domenica 11 febbraio 2018

10 febbraio 2018. Infoibato il rispetto ed il ricordo degli infoibati.


 L'antifascismo è anche vilipendere i morti delle Foibe. ( cit. dal Web)

Ebbene si è anche questo.

Non è stata ieri una bella giornata per la nostra Nazione.

Le notizie di cronaca che evidenziano scontri con la polizia e tensioni a cortei antifascisti

in particolare a Piacenza , Macerata e Torino sono il sintomo eloquente di una certa sinistra 

sempre più lontana dalla realtà,  che coprendosi con un antifascismo dell'ultima ora vuol 

nascondere il suo fallimento politico.

A questo punto è chiaro che l'antifascismo per questi falsi difensori della democrazia è l'unico 

collante e traspare la loro vera essenza legata all'istigazione dell'odio, incitamento alla violenza

e al vilipendio per i tanti morti delle Foibe. 

Una brutta giornata davvero. La memoria torna indietro nel tempo, ai tristemente famosi anni 

di piombo in cui " uccidere fascista non è reato"!

Le immagini del pestaggio del poliziotto aggredito dagli antifascisti del secondo millennio

hanno qualcosa di squallido e di già visto.

In una Nazione normale non si mandano allo sbaraglio una manciata di uomini contro 

centinaia di dimostranti violenti.

Chi si aspettava dalle Istituzioni una presa  di distanza dalle violenze è rimasto 

deluso.

Insomma una giornata del ricordo da dimenticare in cui si è mancato di rispetto ai morti   

che con questi fatti sono stati infoibati per la seconda volta.

Scritte inneggianti al boia  maresciallo Tito apparsi di qua e di là testimoniano che esistono 

morti di seria A e di serie B e che lo Stato e le Istituzioni fanno poco o niente .

Non basta ciò che evidenzia il Presidente Mattarella che afferma che le Foibe " fanno parte a 

pieno titolo della storia nazionale e rappresentano un capitolo incancellabile" se poi vengono

esposti striscioni come questo.





Salvatore Valerio
Delegato Assemblea Nazionale per Foggia 
Fratelli d'Italia.




    

     

   

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