Considerazioni personali nel quotidiano incedere della vita. Contrastare lo stucchevole potere intimidatorio del politically correct che appiattisce tutto al livello più semplice e più basso e tenta di zittire ogni differenza. Contro la globalizzazione dei cervelli.
lunedì 22 marzo 2010
La campagna per le regionali 2010.
Ormai siamo giunti alla ultima settimana di questa campagna elettorale.
Fino ad oggi è stata una delle campagne elettorali tra le più strane.
Eppure c'era da dire e da fare tanto.
La magistratura, in verità, si è data molto da fare...
Si è badato sino ad oggi ad apparire. Ormai i candidati ritengono che quanto più si
appare su giornali, televisioni, manifesti tanto meglio potranno ottenere delle buone performance. Per quanto riguarda i contenuti del comunicare è meglio stendere
un pietoso velo. Con esclusione di qualche raro esempio, c'è stato un appiattimento molto generalizzato verso il basso.
Di un candidato in particolare voglio rimarcare il cattivo gusto: "perchè non finisca a tarallucci e vino" lo stesso si è superato in : "mandiamoli al diavolo"
con tanto di figure luciferine. Evidentemente nessuno ha riferito a questo giovane
candidato che anche lui è tra quelli da mandare al diavolo . Lui si vorrebbe differenziare dagli altri ma non elenca una, e dico solo una di queste "diversità"
che dovrebbero farlo considerare migliore di altri se non una immagine giovanile.
Ma non basta.Per tale ragione ritengo che molti lo manderanno , in quel posto dove lui vorrebbe mandare altri cioè "al diavolo". Meglio educarli subito da giovani sennò col tempo possono far danni.
Le apparenze , dicevo, e i contenuti e quelli che un tempo venivano chiamati "i programmi"? Latitano . Si brancola nel buio più nero. Poi , però, non venissero a lamentarsi dell'astensionismo , che sarà il partito che avrà guadagnato più punti in percentuale.
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