Aumenta ed aumenterà ancora l'età pensionabile.
Rimodulare il welfare a seconda delle condizioni di ogni singolo lavoratore significherebbe ridurre le tensioni sociali oltre che un atto di civiltà verso chi ha lavorato 34 /35 anni e che si trova senza lavoro per la crisi. Si ridarebbe speranza di vita dignitosa a tanti 60nni che hanno perso il posto di lavoro e si metterebbe in circolo denaro che non farebbe male alla nostra economia favorendo l'aumento dei consumi.Altro che reddito di cittadinanza ! A me questa pare la solita forma di
assistenzialismo fine a se stesso; trattasi quello delle pensioni un aspetto delicato che andrebbe rivisto alla luce del fatto che per le prossime generazioni sarà ( con la morte del posto fisso e dei contratti a tempo indeterminato e relative tutele ) una chimera. La politica può e deve dare risposte prescindendo dai vincoli europei ; se così non fosse verrebbe meno la sua stessa essenza.
Salvatore Valerio
Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
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