioni di ogni singolo lavoratore significherebbe ridurre le tensioni sociali oltre che un atto di civiltà  verso chi ha lavorato 34 /35 anni e che si trova senza lavoro per la crisi. Si ridarebbe speranza di vita dignitosa a tanti 60nni che hanno perso il posto di lavoro  e si metterebbe in circolo denaro che non farebbe male alla nostra economia favorendo l'aumento dei consumi.Altro che reddito di cittadinanza ! A me questa pare la solita forma di
assistenzialismo  fine a se stesso; trattasi quello delle pensioni un  aspetto delicato che andrebbe rivisto alla luce del fatto che per le prossime generazioni sarà ( con la morte del posto fisso e dei contratti a tempo indeterminato e relative tutele  ) una chimera. La politica può e deve dare risposte prescindendo dai vincoli europei ; se così non fosse verrebbe meno la sua stessa essenza.

Salvatore Valerio

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