L'antifascismo è anche vilipendere i morti delle Foibe. ( cit. dal Web)
Ebbene si è anche questo.
Non è stata ieri una bella giornata per la nostra Nazione.
Le notizie di cronaca che evidenziano scontri con la polizia e tensioni a cortei antifascisti
in particolare a Piacenza , Macerata e Torino sono il sintomo eloquente di una certa sinistra
sempre più lontana dalla realtà, che coprendosi con un antifascismo dell'ultima ora vuol
nascondere il suo fallimento politico.
A questo punto è chiaro che l'antifascismo per questi falsi difensori della democrazia è l'unico
collante e traspare la loro vera essenza legata all'istigazione dell'odio, incitamento alla violenza
e al vilipendio per i tanti morti delle Foibe.
Una brutta giornata davvero. La memoria torna indietro nel tempo, ai tristemente famosi anni
di piombo in cui " uccidere fascista non è reato"!
Le immagini del pestaggio del poliziotto aggredito dagli antifascisti del secondo millennio
hanno qualcosa di squallido e di già visto.
In una Nazione normale non si mandano allo sbaraglio una manciata di uomini contro
centinaia di dimostranti violenti.
Chi si aspettava dalle Istituzioni una presa di distanza dalle violenze è rimasto
deluso.
Insomma una giornata del ricordo da dimenticare in cui si è mancato di rispetto ai morti
che con questi fatti sono stati infoibati per la seconda volta.
Scritte inneggianti al boia maresciallo Tito apparsi di qua e di là testimoniano che esistono
morti di seria A e di serie B e che lo Stato e le Istituzioni fanno poco o niente .
Non basta ciò che evidenzia il Presidente Mattarella che afferma che le Foibe " fanno parte a
pieno titolo della storia nazionale e rappresentano un capitolo incancellabile" se poi vengono
esposti striscioni come questo.
Salvatore Valerio
Delegato Assemblea Nazionale per Foggia
Fratelli d'Italia.
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